tag:blogger.com,1999:blog-87053344782662425442024-03-14T00:35:56.644+01:00Collettivo Universitario Autonomo - PisaCua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comBlogger289125tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-559324679997170102018-10-11T09:21:00.002+02:002018-10-11T09:21:53.755+02:00In su l’orlo a sedere: giovani, studenti, ordinati e diffidati<br />
<div class="_3x-2" data-ft="{"tn":"H"}" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; color: #1d2129; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
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<br />
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<div style="font-family: inherit; margin: 0px 0px 6px;">
<span style="font-family: inherit;">1.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
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Se non si chiede il permesso – con debito preavviso, e nel rispetto di tutte le clausole assicurative e di sicurezza e in una situazione pienamente regolare, s’intende - non si è autorizzati a… incontrarsi. Succede all’Università di Pisa. Se passeggi in città, prendi un gelato non puoi sederti sui gradini. Succede a Pisa. Non sarà il medioevo che incombe, il fascismo che torna, l’autoritarismo e tutte quelle cose lì un po’ naif… ma certo queste misure stanno strette, perché è l’ottusità a stare stretta. L’ottusità sì, per ora c’è soprattutto questa, contro di noi. Noi che non abbiamo da difendere il lume del progresso contro il ritorno dell’età buia perché il corso degli eventi non ha mai mantenuto le sue promesse: emigriamo, fatichiamo, versiamo denaro in tasse e pagamenti vari tanto, quanto e più di ieri. Mamma e papà si aspettavano dell’altro per noi: saremmo già dovuti essere grandi e indipendenti. Invece no e ci tocca pure consolarli. Viziati! Altro stress che s’aggiunge, ma che ci si può fare, il tempo non si ferma mica. Ormai siamo in un’altra epoca, quella che non regala nulla. </div>
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2.<br />L’ottusità è contro di noi ed è pericolosa. Ha i suoi schemi che rispondono a una realtà come dovrebbe essere in base a qualcuno o a qualcos’altro. Il problema del Magnifico Rettore non è che sia affetto da una sindrome di oscurantismo ma il fatto che sia letteralmente ossessionato dalle regole, dalle procedure, da principi di buon senso ma esterni alla vita in comune e alla quotidianità delle cose che permettono agli studenti di questo ateneo oltre che di studiare, sgobbare, correre dietro ai prof., ai crediti, ai laboratori, di... vivere, ovvero di usare questa università, i suoi spazi e le sue occasioni e non di esserne usati. C’è sempre una lotta per sottrarsi a ciò che ti trasforma in un oggetto di un altro processo, nel suo prodotto. È un po’ la vita che si ribella a questo anche se poi non sa bene dove andare a sbattere, ma quello conta poco. È un altro problema. Perché comprendere cosa si sta facendo, dove e con chi lo si fa è più importante di apprendere quello che si sta facendo. Ma questo non si ritrova nei fini istituzionali dell’università. Ne rappresenta anzi il contrario. È ciò che ognuno di noi prova a scoprire ogni giorno per dare un senso ai propri sacrifici stabilendo dei significati tra il mondo regolato dell’istituzione e quello che sta fuori: le altre esperienze possibili della nostra vita. Belle, appaganti, gratificanti.</div>
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3. <br />Non siamo degli idealisti, o non siamo soltanto degli idealisti: vediamo come vanno le cose, siamo nell’epoca che non regala nulla e questa università è decisamente avara. L’ideale della Cultura, dell’emancipazione attraverso il Sapere… questi luoghi comuni con le iniziali maiuscole appartengono all’era mitica delle nostre società. L’università deve formarci. Ci siamo iscritti anche per questo, per formarci per questa società, prima ancora di aver formulato un giudizio su di essa o rinviandolo indefinitamente per non dover fare i conti con noi stessi. Ma almeno questo investimento deve avere condizioni accettabili, cercando di non vivere male. Non vogliamo neanche inscenare uno scontro tra le forze della cultura alternativa ricca e fantasiosa e quella della cultura ufficiale babbiona e inaridita armata di diffide contro l’insolenza. Siamo una generazione annoiata dal tiro al bersaglio sulle colpe del sessantotto, dei sessantottini,dei loro nipoti e di tutte le loro caricature più o meno fedeli all’originale. Non si tratta di questo. Si tratta però di avere delle occasioni per sottrarsi, respirare, guardare le cose dall’esterno e comprendere se questo percorso di studi e di vita alle loro regole, a questi ritmi, con questi contenuti sia un’esperienza vantaggiosa. </div>
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4.<br />Allora poco importa si tratti di un cineforum, di una serata tra studenti, di un dibattito in uno spazio aperto prendendo a calci una porta per liberarlo dalla polvere. La cosa più importante è conquistarsi le occasioni in questa università per comprenderla assieme e magari cambiarla di segno. Può bastare un incontro, una conversazione inaspettata, anche su un gradino, contravvenendo nonostante il rischio della contravvenzione all’imperativo sociale di stare al tavolino, consumare e tornare a casa con 20 euro in meno. Le strade già tracciate dal mercato sono già state battute da altri. Chi ci costringe a percorrerle, a non deviare, parla in nome di un buon senso che si confonde con il conformismo del “bisogna adeguarsi, è così che vanno le cose”. È così che ci hanno rifilato questa corsa al massacro per un’aspettativa di futuro avvelenando ogni giorno il senso di quello che facciamo. Vogliamo invece rimboccarci le maniche e scoprire dell’altro. Saremmo già dovuti essere grandi e indipendenti.</div>
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5.<br />Cosa c’entrano queste divagazioni con un’ordinanza distopica e un Rettore paranoico che dispensa daspo universitari per ogni manifestazione extra-istituzionale che si svolge tra le mura dell’ateneo? Tutto e niente. Si tratta però di scoprire un desiderio radicale per affrontare queste cose con qualche strumento in più oltre allo sdegno per i loro effetti liberticidi. Abbiamo bisogno di lottare per un nuovo significato di questa università e della nostra gioventù in questa città anche e soprattutto battendoci contro la regolamentazione totale di esperienze di studio, di vita, di socialità già da tempo erose nella loro possibilità di diventare nostre esperienze di studio, di vita e socialità per la nostra crescita e la nostra libertà. C’è una decisione che si può prendere: basta con l’ottusità di questi minchioni, abbiamo ben altro da guadagnare. Abbiamo da restituire quello che facciamo a noi stessi, l’università, lo studio, i rapporti con gli altri.</div>
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6.<br />Diogene il cinico viveva in una botte. Un po’ sbattuto per strada, con nulla di suo se non una ciotola di legno. Raffaello lo raffigura seduto stravaccato sui gradini della Scuola di Atene, solo, in mezzo all’affresco. Irrideva le convenzioni e per questo veniva deriso anche se non multato. Quando venne venduto a Creta come schiavo gli si chiese cosa sapesse fare e rispose solo: “comandare gli uomini”. Vide quindi un tale con un mantello di porpora e chiese di essere venduto a lui. “Quest’uomo ha bisogno di un padrone”, sentenziò.<br />A chi gli disse che il vivere è un male così corresse: “non il vivere, ma il viver male”.</div>
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Collettivo Universitario Autonomo<br />Pisa, ottobre 2018</div>
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Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-47234482790945143352017-10-27T00:41:00.002+02:002017-10-27T00:41:50.561+02:00La mensa nuova è bella... ma non funziona: la ridarella vigliacca che quasi provoca uno sciopero selvaggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMZiFn-ANzf6tFv0NQWQ7Upw3faXVZYKZNXI4ynKMjbUNR2fPQp8xxLUaK0vOHbReOG92gxCWoWxNNZ0IQ-pTrKeE4qxJ4JmHlfcoWYNW5APPyLXL8WaHtE7Hvi27GkQ2sGFvxo_kGCXk/s1600/mensa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="495" data-original-width="660" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMZiFn-ANzf6tFv0NQWQ7Upw3faXVZYKZNXI4ynKMjbUNR2fPQp8xxLUaK0vOHbReOG92gxCWoWxNNZ0IQ-pTrKeE4qxJ4JmHlfcoWYNW5APPyLXL8WaHtE7Hvi27GkQ2sGFvxo_kGCXk/s320/mensa.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">È </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px; text-align: center;">da qualche giorno che distribuiamo un volantino sul piano di ristrutturazione della mensa tra i nostri colleghi piantati in fila o stretti tra i nuovi tavoli del ristorante universitario di via Martiri. Per compensare il buco di bilancio di oltre 2 milioni e 800mila euro, l'azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario ha infatti deciso di recuperare il disavanzo - oltre che dalla caritatevole elemosina della regione Toscana, che ha parzialmente coperto il buco - aumentando i costi dei pasti (aumenti in vigore dal 1 marzo 2017) e cercando di ridurre forzatamente l'utenza della nuova mensa, per risparmiare sui costi di gestione e sul personale e limitarne l'uso, comunque caro, ai soli borsisti. La nuova mensa è (all'apparenza) un gioiellino (sì, di quelle cose da Eataly di Farinetti, mala tempora currunt) ma palesemente inadeguata a soddisfare un'utenza ampia, che non riguardi i soli borsisti, che già sono meno di quanti dovrebbero essere.