I rankings non bastano. Sulla base delle classifiche internazionali Unipi viene spacciata come ottimo investimento in formazione; ma per chi vive le aule universitarie, le mense, le case dello studente la realtà è ben diversa.
- Nei vari dipartimenti assistiamo alla totale dequalificazione della DIDATTICA e nelle ultime settimane in ogni dipartimento si procede a una impietosa riorganizzazione degli ordinamenti didattici post-riforma che porterà alla chiusura della maggior parte delle lauree magistrali (particolarmente calda la situazione nei dipartimenti di filologia, scienze politiche, economia e giurisprudenza). Quotidianamente abbiamo a che fare con corsi inadatti, aule strapiene, taglio degli appelli, corsi che tacciono.
- Quest'anno è aumentato il numero degli idonei non beneficiari e per la prima volta ci saranno idonei non avranno l'alloggio entro l'anno. Sono 1500 i beneficiari che attendono la casa dello studente e sono costretti a prendere una stanza in affitto a 300€ al mese ricevendo un contributo affitto di circa 100€ mensili.
- Il DSU e L'università non mostrano la volontà di APRIRE GLI IMMOBILI che potrebbero adibire ad alloggi studenteschi (via da Buti, Fossabanda, Paradisa). Tuttavia preferiscono svendere il patrimonio immobiliare pubblico. Il mercato privato degli affitti se ne avvantaggia e l'emergenza abitativa studentesca cresce.
Forti
delle mobilitazioni dell'autunno che hanno posto il problema
della mancanza delle residenze
indicando lo scandalo dell'albergo comunale vuoto e in vendita di
Santa Croce in Fossabanda;
forti
delle pratiche di riappropriazione praticate come studenti e
studentesse che occupando Palazzo Feroci adibendolo a studentato
autogestito hanno impedito
la svendita di un immobile pubblico
di proprietà dell'ateneo;
consapevoli
che è possibile utilizzare
il patrimonio pubblico esistente per i nostri bisogni contro
l'emergenza abitativa studentesca
perché esistono, sebbene paralizzati da interessi di parte, gli
spazi istituzionali di intesa e armonizzazione tra enti come la
Conferenza Università e Territorio
Allora
vogliamo che:
- il DSU apra le residenze di via da Buti, di Santa Croce in Fossabanda e della Paradisa fissando una tempistica certa, verificabile pubblicamente.
- che l'università adibisca l'immobile delle ex-Benedettine ad alloggi di foresteria per una "lista d'emergenza abitativa studentesca".
- che si proceda a un censimento del patrimonio immobiliare d'Ateneo bloccandone l'alienazione.
- I direttori di dipartimento, il Senato Accademico e i vertici d'Ateneo si confrontino pubblicamente con gli studenti sul processo di riorganizzazione degli ordinamenti didattici che sta investendo tutti i dipartimenti portando alla chiusura e all'accorpamento di svariati corsi di laurea.
Sentiamo il bisogno di organizzarci contro questa università che sempre più ci toglie risorse e assolutamente non è capace di garantirci un futuro. Dove andranno a finire le nostre spese in formazione, i nostri sacrifici, il nostro impegno?
Non
siamo disposti a subire questa truffa, facciamo scoppiare la bolla!
Per
parlare di tutto questo e organizzarci troviamoci in
assemblea
d'ateneo il 10 aprile alle 10 al
polo
Carmignani
con
sospensione della didattica!
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