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Oggi
7 novembre, a pochi giorni dalla data che avrebbe visto la Residenza
Verdi 15 di Torino compiere un nuovo anno di occupazione, siamo stati
costretti ad assistere, per l’ennesima volta, ad uno sgombero atto
a radere al suolo uno di quei tanti percorsi di riappropriazione che
attraversano l’Italia.
La
Verdi 15 nasce a Torino nel gennaio 2012 come residenza per tutti
quegli studenti borsisti che ogni anno di più si vedono negare il
diritto allo studio e all’abitare e con il passare del tempo è
diventata un luogo simbolo per la sua città. Un luogo di socialità,
di aggregazione, di volontà di riappropriarsi di ciò che dovrebbe
essere di tutt*, in un panorama, a noi più che familiare, dove gli
studenti e i precari si ritrovano ad essere i primi colpiti dalla
crisi che stiamo vivendo. La residenza dopo un anno di occupazione ha
subito uno sgombero che non l’ha vista fare un passo indietro bensì
riprendersi altre due Verdi 15 che hanno continuato il percorso
iniziato tempo prima.
Lo
sgombero di questa mattina dà segno della forte repressione presente
nelle nostre città e del tentativo di arginare quei progetti che
vanno contro tutto ciò che ci viene quotidianamente imposto e che
rendono le nostre vite sempre più precarie. A Torino, come a Pisa.
Affitti sempre più cari, borse di studio inesistenti sono tutte
conseguenze dei tagli alle risorse che ci sono, ma che non vengono
investite nell’università, negli alloggi per gli studenti, negli
spazi che attraversiamo tutti i giorni come precari di questa
società. Per questo le risposte che troviamo da soli a queste
esigenze non vengono accettate anzi represse in qualsiasi modo, da
questura e autorità.
Non saranno a
fermarci né uno sgombero dai metodi abominevoli come quello di
stamattina che ha visto ragazzi e ragazze picchiati, insultati,
apostrofati per nome né le intimidazioni e provocazioni della
polizia, come quelle che qua a Pisa hanno colpito Spot gli scorsi
giorni, quando con la scusa di un’ispezione in prospettiva di un
imminente sgombero hanno tentato di entrare all’interno del nostro
studentato.
Come
student* e occupanti di Spot diamo la nostra solidarietà ai ragazz*
della Verdi 15 continuando la lotta verso la riappropriazione e
l’assedio a chi abita quei palazzi del potere che non ci vedranno
mai fare un passo indietro.
Spot - Studentato Occupato Autogestito
Collettivo Universitario Autonomo - Pisa