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Stamattina dopo un'ora di presidio davanti a fossabanda il Comune decide di
integrare l'ordine del giorno della giunta di oggi. Alle tre saremo in
presidio davanti al comune. Mettiamoli alle strette. Non avete più
scuse, fossabanda agli studenti verso il 16ottobre.
Stamattina
ci sarebbe dovuta essere l'ennesima CUT per indicare il risultato
della trattativa sull'ex convento di Santa Croce in Fossabanda. Il
Comune di Pisa, come prevedibile e già dimostrato varie volte, non
ha nessun interesse a cedere la struttura a prezzo concordato al DSU.
Le rappresentanze studentesche hanno più volte cercato di impostare
un discorso con le istituzioni competenti, sperando in questo modo di
strappare un accordo. Questa strada si è dimostrata fallimentare. Le
mobilitazioni hanno riaperto l'ex convento e solo con le
mobilitazioni si riuscirà a farlo assegnare agli studenti in
emergenza abitativa, da ora in avanti questo, e tutti gli stabili
pubblici vuoti, saranno oggetto della riappropriazione dei bisogni
negati agli studenti in emergenza abitativa.
Il
24 ottobre usciranno le graduatorie provvisorie della seconda
scadenza per la domanda di borsa di studio e alloggio al DSU. Con la
precendente graduatoria sono già stati eguagliati i numeri totali
dell'anno scorso. Il diritto allo studio non ha pensato a nessuna
soluzione per la gravissima e pluriennale carenza di alloggi, e la
situazione non potrà che peggiorare. Con la crisi generale in cui
versa il paese le richieste al diritto allo studio sono aumentate ma
le uniche soluzioni proposte sono l'attesa e il pagamento di affitti
e tasse da rapina.
Come
se questo non fosse abbastanza la Regione Toscana ha tagliato 700mila
euro sui fondi al diritto allo studio (in linea con le manovre
nazionali del governo Renzi che per stanziare gli 80€ ha tagliato
500mln dai fondi regionali). Di questi 700mila il diritto allo studio
deve restituire alla Regione 481mila euro di cui 150mila sono già
stati pianificati entro dicembre. I tagli si ripartiranno tra derrate
alimentari della mensa (90mila euro), servizi monetari (30mila euro)
e residenze (30mila euro). Da gennaio dovranno essere recuperati i
restanti 330mila euro, razionalizzando le spese delle cooperative
esternalizzate e dei lavoratori.
Le
razionalizzazioni vanno sempre in una direzione ben precisa: tagli ai
servizi per gli studenti e ai lavoratori. Perché non vengono
tagliati i bonus di produttività della dirigenza? Perché non
vengono razionalizzati gli stipendi dei dirigenti?
È
di questi ultimi giorni la notizia che il diritto allo studio ha in
mente di cedere 10 alloggi all'anno della residenza I Praticelli al
consorzio che gestisce la struttura, in modo che questo possa
affittarli nel mercato privato e cercare in questo modo di evitare il
fallimento già annunciato dagli scandali dei falsi in bilancio.
Il
DSU intende offrire dei posti letto ad un consorzio privato in modo
da evitarne il fallimento quando più di 1500 idonei rimangono senza
posto letto. È evidente che l'interesse del diritto allo studio e
delle istituzioni è tutelare i privati non gli studenti.
Diritto
allo studio e Università di Pisa sono responsabili della situzione
che ci troviamo davanti, le scusanti dei "fini istituzionali"
e dei tagli dall'alto non possono reggere di fronte all'evidenza che
di fronte ad una situzione critiche a rimetterci siano sempre gli
stessi.
Entrambe
queste “aziende” pensano a far tornare i loro conti, e a
guadagnare qualcosa per le proprie tasche ma avrebbero la possibilità
di dare alloggi utilizzabili per questa emergenza abitativa.
Perciò
sta a noi pretendere quello che ci viene scientemente negato. Ad
ognuno verrà data una motivazione diversa, alla maggior parte verrà
solo detto: aspetta e magari il tuo turno arriva.
Uniamoci
per pretendere il patrimonio pubblico inutilizzato dell'università e
del DSU. L'unica certezza che possiamo avere è quella di pretendere
delle risposte che altrimenti non ci verranno mai date.
Di pretendere degli
alloggi di cui abbiamo diritto e che invece ci vengono sottratti.
Di pretendere quello che ci viene detto essere un diritto ma in
realtà è solo una privazione. Per questo saremo in piazza per lo
sciopero sociale del 16 ottobre insieme ai quartieri e ai precari
bloccheremo la città.
Collettivo
Universitario Autonomo
Assemblea
per la Riappropriazione del Diritto allo Studio Universitario