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mercoledì 22 ottobre 2014

Consani continua a fare il "furbetto": siamo senza casa e vogliamo le risorse per studiare!

Ecco perché abbiamo occupato Le Benedettine

Dopo l'occupazione di lunedì da parte degli studenti del Residence Le Benedettine anche il Presidente pro tempore del DSU Simone Consani accusa la pressione, scaldandosi fuori misura pur di correre in soccorso dei suoi sodali insediati tra Palazzo Gambacorti e Palazzo a la Giornata. La difesa delle politiche abitative istituzionali rivolte agli studenti sembra palesemente debole e inadeguata. L'occupazione ha fatto emergere un bisogno sociale la cui domanda è ignorata e disattesa dai soggetti pubblici i quali invece dimostrano di operare in una direzione contraria alla soddisfazione di questi bisogni: diritto alla casa, accessibilità agli studi, qualità dignitosa della vita.
Solo con la buona amministrazione delle risorse del DSU sarà infatti possibile continuare a garantire i servizi per gli studenti borsisti e la generalità degli studenti” afferma Simone Consani. Noi, che siamo quelli aspettano la casa da un anno e mezzo, che siamo quelli che non possono pagarsi un affitto in città se non a prezzo di gravare sulle spalle della famiglia o di sacrificare lo studio al lavoro, quelli ai quali il fitto casa non basta, non crediamo a questa favola del Presidente Consani.

Non ci crediamo perché non ci sarà buona amministrazione possibile quando:

# 481 mila euro dibuco di bilancio dell'azienda verranno scaricati in termini di tagli a risorse e servizi agli studenti, mentre i dirigenti dell'azienda percepiscono stipendi annuali da oltre 100 mila euro

# Gli investimenti in nuove residenze studentesche, dalla San Cataldo, alla Paradisa restano solo promesse sbandierate in conferenza stampa ma mancano di qualsiasi copertura finanziaria e di progetti credibili.


# Lo stesso soggetto che parla di buona amministrazione ancora caldeggia la soluzioneVillà Madré, uno scandalo annunciato e bloccato dallo stesso segretariato del Comune di Pisa, in cui, pur di salvare la privata Condotte spa, si sarebbero voluti investire soldi pubblici servendosi del “materasso” DSU in cambio di una manciata di posti letto sull'Aurelia.

Dal canto nostro sappiamo che non possiamo aspettare ancora! Occupiamo perché abbiamo diritto alle risorse che ci vengono sottratte e non possiamo accettare di venire cancellati trovandoci in mezzo a una strada mentre la distanza tra chi decide chi può e chi non può permettersi di studiare aumenta vertiginosamente. La fiducia nei signori allaguida degli enti rappresentati nella Conferenza Università eTerritorio e nelle loro promesse è definitivamente venuta meno. Lo sta a dimostrare la vicenda di Santa Croce in Fossabanda. Nessunascadenza nella trattativa tra Comune e DSU è stata rispettata e ora, ogni giunta che disattende la discussione sul futuro della struttura, assomiglia a una grossa presa in giro. Noi non siamo sul mercato, noi abbiamo bisogno oggi di un tetto per studiare, di riconoscimento sociale e di dignità. Per questo continueremo a occupare ogni stabile sottratto ai nostri bisogni per restituirlo alle nostre esigenze certamente non minoritarie tra la popolazione studentesca e che anzi domandano di essere organizzate rivendicando risorse e possibilità contro chi concepisce, tra tagli e altre finalità, un'università costruita contro di noi.

Il 24 di questo mese usciranno le graduatorie definitive del diritto allo studio. Il numero degli idonei non beneficiari crescerà e saranno ben più di 1500 gli studenti che non riceveranno un posto letto pur avendone diritto. Il 24 anche Simone Consani potrà contarci con la consapevolezza che non spariremo sotto un tappeto...


Gli occupanti del Residence Le Benedettine

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