Ecco perché abbiamo occupato Le Benedettine
Dopo l'occupazione di lunedì da parte degli studenti del Residence
Le Benedettine anche il Presidente pro tempore del DSU Simone
Consani accusa la pressione, scaldandosi fuori misura pur di correre
in soccorso dei suoi sodali insediati tra Palazzo Gambacorti e
Palazzo a la Giornata. La difesa delle politiche abitative
istituzionali rivolte agli studenti sembra palesemente debole e
inadeguata. L'occupazione ha fatto emergere un bisogno sociale la cui
domanda è ignorata e disattesa dai soggetti pubblici i quali invece
dimostrano di operare in una direzione contraria alla soddisfazione
di questi bisogni: diritto alla casa, accessibilità agli studi,
qualità dignitosa della vita.
“Solo con la
buona amministrazione delle risorse del DSU sarà infatti possibile
continuare a garantire i servizi per gli studenti borsisti e la
generalità degli studenti” afferma Simone Consani. Noi, che
siamo quelli aspettano la casa da un anno e mezzo, che siamo quelli
che non possono pagarsi un affitto in città se non a prezzo di
gravare sulle spalle della famiglia o di sacrificare lo studio al
lavoro, quelli ai quali il fitto casa non basta, non crediamo a
questa favola del Presidente Consani.
Non ci crediamo perché
non ci sarà buona amministrazione possibile quando:
# 481 mila euro dibuco di bilancio dell'azienda verranno scaricati in termini di tagli
a risorse e servizi agli studenti, mentre i dirigenti dell'azienda
percepiscono stipendi annuali da oltre 100 mila euro
# Gli investimenti
in nuove residenze studentesche, dalla San Cataldo, alla Paradisa
restano solo promesse sbandierate in conferenza stampa ma mancano di
qualsiasi copertura finanziaria e di progetti credibili.
# Lo stesso soggetto
che parla di buona amministrazione ancora caldeggia la soluzioneVillà Madré, uno scandalo annunciato e bloccato dallo stesso
segretariato del Comune di Pisa, in cui, pur di salvare la privata
Condotte spa, si sarebbero voluti investire soldi pubblici servendosi
del “materasso” DSU in cambio di una manciata di posti letto
sull'Aurelia.
Dal canto nostro
sappiamo che non possiamo aspettare ancora! Occupiamo perché abbiamo
diritto alle risorse che ci vengono sottratte e non possiamo
accettare di venire cancellati trovandoci in mezzo a una strada
mentre la distanza tra chi decide chi può e chi non può permettersi
di studiare aumenta vertiginosamente. La fiducia nei signori allaguida degli enti rappresentati nella Conferenza Università eTerritorio e nelle loro promesse è definitivamente venuta meno. Lo
sta a dimostrare la vicenda di Santa Croce in Fossabanda. Nessunascadenza nella trattativa tra Comune e DSU è stata rispettata e ora,
ogni giunta che disattende la discussione sul futuro della struttura,
assomiglia a una grossa presa in giro. Noi non siamo sul mercato, noi
abbiamo bisogno oggi di un tetto per studiare, di riconoscimento
sociale e di dignità. Per questo continueremo a occupare ogni
stabile sottratto ai nostri bisogni per restituirlo alle nostre
esigenze certamente non minoritarie tra la popolazione studentesca e
che anzi domandano di essere organizzate rivendicando risorse e
possibilità contro chi concepisce, tra tagli e altre finalità,
un'università costruita contro di noi.
Il 24 di questo mese
usciranno le graduatorie definitive del diritto allo studio. Il
numero degli idonei non beneficiari crescerà e saranno ben più di
1500 gli studenti che non riceveranno un posto letto pur avendone
diritto. Il 24 anche Simone Consani potrà contarci con la
consapevolezza che non spariremo sotto un tappeto...
Gli occupanti del Residence Le Benedettine
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