</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;"><br /></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">I lavoratori della mensa sono costretti a turni di lavoro massacranti, sottoposti a stress continuo per le pressioni dei dirigenti, e dopo numerose richieste inascoltate e a fronte della carenza di personale hanno proclamato uno stato di agitazione astenendosi dagli straordinari. Questa mattina, in camice bianco, tra studenti e lavoratori, si trovavano anche una serie di dirigenti del diritto allo studio, tra i quali Carpitelli, responsabile del servizio ristorazione e la Puntoni, responsabile della progettazione delle nuova mensa. Per questo nuovo prodotto hanno raggiunto nuovi obiettivi e hanno visto lievitare i loro già ingenti stipendi. Sghignazzava e rideva in faccia a studenti e lavoratori Carpitelli stamani.</span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">“ma che avrai da ridere?” ha urlato qualcuno. Forse rideva degli studenti costretti a fare file estenuanti per sgomitare nella speranza di trovare un posto a sedere o si forse si compiaceva della politica del DSU toscano sul servizio ristorazione: sale più piccole, con meno sedie, due soli banconi e casse minuscole per risparmiare sui costi e sull'utenza, senza cambi turno per i dipendenti, vissuti con fretta, disagio e spese sempre più elevate dagli studenti e con continue dichiarazioni della ASL che ne decretano la non-idoneità.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">Ridevano. Poi la situazione gli è sfuggita di mano, quando diversi studenti si sono alzati in piedi, altri hanno applaudito e le code ai banchi sono aumentate all'improvviso. Deve aver smesso di ridere in quel momento. Ma era nascosto e non l'abbiamo più visto.</span><span class="im" style="color: #500050; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;"><br /><br />Basta! Vogliamo pasti decenti, posto per tutti, una riduzione dei costi del cibo, una migliore gestione della situazione per non dover passare l'unica ora di pausa pranzo in fila con un vassoio, senza pesare sulle spalle dei lavoratori della mensa, oggi quasi scesi in sciopero spontaneo davanti ai nostri megafonaggi e all'arroganza senza fine dei loro capi, buoni solo a ricattarli e a riderci in faccia.</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">Il servizio mensa deve essere per tutti: comodo ed economico.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">I lavoratori devono essere rispettati.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">I dirigenti non devono mangiare sulle nostre spalle. Poi possono pure ridere...</span><br />
<br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;" />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 12.800000190734863px;">Ci vediamo i prossimi giorni.</span>Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-35804502230126786972017-10-23T17:57:00.000+02:002017-10-23T17:57:01.787+02:00La mensa nuova è bella... ma non funziona!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqFLKczWsj4KBAi-kTqCBVF_AD7tvsDWr1uBcj2TUFqLAECdGi2fK1rtJll6-V_mWsu53DtmUhG_GL7sy9FyWD1IXR1B9FUQIufm6LVzf0f1bTHQv-aruGoe9omaBuxGmOgUB3wEI9iNs/s1600/CUA2.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1045" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqFLKczWsj4KBAi-kTqCBVF_AD7tvsDWr1uBcj2TUFqLAECdGi2fK1rtJll6-V_mWsu53DtmUhG_GL7sy9FyWD1IXR1B9FUQIufm6LVzf0f1bTHQv-aruGoe9omaBuxGmOgUB3wEI9iNs/s400/CUA2.png" width="260" /></a><br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">File chilometriche per pasti sempre più di scarsa qualità, posti a </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">sedere insufficienti, lavoratori in condizioni di lavoro disagiate: </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">continuamente sottopressione e spesso bloccati per gli ingorghi prodotti </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">da un percorso ai banchi delirante!</span><br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Il progetto dell'azienda è chiaro: investire per ridurre. La mensa è </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">bella ma funzionerebbe bene solo con un'utenza ridotta... e chi c'ha più </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">voglia dopo un po' di infilarsi in quel labirinto e perdere un'ora e più </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">per mangiare??</span><br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><br style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;" /><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">Il ritardo dell'inaugurazione è stato dovuto al mancato superamento dei </span><span class="m_-330951573100589153gmail-im" style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">collaudi. Per non rimanere ore ed ore bloccato nell'ingorgo di studenti affamati devi farti furbo e sorpassare gli altri. Quando hai superato la fila </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">devi iniziare la gara per accaparrarti un posto. Una volta trovato il </span><span class="m_-330951573100589153gmail-im" style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">posto puoi iniziare a mangiare i "gustosissimi" pasti serviti dalla mensa: piatti cucinati con prodotti prevalentemente surgelati, </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">ingredienti di scarsa qualità... per risparmiare sull'importo monetario </span><span class="m_-330951573100589153gmail-im" style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">destinato al servizio mensa. Tutto questo a scapito degli studenti e </span><span style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">della loro salute! E se dopo mangiato devi correre in bagno ti tocca </span><span class="m_-330951573100589153gmail-im" style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">ripassare dal via, perché si sono dimenticati di rifare il bagno all'uscita della mensa!<br /></span><span class="m_-330951573100589153gmail-im" style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">A dicembre 2016 il DSU toscana ha annunciato un buco di bilancio di 2 milioni e 800 mila euro dato che l'azienda per il diritto allo studio regionale deve corrispondere i pagamenti dell'IVA sui servizi. La maggior parte di questo (2 milioni) è stato coperto dal finanziamento della Regione Toscana, mentre i rimanenti vengono recuperati con un aumento monetario dei pasti a mensa (e non solo!) partito il 1 marzo 2017. Anche i lavoratori risentono dei tagli apportati dal DSU: mancanza di incremento del personale, carichi di lavoro non sostenibili perché eccessivi e conseguente aumento di stress.Non vogliamo una mensa da centro commerciale ma pasti decenti perché ci mangiamo tutti i giorni nella breve pausa tra una lezione e l'altra e perché paghiamo per un servizio insoddisfacente!</span>Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-38463801635419988852017-05-17T11:23:00.005+02:002017-05-17T11:24:46.956+02:00Genuino Clandestino a Break Now, 18 maggio<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkw99h7qzQgagTxJY3diQljqz6qpa1r-SqOtmrr02tPmQzBQNOccdEo3mCNRDcgOTGM_XJHrsyWZT2zx9ItozcBxOuIBK5_mhdVh-1eTw6-HNQ-APIBbFSpmiL7n2yTGhMoBHgX6ha10A/s1600/IMG_2813.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkw99h7qzQgagTxJY3diQljqz6qpa1r-SqOtmrr02tPmQzBQNOccdEo3mCNRDcgOTGM_XJHrsyWZT2zx9ItozcBxOuIBK5_mhdVh-1eTw6-HNQ-APIBbFSpmiL7n2yTGhMoBHgX6ha10A/s320/IMG_2813.JPG" width="247" /></a><em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Giovedì 18 maggio dalle ore 18.00 all’aula occupata Break Now, presso il Polo Piagge, si terrà un’iniziativa con la partecipazione di Genuino Clandestino e Mondeggi Fattoria Senza Padroni. Di seguito il testo dell’evento.</em></div>
<hr style="background-color: #cccccc; border: 0px; box-sizing: content-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; height: 1px; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 20px;" />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Siamo lieti di invitarvi Giovedì 18 Maggio alle ore 18.00 al nostro evento, un momento di incontro, presentazione e approfondimento sul lavoro portato avanti dal Movimento di Genuino Clandestino e dalla realtà di Mondeggi Bene Comune – Fattoria Senza Padroni.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Tra i temi trattati: Costruire comunità territoriali/Sostenere e diffondere le agricolture contadine/Trasparenza nella realizzazione e nella distribuzione del cibo/Sovranità alimentare/Accesso alla terra e ai saperi contadini/No alla vendita dei terreni agricoli pubblici e degli usi civici/Salvaguardare il patrimonio agro alimentare/Sostenere percorsi pratici di “accesso alla terra” che rivendichino la terra “bene comune”/Costruire un’alleanza fra moviment<span class="text_exposed_show" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">i urbani, singoli cittadini e movimenti rurali/Sostenere le comunità locali in lotta contro la distruzione del loro ambiente di vita/Antirazzismo/<wbr style="box-sizing: border-box;"></wbr>Antifascismo/Antisessismo<br style="box-sizing: border-box;" />A seguire ci sarà un bellissimo aperitivo con alcuni prodotti stagionali a sostegno dei contadini e produttori del GAS NEWROZ.<br style="box-sizing: border-box;" />Il tutto allietato dal trash ribelle di <a data-hovercard-obj-id="1635803960008504" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/page.php?id=1635803960008504&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A816419045172516%7D" href="https://www.facebook.com/MainorITR/" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;">Mainor DJ</a>!</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span class="text_exposed_show" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
PER SAPERNE DI PIÙ SU QUELLO CHE TRATTEREMO<br />
ALLEGHIAMO I SEGUENTI LINK:<br />
GENUINO CLANESTINO<br />
<a href="https://l.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fgenuinoclandestino.it%2F&h=ATNG8upP88avxHUdC5_IB_fjTuMlBg9Qt3wYStU79zFgd8Gtf8_HCc-jCHAsrvVHq3kQEPrGm7JEs9aCBDEAQXtWBU9WjgFDh5_vdmjuoDLWAulX5lcIZzKgY4UqE-ZSKLJkva_qwaHouBckUjEU0HRssBmAS9Sz&enc=AZO_T-54JU8SAtW0JzQhGDMnz6LDNn-gyQ_MuKjv1RUq5mVcRyPhiQFqH5nd4i1lAZU&s=1" rel="nofollow noopener nofollow" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;" target="_blank">http://<wbr style="box-sizing: border-box;"></wbr>genuinoclandestino.it/</a><br />
