Questa
mattina una cinquantina di studenti universitari si sono dati
appuntamento in piazza Carrara, per unirsi successivamente al corteo
degli studenti delle superiori.
Un'altra
tappa, quella di oggi, nel percorso di mobilitazioni in università
contro la riforma del metodo di calcolo Isee.
Nelle
scorse settimane infatti le prime assemblee dei borsisti seguite da
un blocco sul Lungarno avevano strappato un incontro con il
Presidente del Dsu Moretti e un altro momento di incontro con il
Senato Accademico, entrambi chiamati in causa in quanto espressione
locale delle politiche governative regionali e nazionali.
Da
entrambe le parti gli studenti sono stati presi in giro, tramite quel
meccanismo di scaricabarile per cui le istituzioni non vogliono
prendersi alcun tipo di responsabilità.
Lo
spezzone Studenti contro il nuovo Isee è partito da piazza Carrara e
sul Lungarno, dalla casa dello studente Nettuno è stato calato lo
striscione “Sono diventato ricco e non lo sapevo”: i più colpiti
dalla riforma sono infatti tanti studenti borsisti che saranno
buttati fuori dagli studentati il 15 ottobre.
La
consapevolezza che sta maturando indica come sia sempre più
necessario allargare la lotta a tutti gli studenti in quanto questa
riforma avrà come conseguenze anche l'aumento delle tasse
universitarie (a causa di una fasciazione del reddito rimasta
invariata), della mensa, dei servizi pubblici di trasporto, dei
contributi scolastici e delle prestazioni sanitarie.
Gli
studenti universitari si sono infine diretti verso piazza dei
Cavalieri dove si è rilanciato all'assemblea d'ateneo del 20
ottobre che verrà costruita anche attraverso le assemblee del polo
scientifico il 13 ottobre al Fibonacci e del polo Piagge il 15 ottobre.