Il Tirreno pubblica oggi
un'inchiesta in cui la cooperativa Ballarò è messa sotto indagine
per fare un utilizzo scorretto degli spazi concessigli da UniPi
nell'ex convento delle Benedettine. La cooperativa dovrebbe gestire
per conto di UniPi, alla quale paga un affitto irrisorio, una
foresteria per professori, ricercatori o studenti in viaggio di
studio ospiti dell'ateneo pisano. La verità, come accertato dal
Tirreno è ben altra. La foresteria è usata come un semplice
albergo. Tutti ci possono accedere prenotando tranquillamente su
internet.
Esattamente un anno fa, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, occupammo la foresteria per denunciare una speculazione annunciata. Un copione già scritto insomma: UniPi paga l'immobiliarista di turno per rilevare un immobile, ne appalta ai soliti noti la gestione e poi c'è chi ci lucra. Servizi agli studenti? Nessuno. E chissà che non ci mangi un po' anche l'Ateneo... verrebbe proprio da chiederselo nelle settimane in cui a più riprese è stata ventilata l'ipotesi che il cda autorizzi l'acquisizione anche dell'altra porzione dello storico convento.
In queste settimane di inizio anno centinaia di studenti e studentesse di UniPi hanno perso ingiustamente il posto alloggio e la borsa di studio per via del nuovo calcolo dell'ISEE che a parità di reddito sopravaluta il patrimonio famigliare. In centinaia sono stati catapultati nel mercato degli affitti o sono stati costretti a tornarsene a casa. Lo scandalo delle Benedettine rappresenta un ulteriore schiaffo in faccia a tutti questi studenti. Non siamo disposti a pagare per le vostre speculazioni!
Esattamente un anno fa, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, occupammo la foresteria per denunciare una speculazione annunciata. Un copione già scritto insomma: UniPi paga l'immobiliarista di turno per rilevare un immobile, ne appalta ai soliti noti la gestione e poi c'è chi ci lucra. Servizi agli studenti? Nessuno. E chissà che non ci mangi un po' anche l'Ateneo... verrebbe proprio da chiederselo nelle settimane in cui a più riprese è stata ventilata l'ipotesi che il cda autorizzi l'acquisizione anche dell'altra porzione dello storico convento.
In queste settimane di inizio anno centinaia di studenti e studentesse di UniPi hanno perso ingiustamente il posto alloggio e la borsa di studio per via del nuovo calcolo dell'ISEE che a parità di reddito sopravaluta il patrimonio famigliare. In centinaia sono stati catapultati nel mercato degli affitti o sono stati costretti a tornarsene a casa. Lo scandalo delle Benedettine rappresenta un ulteriore schiaffo in faccia a tutti questi studenti. Non siamo disposti a pagare per le vostre speculazioni!
Collettivo Universitario Autonomo - Pisa
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