MONDEGGI BENE COMUNE – FATTORIA SENZA PADRONI<br />
<a href="https://tbcfirenzemondeggi.noblogs.org/" rel="nofollow noopener nofollow" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;" target="_blank">https://<wbr style="box-sizing: border-box;"></wbr>tbcfirenzemondeggi.noblogs.<wbr style="box-sizing: border-box;"></wbr>org/</a><br />
GAS NEWROZ<br />
<a href="https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fsites.google.com%2Fsite%2Fgaspnewroz%2F&h=ATNLqo4Myjb3Y4Psyw7YMDM_OpqIVkWLfNs1Klfao9lNI-NLktRJ8K--C3cclW_VzyNRqeVRK2rMnyC_h79iBNw2a7OJabBys9U_-MXlZQ4p_NiN3TOCgmw_8MIpkSherrl2UslAKHH4urSYe8bRvP7LdpB1Am2n&enc=AZMCMiLB90nMtA0NyUkMTb-jcjm_yL9M6l6bvfnNu-Xi3CcPUQqqbr1LxIF6rVoxsMk&s=1" rel="nofollow noopener nofollow" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;" target="_blank">https://sites.google.com/<wbr style="box-sizing: border-box;"></wbr>site/gaspnewroz/</a></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-77037222833910957422017-05-04T11:34:00.000+02:002017-05-17T11:35:00.308+02:00Presentazione di 77 E POI… e METROPOLI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6BqqkG1smnpd-SpZLn4u-OUVouisgDb1ym4DQI6-yDF9hNbM_6Yq-yBOol33hDvo8EF1FZaXRIfY6ewAgiCsdGxmMqYSb4fTLP-2hBU-Jqb7mK7GPt-wPIcyeT1aUU0ZbGoMThsfDyRk/s1600/IMG_2814.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6BqqkG1smnpd-SpZLn4u-OUVouisgDb1ym4DQI6-yDF9hNbM_6Yq-yBOol33hDvo8EF1FZaXRIfY6ewAgiCsdGxmMqYSb4fTLP-2hBU-Jqb7mK7GPt-wPIcyeT1aUU0ZbGoMThsfDyRk/s320/IMG_2814.JPG" width="226" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Giovedì 11 maggio alle ore 18.00 presso l’aula multimediale, Palazzo Ricci (via Santa Maria 8, Pisa), il Collettivo Universitario Autonomo organizza: “Ce l’hanno fatta pagare cara, ma ci siamo divertiti un casino”; presentazione di “77 e poi…” e della ristampa di “Metropoli”. Saranno presenti Oreste Scalzone e Franco Piperno.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">77 E POI…</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1977: assalto al cielo, che “finalmente cade sulla terra”. Mentre “il cielo della politica” è scosso da vicende infime come gli scandali, si impenna l’onda della sovversione sociale. Occupazioni, scontri di piazza, l’assassinio poliziesco di Francesco Lorusso, l’immenso tumulto del 12 marzo a Roma. Irrompe un movimento inedito: una “generazione ’77” esonda da fabbriche e scuole, militanti tracimano dalla sinistra extraparlamentare. Si contestano economia e società, Stato, partiti, sindacati,<em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> status quo</em> e narrazioni di futuro.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">METROPOLI</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nel giugno 1979 arrivò nelle edicole e vendette subito uno sproposito il primo e molto atteso numero di una nuova rivista. Si chiamava <em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Metropoli</em> ed era redatta, come spiegava il primo editoriale, «da un collettivo di compagni che, nel suo insieme, ha attraversato il ’68, l’autunno </div>
<a name='more'></a>caldo delle lotte di fabbrica; poi ancora l’esperienza breve e felice di Potere operaio, l’area dell’autonomia e dintorni; successivamente il movimento del ’77 ed in particolare la sua ala beffarda e creativa». Nel reprint in due volumi, i numeri di Metropoli sono anche una testimonianza storica affascinante: registrano infatti, come in un’istantanea nitida, la breve fase in cui si delineava la rivoluzione produttiva e sociale in procinto di sconvolgere tutti gli assetti precedenti, incluso quello sovversivo, lasciando però ancora aperta l’opzione di una sua possibile evoluzione verso la liberazione dal lavoro invece che in direzione di un rinsaldamento del dominio reso possibile proprio dalla minore necessità del lavoro.<br /><br /><a href="https://www.facebook.com/766137560135867/videos/1367733916642892/" target="_blank">qui il link della presentazione in streaming</a><br />Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-44444431523160795002017-04-23T11:43:00.000+02:002017-05-17T11:44:13.060+02:00Intervista ad uno studente lavoratore: “La Coop sei tu”. Anche no!?<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp-HIMncybSmYYE9HrNGuSJiin_czPnIgwBXoAjvyl38mdSSAxuK7SCaPxQ394t6x1xtVx_ZH7UtJ9TyXsxod1HsDhqt8SYHptYdLuxRCg1KxIW_r95tgIJw98DpG9TvhqlJJh4AILmzc/s1600/offerte-di-lavoro-2015.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp-HIMncybSmYYE9HrNGuSJiin_czPnIgwBXoAjvyl38mdSSAxuK7SCaPxQ394t6x1xtVx_ZH7UtJ9TyXsxod1HsDhqt8SYHptYdLuxRCg1KxIW_r95tgIJw98DpG9TvhqlJJh4AILmzc/s320/offerte-di-lavoro-2015.jpg" width="320" /></a></div>
Finalmente arriva la chiamata per un’offerta di lavoro. Un colloquio, una prospettiva di lavorare è proprio quello che mi mancava in questo periodo, immerso nella sessione di esami.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
A chiamarmi stavolta è la Coop, dove vado spesso a fare la spesa e ci lavorano anche dei miei amici. Mesi fa avevo compilato il curriculum on-line sul sito. Finalmente è arrivata la chiamata. Durante la telefonata mi viene specificato che cercano studenti universitari per coprire i turni fine-settimanali, 16 ore di lavoro da suddividere sul sabato e la domenica. Mi sta bene e concordiamo al telefono un appuntamento per il colloquio.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Mi reco il giorno indicato al supermercato Coop di Santa Maria a Monte. Location un po’ fuori portata per tanti studenti che magari non hanno la macchina, ma io per fortuna ce l’ho e mi sono avviato.<br />
<a name='more'></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
L’appuntamento è fissato per le ore 14. Sono puntuale. Quando arrivo ci sono già sette-otto ragazzi e ragazze che aspettano. Alla reception del supermercato ci viene detto di aspettare fuori e qualcuno ci verrà a chiamare. Nel frattempo socializzo con gli altri ragazzi. Sono quasi tutti studenti fuori sede, pochi pisani, solo due oltre a me. Intanto diventiamo dieci qui fuori ed il tempo passa. Sono le 14 e 30 e ancora non ci hanno chiamato. Mah. La gente inizia a bubbolare. Giustamente è incazzata. Ci hanno fatto venire fin qui e non sono neanche puntuali. Ma mentre qualcuno sta per andarsene (sono le 14 e 45) due persone in giacca e cravatta ci dicono <i style="box-sizing: border-box;">“siete qui per il colloquio?”, </i>certo che siamo qui per questo e lo sapete, cosa aspettavate a chiamarci?</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Ci fanno entrare, attraversare il settore orto-frutticolo e salire al secondo piano. Ci fanno accomodare in una stanza dove c’è una macchinetta automatica del caffè. Ci sediamo. Dei dipendenti del supermercato entrano e fanno la loro pausa. Sono un po’ sorpresi di trovarci lì, nel loro spazio, ma ci sorridono e ci salutano.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Intanto i tipi in giacca e cravatta che ci avevano lasciati nuovamente da soli nell’incertezza più totale, ci chiamano e ci fanno entrare in un altra sala. Tutti insieme. Ci accomodiamo tutti intorno ad un tavolo rettangolare e ci sediamo. Sul lato corto ci sono tre dirigenti Coop, con dei computer portatili di fronte a loro. Iniziano a spiegarci per quali settori cercano personale. Praticamente, a detta loro, in tutti i settori: casse, magazzino, scaffali, gastronomia, pescheria, ecc.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Dopo una breve e semplice introduzione e presentazione della serietà della Coop, ci viene detto di fare una breve presentazione personale. Ci viene espressamente chiesto di parlare delle nostre esperienze formative e lavorative, dei nostri hobby e delle nostre attività. Praticamente stiamo facendo un colloquio di lavoro collettivo senza averlo saputo prima. Insolito ma comunque stiamo a quello che ci viene chiesto.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Quando è il mio turno faccio esattamente come gli altri: racconto le mie esperienze di lavoro, i miei studi e dico che il lavoro fine-settimanale mi sta molto bene, anzi, era proprio quello che cercavo, così gli altri giorni ho tempo per studiare.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Finiamo il rapido giro di presentazioni. Sembrava di essere al primo giorno di scuola. Mi chiedo come sarebbe finito il colloquio. Ma mai mi sarei aspettato una conclusione del genere.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
