Negli
ultimi giorni il DSU sta cercando di portare avanti l'ennesima
imposizione nei confronti degli studenti borsisti. Il fatto che venga
data priorità ad un progetto regionale (TUO) piuttosto che ai diritti
degli studenti è solo l'esplicazione dei veri interessi del diritto allo studio il quale fin da principio si
accollò il Project Financing di Praticelli per tutelare ben altri
interessi.
La rottura di questo piano di imposizioni sempre crescente, dal dover
lasciare l'alloggio a Natale, al doverlo lasciare anticipatamente per i
comodi del DSU, a dover pagare l'affitto di 165€ per rimane nell'alloggio, sarà possibile ricomponendo tutte queste resistenze in
una dimensione complessiva e collettiva.
A riguardo riportiamo questa lettera aperta che sintetizza le ragioni di una opposizione collettiva alle politiche del DSU, insieme e oltre la specificità dei residenti al Campus.
A riguardo riportiamo questa lettera aperta che sintetizza le ragioni di una opposizione collettiva alle politiche del DSU, insieme e oltre la specificità dei residenti al Campus.
Lettera aperta di studenti borsisti ed ex borsisti
Siamo
studenti e studentesse UNIPI, borsisti ed ex borsisti del DSU. Alcuni
di noi sono alloggiati a Praticelli o lo sono stati. Scriviamo questa
lettera dopo aver saputo cosa sta succedendo a Praticelli. Come ogni
anno alcuni studenti - per loro disgrazia - devono impacchettare tutta
la loro roba e lasciare la stanza vuota per il mese di agosto al fine di
lasciare libere le loro stanze per i progetti di orientamento che il
DSU licenzia ogni anno. Sino a quest'anno tutto ciò capitava solo agli
alloggiati nel blocco verde e giallo. Il DSU ha ora deciso che saranno
tutti gli studenti a dover lasciare l'alloggio, e non più entro il 31
luglio, ma entro il 24 luglio, per far spazio agli studenti delle scuole
superiori aderenti al progetto TUO.
Il bando prevede
che gli studenti debbano lasciare libera la propria stanza nel solo mese
di agosto, in questo mese, chi vorrà e riuscirà a permetterselo potrà
rimanere a titolo oneroso (165€). A Praticelli hanno deciso di non cedere ad un altro abuso del DSU:
alla richiesta di lasciare la stanza tutti risponderanno "salve, vi
comunico che non potrò lasciare il mio alloggio a Pisa presso il campus i
Praticelli prima del giorno 31 luglio". Nient'altro che il diritto legittimo
di tutti gli studenti stanchi di accettare ogni iniziativa che il DSU
impone, non curante di esigenze e bisogni degli studenti.
Era
successa una cosa simile nel periodo delle vacanze natalizie in cui il
DSU aveva imposto agli studenti di lasciare la propria stanza dal 23
dicembre al 7 gennaio (poi 3 gennaio). La quota richiesta per la
permanenza era altissima e venne poi ridimensionata a 10€ grazie alle
proteste nelle residenze fiorentine dove sono riusciti, mobilitandosi, a
non pagare neanche la tassa irrisoria, e per questo ancora più
irritante, di 10€.
In questi giorni si sta inoltre aprendo
un'altra partita col DSU: i vincitori di borsa semestrale hanno perso
ogni beneficio a titolo gratuito dal 15 aprile. Ora pagano la mensa e
viene richiesto un affitto alla casa dello studente di 165€. Una cifra
piuttosto alta, che negli ultimi tre anni è raddoppiata adeguandosi
quasi ai prezzi di mercato. Per questo sta crescendo una campagna di autoriduzione:
gli studenti pagano il 20% della somma, corrispondente all'uso delle
utenze, rifiutandosi di accettare le continue imposizioni del DSU che si
configurano come speculazioni e tentativi di guadagno sui nostri bisogni.
L'
azienda per il diritto allo studio più che mai assolve ad una funzione
di disciplinamento degli studenti. Ci vogliono abituare ad un tenore di
costante precarietà e disagio abitativo, nel quale ad ogni parola e
decisione dei dirigenti, sia essa legittima o meno, noi dobbiamo obbedire e non smettere mai di ringraziare per ciò che ci viene offerto.
Tutto ciò come se fossimo ciechi di fronte alle speculazioni che
l'azienda porta avanti (Project Financing di Praticelli; via
dell'Occhio), agli stipendi da centinaia di migliaia di euro dei
dirigenti (vero Vicini e Beltrami?). La scusante della scarisità di
fondi viene usata solo quando si tratta di non fornire dei servizi a
noi, che dunque dovremmo aspettare, e adeguarci a tutti i sopprusi e ai
tentativi di guadagnare sulla nostra testa.Questo disciplinamento alla
continua precarietà ci abitua a quello che ci aspetta dopo la fine
dell'università: lavori intermittenti, rinnovati di mese in mese, pagati
neanche il minimo necessario per vivere; lavori gratuiti a rimborso
spese, tirocini a 3€ l'ora... tutto quello che rappresentano le
politiche renziane, in particolare il job act.
Per
questo la resistenza degli studenti del campus Praticelli è di tutti.
Ora iniziamo noi a chiedere conto al DSU di tante cose:
alloggi
che cadono a pezzimense sempre affollate e sempre più scadenticarenza
strutturale di posti alloggioprogetti di investimento sempre in estrema
periferianessuna certezza sull'apertura delle nuove struttureFossabanda,
via Da Buti, Paradisa, via dell' Occhio, Praticelli
Questi solo
alcuni dei disagi con cui conviviamo da studenti borsisti... e dovremmo
pure ringraziare perchè il Dsu ci dà una casa e un pasto? Se vogliamo
che qualcosa cambi fino al 31 luglio restiamo ai nostri posti e andiamo
a chieder conto di quanto ci spetta. Tutti insieme.
Buona permanenza!
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