I tre tipi che nel frattempo scrivevano sui loro computer, ci dicono che adesso dovremmo partecipare ad una prova di gruppo. Va bene, diciamo.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Ci viene dato un foglio a testa dove sopra c’è scritta una storia. In fondo al foglio ci sono delle indicazioni: ognuno di noi deve leggerla in silenzio, abbiamo 5 minuti. Poi, dobbiamo fare una discussione collettiva e qui di tempo abbiamo 25 minuti. La storia è assurda. Narra di una donna trascurata dal marito e che quindi decide di farsi un amante. Dopo una notte d’amore, durante il suo ritorno a casa, viene bloccata su un ponte da un pazzo che la minaccia di ucciderla. La donna torna indietro. Chiede aiuto a vari personaggi tra cui l’amante, un traghettatore, un amico d’infanzia innamorato di lei ma che aveva rifiutato. Nessuno l’aiuta e quando decide di sfidare il pazzo, lui la uccide.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Bene questa è la storia che abbiamo letto e a cui, tutti insieme, ci viene chiesto di trovare una scala di colpevolezza di questo omicidio, tra cui la donna deve essere inserita in questa graduatoria di colpe.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Questa storia di per sé assurda e fuori luogo, è la prova di gruppo da sostenere. Mi chiedo: ma io devo mettere a posto prodotti negli scaffali o affettare il prosciutto. Ma cosa c’entra sta roba? In un clima che sta diventando surreale, tutti insieme, condividiamo questa scaletta di colpe. Intanto i dirigenti Coop ci osservano, distanti, in silenzio dietro i loro computer. E scrivono.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Finita la discussione gliela presentiamo. I dirigenti del supermercato iniziano a giudicare e valutare il nostro lavoro, prima collettivo, osservando che abbiamo impiegato poco tempo nelle nostre valutazioni. Poi individuale, ci viene fatta osservare la nostra interazione durante il dibattito. Viene espressamente detto chi ha interagito poco o molto, chi si è imposto di più e chi meno. Insomma, sembrava ci fosse uno psicologo tra loro. La sensazione è quella di essere ad una seduta dallo psicanalista più che alla candidatura per un lavoro.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Dopo un giro di giudizi e analisi, ci viene detto che la prova è finita. Ma dove vogliono andare a parare con questa prova? Ecco detto. Ci viene fatta una sorta di lezione su quanto sia importante il lavoro di gruppo. Aggiungono poi <em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“immaginate di lavorare qui. Se uno di voi ruba qualcosa all’interno del supermercato e nel gruppo non c’è discussione? Non c’è affiatamento? E se qualcuno copre le spalle al ladro? Questo non andrebbe bene”. </em>Praticamente ci stanno già mettendo in guardia. Lavorate, comportatevi bene e non vi azzardate a rubare niente qua dentro.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Aggiungono che se riceveremo una telefonata entro la fine di aprile allora significa che siamo stati assunti.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Usciamo, tutti insieme. Non c’è il fuggi fuggi che mi aspettavo. Anche gli altri ragazzi vogliono confrontarsi. C’è chi è sdubbiato e chi spera di aver fato bella figura per essere preso. C’è chi ride e sbeffeggia questo inusuale colloquio e c’è chi pensa a come venire via da Santa Maria a Monte perchè aveva perso il passaggio vista la durata.</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Intanto, mentre parliamo, guardo l’ora sul mio telefono. Sono le 16 e 30. Ma quanto siamo stati là dentro? Tanto so già che non sarò chiamato. Saluto tutti i ragazzi. Monto in macchina. Apro il finestrino perchè in macchina si soffoca. C’è un gran caldo nel parcheggio della Coop. Metto in moto ma prima di partire vedo il solito cartello dello slogan <i style="box-sizing: border-box;">“La Coop sei tu”</i>. Non mi sono mai sentito così diverso e distante dall’essere Coop. Altro tempo perso ad un altro colloquio di lavoro di merda.<br /><br />Da <a href="http://www.riscattopisa.it/" target="_blank">www.riscattopisa.it</a></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-81732707760125819002017-04-21T11:48:00.000+02:002017-05-17T11:49:40.494+02:00Libertà per Gabriele Del Grande<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnM4hZLeTjrSncm6GjcnsrScqlptulwdNvjabnMhtLl6MmWvk3er1Dqn2G_n221qgicZRHgoLrEQl2WdmRUS8OuO3nbXhQsv8LLHgTAUzpwg4PI_Z1tZ3B3ZUploph3OEDUFook9OGkgE/s1600/DSC_7866.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnM4hZLeTjrSncm6GjcnsrScqlptulwdNvjabnMhtLl6MmWvk3er1Dqn2G_n221qgicZRHgoLrEQl2WdmRUS8OuO3nbXhQsv8LLHgTAUzpwg4PI_Z1tZ3B3ZUploph3OEDUFook9OGkgE/s320/DSC_7866.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Anche Pisa, come tante altre città d’Italia, è scesa in piazza per reclamare la libertà per Gabriele Del Grande, reporter italiano <a href="http://www.infoaut.org/index.php/blog/conflitti-globali/item/18590-#freegabriele-gabriele-del-grande-da-cinque-giorni-prigioniero-in-turchia" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;">prigioniero da giorni nelle carceri turche</a>. <strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L’appuntamento è per venerdì 21 aprile, ore 18.00, in Piazza dei Cavalieri.</strong></em></div>
<hr style="background-color: #cccccc; border: 0px; box-sizing: content-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; height: 1px; margin-bottom: 1.5em; margin-top: 20px;" />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il 18 Aprile alle 14.30 Gabriele del Grande è riuscito a fare una telefonata dopo infinite proteste.<br style="box-sizing: border-box;" />È la prima telefonata concessa da domenica 9 quando è stato fermato dalle autorità turche al confine nella regione di Hatay.<br style="box-sizing: border-box;" />Era in Turchia dal 7 Aprile.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Dice Gabriele: “Sto parlando con quattro poliziotti che mi guardano e ascoltano. Mi hanno fermato al confine, e dopo avermi tenuto nel centro di identificazione e di espulsione di Hatay, sono stato trasferito a Mugla, sempre in un centro di identificazione ed espulsione, in isolamento. I miei </div>
<a name='more'></a>documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo. Sto bene, non mi è stato torto un capello ma non<span class="text_exposed_show" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> posso telefonare, hanno sequestrato il mio telefono e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato. La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito ripetuti interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta. Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me. Da stasera entrerò in sciopero della fame e invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti”.</span><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Chiediamo alle autorità italiane di far pressione presso le autorità turche perché rilascino Gabriele Del Grande quanto prima, e che immediatamente gli vengano garantiti i diritti minimi quali:</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
-colloquio con un avvocato<br style="box-sizing: border-box;" />-incontro con autorità consolare<br style="box-sizing: border-box;" />-possibilità di telefonare<br style="box-sizing: border-box;" />-ragione del fermo<br style="box-sizing: border-box;" />-tempo del trattenimento/ data prevista per l’espulsione</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Vi inviatiamo a venire venerdì 21 aprile alle 18.00 e a unirvi alla mobilitazione per la liberazione immediata e incondizionata di Gabriele!<br style="box-sizing: border-box;" /><a class="_58cn" data-ft="{"tn":"*N","type":104}" href="https://www.facebook.com/hashtag/iostocongabriele" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;">#iostocongabriele</a></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-167628057140425772017-04-10T11:51:00.000+02:002017-05-17T11:53:19.757+02:00Il 10 aprile a Lucca una grande prova di dignità e riscatto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZkq80n9_cmn9ZKHDWXDne1CRLao3mtNfrpD6JV15VWwouJ3dGesHrysSBZdtVSCPIfAT_2XxQp0m3N4A7mPomvgYTpV_j_jirFSF2mx-_NbMicANqV_EYlV-oRMTeYw6nAZQxHU5amE8/s1600/lucca-g7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZkq80n9_cmn9ZKHDWXDne1CRLao3mtNfrpD6JV15VWwouJ3dGesHrysSBZdtVSCPIfAT_2XxQp0m3N4A7mPomvgYTpV_j_jirFSF2mx-_NbMicANqV_EYlV-oRMTeYw6nAZQxHU5amE8/s320/lucca-g7.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il 10 aprile a Lucca centinaia di persone hanno sfilato contro il G7 dei Ministri degli Esteri, contestando il vertice che di fatto riuniva i delegati dei paesi responsabili dei massacri e delle guerre che stanno sconvolgendo buona parte del pianeta. In una città svuotata e blindata, si è scelto di manifestare nonostante i divieti e le minacce della Questura, impattando sui cordoni di polizia nel tentativo di raggiungere il centro storico e sostenendo delle violente cariche. Anche da Pisa e da altre città della Toscana decine e decine di persone hanno deciso di prendere parte a questa giornata di lotta; pubblichiamo di seguito il comunicato prodotto il giorno stesso dalla rete Lucca contro il G7.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">IL 10 APRILE A LUCCA UNA GRANDE PROVA DI DIGNITA’ E RISCATTO, NONOSTANTE LA VIOLENZA DELLA POLIZIA</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ci sarà tempo e modo di fare analisi più approfondite sulla giornata di oggi, ma alcune cose ci preme dirle fin da subito, a chi come un disco rotto vede la presunta violenza dello spingere dietro una rete e non vede la violenza dei ministri riuniti nel cuore della nostra città per decidere le prossime guerre e i prossimi morti, dai paesi Nato fino ai rappresentanti della Turchi<span class="text_exposed_show" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">a del dittatore Erdogan e di Qatar e Arabia Saudita, gli stati che hanno finanziato e armato l’Isis e le altre milizie jihadiste che insanguinano la Siria e le nostre città europee.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Oggi abbiamo rivendicato, con piena legittimità, il diritto a entrare nella nostra città, sottoposta a un’occupazione militare vergognosa. In tutta risposta abbiamo ricevuto a più riprese manganellate e cariche gratuite per più di un kilometro, anche quando il corteo stava già arretrando, senza risparmiare persone inermi che si sono ritrovati chi una testa spaccata chi un braccio rotto. L’unica devastazione e macelleria che abbiamo visto oggi è stata quella della polizia, che si è accanita su di noi per difendere gli assassini del G7, le loro guerre, lo sfruttamento e il saccheggio quotidiano delle nostre vite.</div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ma non intendiamo piangerci addosso, siamo anzi orgogliosi della piazza di oggi, di quella Lucca e di quella Toscana degna che oggi si è messa in gioco, che ha capito che di fronte all’orrore della carneficina che attraversa il nostro mondo, non basta più l’indignazione o un like su facebook, che ha capito che l’unico modo per rispettare e vendicare i morti innocenti delle loro guerre, in Siria come nelle città europee, è quello di cominciare a far pagare un prezzo a chi quelle guerre le scatena, quelli stessi assassini che si sono riuniti oggi a Palazzo Ducale.</div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Perché il contrario delle loro guerre non è il pacifismo, ma cominciare a fare la guerra a chi ci opprime. Oggi abbiamo dato questa indicazione con coraggio, dignità e determinazione, e lo rivendichiamo pienamente, con orgoglio.<br style="box-sizing: border-box;" />Ringraziamo ancora una volta le 600 persone e tutte le realtà che da Lucca e dalle altre città toscane hanno condiviso con noi questa giornata. Non perdiamoci di vista che la guerra per il riscatto delle nostre vite è ancora lunga.</div>
<div style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lucca contro il G7<br /><br />Da <a href="http://www.riscattopisa.it/" target="_blank">www.riscattopisa.it</a></em></strong></div>
</div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-21613340294908948112017-04-07T12:13:00.000+02:002017-05-17T12:15:21.946+02:00Pisa contro il G7<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNMv5WgJJEfGtJxdJsjFLDMLn8hMreBOOvjSOxRkPBWweBRw34Cxl5t9jHm9oGBZmxiIQD534BQgs5RNo68PBUwb8nhApdcJ1QUh-H6ZDn5dMiupkLXlU77t6lIgdVWneL0dYCevJ89-w/s1600/g7+lucca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNMv5WgJJEfGtJxdJsjFLDMLn8hMreBOOvjSOxRkPBWweBRw34Cxl5t9jHm9oGBZmxiIQD534BQgs5RNo68PBUwb8nhApdcJ1QUh-H6ZDn5dMiupkLXlU77t6lIgdVWneL0dYCevJ89-w/s1600/g7+lucca.jpg" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Pubblichiamo di seguito il comunicato e il video della conferenza stampa tenutasi ieri in Piazza Dante per annunciare la partecipazione, anche da Pisa, alla manifestazione di lunedì 10 a Lucca contro il G7 dei Ministri degli Esteri. Partenza da Pisa alle ore 14.00 alla stazione.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">VOSTRE LE GUERRE, NOSTRI I MORTI!</strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Anche da Pisa saremo presenti alla manifestazione che si terrà a Lucca lunedì 10 aprile, per contestare il G7 dei ministri degli esteri. Sono numerose le ragioni che ci spingono, come cittadini, studenti e precari, collettivi, comitati e associazioni a raccogliere l’appello di Lucca Contro il G7 ed opporci alla presenza dei padroni del mondo a pochi chilometri dalla nostra città.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Lucca il 10 e 11 Aprile ospiterà il G7 dei ministri degli esteri. È il più importante degli 11 incontri con cui il governo Gentiloni, nell’anno di presidenza italiana del G7, prepara (senza badare a spese) il Summit che si svolgerà a Taormina il 26 e 27 Maggio. Il G7 è formato dai sei maggiori paesi della Nato – Stati uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia – più il Giappone, il più importante alleato degli Stati uniti e partner Nato nella regione Asia/Pacifico.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le conseguenze delle decisioni prese in questi vertici le viviamo tutti i giorni, guerre, crisi e migrazioni. Un apparente disordine globale di cui paghiamo il prezzo in termini di impoverimento, violenza e distruzione. L’Ucraina, la Libia, la Siria, l’Iraq, l’Afghanistan, lo Yemen sono solo alcuni dei teatri di guerra dove si muore e da cui vediamo migliaia di migranti fuggire sperando di salvarsi. La migrazione in atto è anche l’effetto delle politiche neoliberiste del FMI e del WTO che impone, tramite il ricatto del debito, politiche di austerità ai paesi africani, determinandone la desertificazione economica.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Più vicina a noi è la condizione di paesi come la Grecia, stritolati dalla morsa feroce del debito e dell’austerità dell’Unione Europea.<br style="box-sizing: border-box;" />Il disordine di cui parliamo non è frutto di un mondo impazzito. Esistono dei responsabili precisi di tutto ciò, e questi responsabili sono le potenze i cui ministri degli esteri si riuniranno a Lucca.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Siamo in guerra per colpa loro, una guerra che subiamo ogni giorno in termini di attacco alle nostre condizioni di vita e alle nostre libertà, la stessa guerra che, con ben altra violenza e intensità, subiscono i migranti che cercano di raggiungere i nostri territori.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Subiamo la loro guerra, ne paghiamo il prezzo con i nostri morti ad ogni attentato jihadista che ci investe e vorrebbero che ci stringessimo attorno a loro, che richiedessimo più sicurezza, più autoritarismo, riduzione delle nostre libertà. Vorrebbero che ci dimenticassimo che sono stati proprio loro e le loro politiche scellerate a produrre il dissesto del Medio Oriente e la comparsa dei tagliagole dell’Isis.<br style="box-sizing: border-box;" />Subiamo la loro guerra sotto forma di tagli al welfare, all’istruzione e alla sanità per finanziare le spese militari che salgono a 23,4 miliardi di euro (64 milioni al giorno) pagati in maggioranza dal ministero dello Sviluppo economico, che destinerà al comparto difesa l’86 per cento dei suoi investimenti a sostegno dell’industria italiana.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Pensiamo che la presenza dei grandi della terra a Lucca, sia per loro una tappa fondamentale per proseguire tali politiche, e invece per noi sia fondamentale contrastarle, portando in piazza la nostra opposizione a chi tutti i giorni ci sfrutta, ci opprime e semina guerra e distruzione.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La Questura di Lucca, senza evidenziare alcun motivo sensato, ha vietato con pochi giorni di anticipo il corteo di lunedì, organizzato e annunciato pubblicamente da mesi. Questa gravissima decisione è in linea con quanto accaduto a Roma pochi giorni fa: centinaia di persone fermate e deportate in commissariato senza alcun motivo, per impedire loro di partecipare alla manifestazione in concomitanza con la celebrazione dell’anniversario dei trattati UE. Ci pare inaccettabile questa ennesima censura del dissenso, per garantire riflettori e passerelle ai padroni del mondo, mettendo a tacere le voci della contestazione. Ci recheremo quindi in ogni caso a Lucca, pronti a rivendicare il nostro diritto a manifestare!</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Da Pisa appuntamento in Stazione Centrale Lunedì 10 Aprile ore 14<br /><br />Da <a href="http://www.riscattopisa.it/" target="_blank">www.riscattopisa.it</a></strong></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-37228995167758525842017-03-12T11:54:00.000+01:002017-05-17T12:00:36.269+02:00Lotto Marzo, Lotto sempre<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRH3AQIVwOrPKmzMCx7otPR79D5QAiqrHrVMxhZYCu0Q8sfIQpGCm-m8j_L54SeUi3lpCgFp3tE9htJtnvEdYiBGQSa95xSs8P6UBm31Tj3GCZaF3wmPRr4JAP9eCUH6bvHBV3ck2VuNs/s1600/mala-bn.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRH3AQIVwOrPKmzMCx7otPR79D5QAiqrHrVMxhZYCu0Q8sfIQpGCm-m8j_L54SeUi3lpCgFp3tE9htJtnvEdYiBGQSa95xSs8P6UBm31Tj3GCZaF3wmPRr4JAP9eCUH6bvHBV3ck2VuNs/s320/mala-bn.jpg" width="320" /></a>L’8 marzo milioni di donne in tutto il mondo sono scese in piazza e hanno scioperato al grido “Se non valiamo, non produciamo”, rispondendo all’appello argentino “Ni una Menos” contro la violenza di genere, economica, sociale, lavorativa, sanitaria e istituzionale.<br style="box-sizing: border-box;" />Una giornata centrale nel porsi come punto contemporaneamente di inizio e fine. Fine del femminismo istituzionale che da decenni usa il corpo e la vita delle donne come strumento di controllo e propaganda, vedendo la violenza solo come emergenzialità. Inizio, o potenziale emersione, di un soggetto che afferma la propria potenza, a partire da se stesse e dal rifiuto del proprio ruolo sociale e lavorativo. Questo pensiamo sia il punto zero da cui ripartire per far sì che l’otto marzo sia tutti i giorni, per trasformare e lottare nella nostra quotidianità.</div>
<a name='more'></a><br style="box-sizing: border-box;" />Questo inizio ha mostrato come lo sciopero sia un’arma sempre attuale per bloccare la produzione, i nervi e i flussi, della metropoli globale e quali sono i nodi (servizi, sanità, trasporti)attraverso cui questo si può fare. Insieme ad un blocco della produzione l’indirizzo dello sciopero dell’otto marzo è stato quello di un blocco della riproduzione dei propri ruoli sociali: la subalternità che permette a questo sistema di andare avanti in quanto tale. Questa è la doppia potenza che uno sciopero femminista può avere: una conflittualità immediata e profonda, totalmente rivoluzionaria.<br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nella nostra città alla fine del corteo è stato occupato l’ex centro di accoglienza in via Garibaldi 192: ha preso vita la Mala Servanen Jin Occupata – Casa delle Donne che Combattono, omaggiando le donne Kurde che guidano la Rivoluzione contro il fascismo patriarcale dell’Isis. Un gesto di affermazione del proprio potere di contare, della volontà di riprendersi collettivamente nel conflitto pezzi di vita e tempo per se stesse, per la propria indipendenza. Contro l’elemosina della Caritas, l’umiliazione dei servizi sociali e dell’emergenza abitativa, il ricatto della violenza sul lavoro. Il rifiuto di questo sistema che alimenta dipendenza e subalternità si dà nell’affrontare la sofferenza quotidiana, romperla e ricomporla in una lotta condivisa, esuberante e favolosa. Le figure del riscatto sono quelle che risalgono pezzo per pezzo le cause della propria sofferenza, le affrontano e affermano se stesse in maniera collettiva da marea diventando burrasca.<br /><br />Da <a href="http://www.riscattopisa.it/" target="_blank">www.riscattopisa.it</a></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-39784044625738158472017-03-09T12:19:00.000+01:002017-05-17T12:20:09.365+02:00Occupata la Mala Servanen Jin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibCJbiVNDAVstq-dYrWwZ6mHkjKQhHuZwUsf_hn0LKLnLj4EbIyQqRfYZMWoDcga8pLWYEyHf-c3bcIwNGkH_tKyUXpfBZXw-nbvcphEtnM0-6J0TLjrqDKWVJjxF0GVkLJEaGlyz_SxU/s1600/mala.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibCJbiVNDAVstq-dYrWwZ6mHkjKQhHuZwUsf_hn0LKLnLj4EbIyQqRfYZMWoDcga8pLWYEyHf-c3bcIwNGkH_tKyUXpfBZXw-nbvcphEtnM0-6J0TLjrqDKWVJjxF0GVkLJEaGlyz_SxU/s320/mala.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ieri sera dopo il corteo è stato occupato lo stabile in via garibaldi dall’assemblea delle donne in lotta che ha dato vita alla mala Servaven Jin occupata (casa delle donne che combattono), nome che si rifà alle lotte delle donne kurde. La struttura di proprietà del Comune è stata costruita con i fondi vincolati dalla legge martelli come centro di prima accoglienza per migranti. Nel 2013 ol comune e la società della salute mettono in campo un progetto di ristrutturazione tramite un investimento di 640 mila euro per cui la struttura è stata chiusa. Nessun lavoro é mai stato eseguito e anni di abbandono hanno reso la struttura una “bomba igienica”. Le occupanti denunciano questo stato di abbandono e incuria dei beni pubblici, lanciando i primi due giorni di pulizie collettive per domani e sabato. Domenica è invece lanciata l’assemblea cittadina alle ore 18.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Di seguito il comunicato diffuso dall’assemblea delle donne in lotta.</div>
<a name='more'></a><br />
<div align="CENTER" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b style="box-sizing: border-box;">Contro violenze e schiavitù, combatteremo per diritti, dignità ed autodeterminazione!</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack" style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; color: royalblue; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.2s ease-in-out; vertical-align: baseline;"></a><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La mobilitazione dell’ 8 marzo, ha rappresentato una tappa fondamentale per noi, donne, che lottiamo da anni contro la subalternità che viviamo nelle nostre vite; per rompere quei taciti patti che abbiamo firmato fra le mura domestiche, dove siamo relegate per un ruolo precostituito a prenderci cura di figli, partners e anziani, annientando la nostra autonomia decisionale fino a subirne anche le conseguenze fisiche, quando tentiamo di riappropriarcene. Libertà di scelta che si fa doppiamente difficile, se complici e autori di queste violenze sono anche le istituzioni, che ci privano delle condizioni e degli strumenti necessari a creare e portare avanti la nostra indipendenza, sottoponendoci a giudizi e umiliazioni per avere le briciole che ci elargiscono.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nella giornata dello sciopero globale transfemminista lanciato dalla rete argentina Ni una Menos, abbiamo trovato spazio per portare noi stesse e le nostre lotte, con la stessa voglia di riscatto di tutte quelle donne che si sono mobilitate in più di 40 paesi al mondo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Siamo scese in piazza come donne che rifiutano di sottostare ai ricatti e alle sofferenze quotidiane delle nostre vite, che rifiutano le umiliazioni sui posti di lavoro e dal sistema dei servizi sociali. Noi donne che ci troviamo schiacciate dall’ansia di rincorrere una via d’uscita dalla nostra situazione d’emergenza trovando soluzioni durature e concrete ai nostri problemi, liberandoci insieme dall’oppressione che viviamo, individuando e fermando i responsabili. Abbiamo attraversato le strade della nostra città, i luoghi che troppo spesso visitiamo a testa bassa, con lo sguardo di chi ha solo da accettare la propria condizione. Lo abbiamo fatto a testa alta, così come facciamo da un po’ di tempo a questa parte, con lo spirito di chi sa che unite possiamo trovare le risposte che nessun altro ci può dare.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Per questo non siamo rimaste in silenzio davanti ai nostri datori di lavoro che ci pagano una miseria, si arricchiscono sulle nostre spalle e arrogantemente ci minacciano se proviamo a rifiutare i loro carichi di lavoro insostenibili. Non siamo rimaste in silenzio davanti alle numerosissime case vuote sparse per la città, mentre i nostri proprietari ci sfrattano se con i nostri miseri stipendi non riusciamo a pagar loro affitti spropositati. Non siamo state in silenzio davanti a delle istituzioni che, incapaci di darci soluzioni, ci dirottano come pacchi da un ufficio all’altro, facendoci umiliare e prostrare per farci riconoscere la nostra miseria e ricevere degli aiuti che non sono altro che elemosina o carità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le nostre vite precarie e instabili le vogliamo cambiare e lottando abbiamo cominciato a farlo. La giornata di ieri, 8 marzo, è stato un momento importante per condividere con tutti e tutte la voglia che abbiamo di riscattarci, di poter vivere felici e libere, di decidere delle nostre vite, di rispedire la sofferenza ai responsabili. Con questo spirito, da passionarie che non mollano mai, abbiamo riaperto questo spazio: un ex centro di accoglienza per migranti, di proprietà comunale, abbandonato da anni all’incuria e al degrado. Uno stabile chiuso e lasciato marcire dal Comune che, contemporaneamente, ha spostato il punto di accoglienza in un altro immobile in affitto, più piccolo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ora vogliamo, come donne, costruire insieme questo luogo, rinominandolo “Mala Servanen Jin Occupata” che in lingua curda significa “Casa delle Donne che combattono”, per richiamare le lotte di emancipazione e autodeterminazione delle combattenti curde che si oppongono allo stato islamico e alle sue barbarie, dando vita a una nuova società. Una casa dove noi donne vogliamo dare vita ad uno spazio collettivo dove ridefinire noi stesse, le nostre vite, difendere e riconquistare la nostra dignità. Uno spazio che sia anche una casa per le donne in emergenza abitativa.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vi aspettiamo tutte e tutti domenica 11 marzo alle ore 18 per la prima assemblea pubblica e aperta, perché la marea che ieri era in piazza possa infrangersi e abbattere gli scogli che invano cercano di fermarla.</span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b style="box-sizing: border-box;">Assemblea delle Donne il Lotta – Mala Servanen Jin Occupata</b></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><i style="box-sizing: border-box;"><b style="box-sizing: border-box;">Casa delle Donne che combattono</b></i></span></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-48080820714013661942017-01-28T18:59:00.001+01:002017-01-28T18:59:46.411+01:00Via dell'Occhio la lotta per il diritto allo studio continua<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhagNngzIE1jHePUYZKCIJ9h1rhCbrvIV7SbpVyAyqns2KPwEdyCIf_A975JlHUdEU3TvuAFpWt6icZ4XTbplye2Ipi7hjvP36cF2NjzHputNbx2LVAa5wtS-JxMnjEF7eNtv9IVmA3XXM/s1600/via+dell%2527occhio+%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhagNngzIE1jHePUYZKCIJ9h1rhCbrvIV7SbpVyAyqns2KPwEdyCIf_A975JlHUdEU3TvuAFpWt6icZ4XTbplye2Ipi7hjvP36cF2NjzHputNbx2LVAa5wtS-JxMnjEF7eNtv9IVmA3XXM/s320/via+dell%2527occhio+%25282%2529.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A dicembre 2016 l’avvocatura
dell’azienda per il diritto allo studio universitario ha inviato ad
una studentessa precaria un’ingiunzione di pagamento di oltre 300
mila euro per un supposto danno dovuto all’occupazione
dell’immobile di via dell’Occhio avvenuta nel 2009.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questa decisione è stata presa nel
Consiglio d’Amministrazione del 29 luglio nel quale non era
presente la componente studentesca. In quest’atto è presentata una
ricostruzione faziosa e strumentale della vicenda di via dell’Occhio
col chiaro intento di intimorire gli abitanti e farli uscire
dall’immobile, coinvolto nell’ennesima operazione speculativa.
Infatti la palazzina di proprietà del DSU insieme alla residenza
studentesca Campaldino sono in permuta per la costruzione della casa
dello studente San Cataldo, i cui lavori di costruzione dovrebbero
terminare a dicembre 2018.</span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli 8 appartamenti di via dell’Occhio,
per un totale di 28 posti alloggio, hanno avuto funzione di casa
dello studente dal 1979 al 2007. Al tempo la proprietà era del
comune che aveva concesso al DSU in comodato d’uso gratuito per 30
anni con possibilità di rinnovamento. Per l’azienda rappresentava
quindi una risorsa quasi a costo zero, ma nel 2006 decide di
acquistare l’immobile per 1.600.000 euro: una vendita a prezzo di
mercato per uno stabile che risentiva della mancata manutenzione di
anni.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dopo aver comprato l’immobile il DSU
l’ha svuotato e ha provato, tramite aste andate deserte, a
venderlo. Dopo due anni che la struttura era sfitta e lasciata al
degrado famiglie, precari, studenti e profughi ritornano ad abitare
la palazzina. Con l’occupazione viene denunciata la problematica
politica di gestione del patrimonio pubblico a discapito di studenti
e cittadini.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli occupanti, attraverso
l’associazione Giorgio Ricci, hanno negli anni proposto un progetto
di autorecupero che mantenesse la sua natura di bene di tutti e che
fosse recuperato senza gravare sulla collettività. Il progetto viene
inizialmente accettato poi respinto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel 2012 crolla il tetto di tre
appartamenti mettendo a rischio la vita degli inquilini e aumentando
i danni strutturali dell’immobile, nella totale incuranza
dell’azienda. La lunga vicenda di via dell’Occhio si inserisce
nelle politiche istituzionali di gestione del patrimonio pubblico:
permute con privati senza benefici agli studenti o ai cittadini;
costruzione di nuove residenze solo tramite project financing e
quindi con danni alle risorse pubbliche.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>È significativo
il taglio ai servizi previsto dal DSU a causa del buco di bilancio
dell’anno appena trascorso ammontante a 2 milioni e 800 mila euro.
La regione ha coperto 2 milioni, il restante verrà scaricato sulle
spalle degli studenti già colpiti dai tagli degli ultimi anni e
dalla riforma del calcolo ISEE che ha causato l’espulsione di
tantissimi universitari dal diritto allo studio. Se sino a ora si
poteva dire che la Regione Toscana era una delle poche che ancora
garantiva un minimo di diritto allo studio, adesso nelle sue
graduatorie comparirà per la prima volta la figura dell’idoneo non
beneficiario e aumenterà i costi della mensa e la fasciazione
reddituaria. In questo quadro si inserisce la cronica carenza di
posti letto per i borsisti: più di metà degli studenti aventi
diritto al posto alloggio continua ad aspettare la casa per più di
un anno.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le politiche adottate dall’azienda
per il diritto allo studio, che dovrebbe garantire agli studenti
privi di mezzi di poter frequentare l’università, sono chiare:
dismissione del patrimonio pubblico tramite svendite e speculazioni e
tagli ai servizi.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lunedì 30 gennaio saremo sotto la sede
del DSU in viale Gramsci a Firenze in cui si svolgerà il Cda: la
rappresentanza studentesca chiederà la revoca della scandalosa
ingiunzione di pagamento ai danni della studentessa precaria. In
presidio ci saranno studenti e studentesse impoveriti ed esclusi dal
diritto allo studio per rivendicare una diversa gestione delle
risorse e del patrimonio pubblico.</span></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-58608736288841494942016-12-29T10:39:00.000+01:002017-05-17T10:42:24.580+02:00Natale di tagli per il Diritto allo Studio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLryb5OGyFXl-zXbAKz12eO1Jr_YSNiTBM4cJ38sHHOJF0JyLrHJBVYb7-h0QjR_MuLdhpX_S7kMQVXr5toHBXMibvkM6HNdn3SEsbXXCYlXV77CT9d0GHdAmh6TgNZdaOxFmzEMQxT9E/s1600/riscatto-752x440.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLryb5OGyFXl-zXbAKz12eO1Jr_YSNiTBM4cJ38sHHOJF0JyLrHJBVYb7-h0QjR_MuLdhpX_S7kMQVXr5toHBXMibvkM6HNdn3SEsbXXCYlXV77CT9d0GHdAmh6TgNZdaOxFmzEMQxT9E/s320/riscatto-752x440.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #404040; font-family: "source sans pro" , sans-serif; font-size: 16px;">All’ombra delle feste natalizie l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio della Toscana ha approvato il bilancio previsionale in cui sono previsti 2,8 milioni di euro in meno. Questo perché l’Agenzia delle Entrate ha deciso di far pagare anticipatamente l’IVA sui servizi. Il governo continua le politiche di taglio al sociale, per finanziare invece il salvataggio delle banche, come sta accadendo per la Monte dei Paschi di Siena. La regione Toscana ha deciso di coprire con 2 milioni questo deficit di bilancio, rimangono in questo modo scoperti 800 mila euro che saranno tagliati dai servizi e scaricati sugli studenti e le studentesse. Non sarà garantita la copertura totale della borsa servizi (misura che un anno fa il DSU spacciò come strumento ‘paracadute’ per tutti coloro che perdevano i benefici del diritto allo studio a causa del ricalcolo degli indicatori ISEE). Inoltre verrà varata una nuova fasciazione per le mense universitarie che vedrà un rincaro del costo del pasto per tutte le fasce di reddito.</span>Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-84310596057771058682016-11-30T14:44:00.000+01:002016-12-08T14:45:13.744+01:0027 Novembre. Corteo nazionale C'è chi dice NO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi18-dZuIA_n8eBQZo5YWP2fLF7yby-2Yu-EWZyJ71cg8wIEOBDRPZB8sRrZ4t49mHQMHBe4a6tvJ_EBW7r7EJuQvPtHVtnKZgH31L3bU6De_8nyVac51ceYWwl4iFnAvQQv9eqfNTivAI/s1600/nota3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="127" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi18-dZuIA_n8eBQZo5YWP2fLF7yby-2Yu-EWZyJ71cg8wIEOBDRPZB8sRrZ4t49mHQMHBe4a6tvJ_EBW7r7EJuQvPtHVtnKZgH31L3bU6De_8nyVac51ceYWwl4iFnAvQQv9eqfNTivAI/s320/nota3.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span class="_4yxp" style="font-style: italic;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Di seguito il comunicato di “C’è chi dice NO Pisa” riguardo alla manifestazione nazionale del 27 novembre a cui tanti e tante hanno partecipato anche dalla nostra città.</span></span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Finalmente è giunto il giorno atteso e preparato per lungo tempo; oltre 50.000 persone ieri hanno attraversato le vie di Roma per dare corpo ad un segnale di rifiuto collettivo verso il Governo Renzi, un sonoro NO che anticipa quello da portare la settima prossima alle urne. </span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche da Pisa sono stati in molti a decidere di partecipare alla manifestazione: tre pullman pieni organizzati dalla rete “C’è chi dice NO”, a cui si sommano le persone che dalla nostra città hanno raggiunto Roma con mezzi propri e quelle che erano lì dal giorno prima per partecipare al corteo contro la violenza di genere. </span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La piazza di Roma si è dimostrata veramente eterogenea; persone di tutte le età e provenienti da molte parti di Italia. Tanti i comitati attivi nei propri territori come ad esempio il Movimento No Tav e quello contro le Grandi. Massiccia la presenza dei movimenti di lotta per la casa: dalle occupazioni abitative della capitale migliaia di persone hanno preso parte al corteo, decise a dare una spallata al responsabile del’infame Piano Casa. Insieme a loro tanti inquilini resistenti, occupanti di case, reti anti-sfratto provenienti da altre città, fra cui i comitati di quartiere pisani. Moltissimi anche gli studenti delle superiori, gli universitari e i giovani precari e disoccupati; la componente giovanile si è rivelata un segmento importantissimo del corteo, come già era stato il 5 novembre a Firenze. Dalla Toscana diverse realtà territoriali hanno preso parte alla manifestazione riunendosi dietro al medesimo striscione; tanti i cori intonati contro il jobs act, la precarietà, lo sfruttamento, gli sfratti.</span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il corteo è terminato in Piazza del Popolo dove nei giorni scorsi era stato montato un enorme palco, da cui si sono succeduti alcuni interventi ed infine si è tenuto il degli artisti per il NO, tra cui 99 Posse, Assalti Frontali e Radici nel Cemento. Migliaia di persone sono rimaste a festeggiare al termine di questa straordinaria giornata, che è riuscita nell'intento di muovere un importante pezzo di società che si oppone fermamente a Renzi ma che non accetta che a rappresentare il NO siano i vari Salvini, Berlusconi e D’Alema. </span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il corteo di “C’è chi dice NO”, totalmente autorganizzato e autofinanziato, nell'assoluta censura mediatica e nonostante vari tentativi di ostacolarlo è riuscito a portare in piazza numeri molto maggiori di quelli del Pd, della Lega e del Movimento 5 Stelle nelle rispettive adunate nazionali per il referendum. Questo è il dato da cui partire per rilanciare il 4 dicembre ancora una volta un NO nelle urne ma soprattutto nelle piazze. </span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Di seguito alcuni articoli di approfondimento sulla giornata: </div>
</span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre-wrap;">http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/17924-la-piazza-del-popolo-del-no</span></span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre-wrap;">http://www.infoaut.org/index.php/blog/editoriali/item/17943-no-al-18-brumaio-di-matteo-renzi</span></span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; direction: ltr; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="color: #1d2129; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre-wrap;">http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/17963-uno-schiaffo-non-%C3%A8-abbastanza-sulla-sconfitta-di-renzi</span></span></div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<br /></div>
<br />Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-17170400006024261872016-11-19T14:40:00.000+01:002016-12-08T14:40:55.834+01:00Assemblea d'Ateneo sul referendum costituzionale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15073578_1289529241089435_1027037994092875102_n.jpg?oh=1b08eca07d94f4fe6153b0ae8035d735&oe=58EE1F4A" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15073578_1289529241089435_1027037994092875102_n.jpg?oh=1b08eca07d94f4fe6153b0ae8035d735&oe=58EE1F4A" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quest'autunno nel nostro Paese ci troveremo a dover prendere posizione su un referendum costituzionale. Al quesito referendario si aggiunge un carico politico che va al di là della riforma in questione ma ne interseca alcuni presupposti. Il principale di questi riguarda un ampio processo, in atto da decenni, di esclusione da ogni tipo di decisionalità. Nell'università dei giorni nostri questo è l'abituale modus operandi.</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;">
In molti ambiti viene proposta una lettura neutrale di questo referendum, sui caratteri tecnici ci saranno appositi momenti di discussione. Quello che ci interessa discutere sono le ripercussioni e i significati di questi dispositivi tecnici. Sin dalle prime uscite pubbliche Renzi ha vincolato<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"> la vittoria del Sì alla vittoria delle politiche del suo partito. <a name='more'></a></span></div>
</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo comporta uno scontro tra chi oggi comanda e promuove il Sì e chi resiste opponendosi con il No. Uno scontro tra gli interessi di chi sfrutta i territori e chi li vive e pretende di poter decidere. Non si tratta di un confronto, come il premier ha affermato, tra innovazione, quella del sì, e conservazione, quella del no. Separare i piani, svelare le ragioni e comprendere il processo più complessivo è una delle esigenze che abbiamo per non essere ostaggio della propaganda politica che si gioca sul referendum.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche in università viviamo i processi che hanno condotto a questo passaggio referendario: lo student act è stato l'espressione parallela della mancia di 80 euro dispensata dal governo, la riforma dell'isee ha ristretto l'accesso al diritto allo studio per migliaia di studenti in tutta Italia, la proposta “Cattedre Natta” impone criteri di merito decisi dall'alto nella nomina dei docenti universitari fedeli alle linee governative. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per parlare di tutto questo e di altre esigenze studentesche e giovanili abbiamo convocato un'assemblea d'ateneo con sospensione della didattica per martedì 22 novembre, dalle ore 10,00 alle 12,00 al Polo Piagge. Invitiamo tutti e tutte a partecipare e invitare amici e colleghi.</div>
</span></span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-77430043435002675262016-11-15T14:38:00.000+01:002016-12-08T14:39:12.513+01:00Occupazione dell'aula Break Now<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14992039_1459742024039527_1746159792364987729_n.jpg?oh=b6c543c1d639e9f4fc82c81e74b1b7f8&oe=58F775EE" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14992039_1459742024039527_1746159792364987729_n.jpg?oh=b6c543c1d639e9f4fc82c81e74b1b7f8&oe=58F775EE" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il 15 novembre è stata occupata l'aula Break Now, all'interno dell'area Polo Piagge. Di seguito il comunicato dell'occupazione. </span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><a href="https://www.facebook.com/aulabreaknow/" target="_blank">BreakNow</a></b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">BreakNow nasce da un
bisogno comune che sia una pausa tra le lezioni o dalla solita
routine. La parola Break ha però un duplice significato: fare pausa
e rompere. Rompere la quotidianità, rompere l’idea del ‘non si
può fare niente per cambiare lo stato di cose esistente’.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Nel polo Piagge, tra
agraria, economia, scienze politiche, giurisprudenza.. c’è troppo
e manca molto. Troppa pressione, troppo controllo.. Tutto questo ci
sta stretto. La vita scorre frenetica: lezione, caffè, pranzo al
volo (se possibile, perché se si va a mensa ci si possono impiegare
delle ore prima di poter pranzare per la lunghissima fila che si crea
fuori dalla mensa Betti, insufficiente a soddisfare la richiesta),
lezione e via.. Si vogliono scambiare quattro chiacchiere col
compagno di corso? Non c’è tempo, non c’è spazio. Si vogliono
scambiare appunti o libri? Non c’è tempo, non c’è spazio. Se
vuoi mangiare il pranzo che ti sei portato da casa perché non hai
tempo di andare a mensa, perché non puoi tornare a casa, perché non
hai soldi o semplicemente ti sei stancato di mangiare un panino ogni
giorno comprato al bar del polo piagge, non sai dove andare!
L’inverno sta arrivando e all’aperto non ci si può più stare.
Se vuoi studiare in compagnia, magari preparare un esame in gruppo è
indispensabile parlare e nelle biblioteche o aule studio è vietato.
E quindi non sai dove andare! Molte aule di lezione, che magari
restano inutilizzate per qualche ora durante la giornata, rimangono
chiuse.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15055775_1459740584039671_6924835311080906338_n.jpg?oh=2e556ee1cb4394c8b4bc3f43a46d51d2&oe=58BD26CB" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15055775_1459740584039671_6924835311080906338_n.jpg?oh=2e556ee1cb4394c8b4bc3f43a46d51d2&oe=58BD26CB" width="320" /></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Se per un momento
guardassimo la cosa dal di fuori, dall’alto ci accorgeremmo che il
polo piagge sembra quasi un edificio costruito appositamente per non
sostare. Tutto deve circolare. Gli studenti devono circolare. A
lezione finita, fuori dalle palle. Non vogliamo solo attraversarlo il
luogo in cui passiamo metà del tempo della nostra giornata, vogliamo
anche viverlo. Standoci, prendendocene cura, sentendolo nostro, di
tutti. Arrivare in facoltà e non percepire quello che ci sta intorno
ostile.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Come studenti ci siamo
chiesti: ma possibile che non ci siano aule vuote dove ci si può
stare? Studiare, mangiare, leggere.. La risposta è ovviamente no.
Gli spazi ci sono sempre. Basta vederli e prenderseli.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><span style="font-size: small;">Non
chiediamo niente di trascendentale.. Chiediamo uno spazio dove stare
quando fuori piove e manca un’ora alla prossima lezione, un posto
dove sai che incontrerai facce amiche, un’aula dove puoi decidere
tu cosa ti piacerebbe vedere appeso alle pareti.. Per anni abbiamo
chiesto più spazi per gli studenti all’interno dei poli e la
risposta è stata sempre negativa: “Non ci sono spazi”. Noi
sappiamo che non è vero, gli spazi ci sono e ce li riprendiamo.</span></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">BreakNow c’è ma non si
vede..</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-7928534728061933242016-11-15T14:24:00.000+01:002016-12-08T14:25:20.107+01:00Island Battleground. Iniziativa contro le basi militari in Sardegna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/t31.0-8/s960x960/14884498_1156375751112044_6791097179609181924_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/t31.0-8/s960x960/14884498_1156375751112044_6791097179609181924_o.jpg" width="226" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">In un contesto di guerra permanente e dispiegata, il nodo delle risorse rappresenta il fronte interno dei conflitti sui territori: risorse logistiche e militari in Sardegna, dove un movimento popolare ha messo in discussione l'occupazione militare nell'isola. Il comitato studentesco contro l'occupazione militare della Sardegna nasce dall'esigenza di creare un luogo inclusivo e orizzontale dove gli studenti di ogni ordine e grado si possano incontrare per discutere e organizzarsi. Un comitato radicato nelle scuole e nelle facoltà che si inserisca all'interno del movimento sardo ma in un'ottica di lavoro sul territorio, individuando nelle servitù militari del capoluogo o limitrofe il proprio obbiettivo principale. Un comitato che però sia anche capace di essere punto di riferimento nei momenti di lotta che si daranno nelle varie località su cui insistono i differenti poligoni.</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">A seguire una serata HIP-HOP con :</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- RONIN YARO</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- IL DAINO</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- THE DOGANA CREW</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- FUTTA</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- SHEIK</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- ROCKS and GIANTZ</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- LO STRANIERO</span><br style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;" /><span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif;">- DRUM 'N BASS CON AUT-CAST</span>Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-64765714290859009462016-11-10T14:26:00.000+01:002016-12-08T14:33:14.379+01:00Presentazione del libro Figli di Nessuno con l'autore Sergio Bianchi<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14908200_1159386570810962_4891757139465334723_n.jpg?oh=373738e7097d13be816f8ef87fab71bb&oe=58BAD5A6" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14908200_1159386570810962_4891757139465334723_n.jpg?oh=373738e7097d13be816f8ef87fab71bb&oe=58BAD5A6" width="226" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #4b4f56; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una generazione di giovani lavoratori di provincia alla ricerca di nuovi spazi di aggregazione, il rifiuto dello sfruttamento selvaggio delle industrie, un’innovativa esperienza di ricomposizione politica del proletariato giovanile, autonoma e orfana di ideologie partitiche a cui ricondurla, entro cui arginarla e ammansirla.</span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #4b4f56;">Sono questi i cardini del “racconto corale” di Sergio Bianchi, narrazione poliedrica di un ventennio di trasformazioni e stravolgimenti sociali di quel milanese dei figli di nessuno, protagonisti della concretizzazione del proprio bisogno radicale di rivolta esistenziale in un movimento autonomo attento ad un vasto ventaglio di necessità della propria generazione, ma al tempo stesso saldame</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #4b4f56; display: inline;">nte concentrato sulla figura dell’operaio, su una progettualità ineditamente incentrata sulla liberazione DAL lavoro e non DEL LAVORO. </span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #4b4f56; display: inline;"><div style="text-align: justify;">
Un avvicendarsi di vittorie e di sconfitte, di percorsi collettivi e smarrimenti individuali che, ripercorrendo i passaggi fondamentali della storia dell’autonomia nella trasformazione radicale della sua soggettività di classe, lascia aperto, nella sua conclusione, il nodo di passaggio all’operaio sociale, all’autonomia dell’oggi, alle possibilità dell’espressione politica delle necessità della soggettività attuale.</div>
<div style="text-align: justify;">
È proprio da questo nodo irrisolto che nasce la proposta di costruzione di questo momento di dibattito. In quanto Collettivo Universitario Autonomo riteniamo interessante partire da “Figli di nessuno” per aprire una discussione approfondita su cosa possa significare essere parte di quella stessa fascia generazionale protagonista del testo, ripensata nelle condizioni politiche, sociali e soggettive attuali, senz’altro differenti, completamente trasformate e nettamente specifiche del nostro momento storico. </div>
<div style="text-align: justify;">
Seppur consapevoli dell’esistenza di alcuni punti fondamentali accomunanti la soggettività giovanile descritta da Bianchi nelle sue trasformazioni nel tempo e la composizione che quotidianamente incrociamo nelle nostre lotte, in realtà non è nel nostro interesse creare un parallelismo forzato tra i giovani protagonisti del suddetto racconto e la composizione giovanile attuale. Ciò che ci interessa è sfruttare “I figli di nessuno” e la discussione con il suo autore come narrazione di una storia da ripercorrere e comprendere in quanto eredità, per andare a cogliere delle indicazioni importanti per l’analisi, la comprensione e una nuova efficace espressione di quei bisogni che possono stare alla base di un agire politico autonomo dell’attuale composizione proletaria giovanile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa significa ad oggi essere figli di nessuno? Cosa comporta nell’organizzazione di un movimento giovanile autonomo l’attuale trasformazione del nostro tempo libero in tempo del lavoro? Cosa significa per un giovane d’oggi far parte di un progetto destinato ad andare a rompere le imposizioni che ogni giorno segnano la sua esistenza? Cosa può comportare nella nostra quotidianità la ricerca di nuovi spazi di espressione collettiva?</div>
<div style="text-align: justify;">
È così che con questi interrogativi ci proponiamo di attraversare le pagine di Figli di nessuno, le esperienze di Sergio Bianchi e dell’editore Caizzi, per andare ad aggiungere elementi importatnti alla nostra discussione attuale.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15094311_1173106472772305_6378001597243354362_n.jpg?oh=e2723b4a50f2b9ce6bd97ff68a52e614&oe=58BD8B47" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15094311_1173106472772305_6378001597243354362_n.jpg?oh=e2723b4a50f2b9ce6bd97ff68a52e614&oe=58BD8B47" width="320" /></a></div>
<br /></div>
</span></span>Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-73323013450274767212016-11-05T14:31:00.000+01:002016-12-08T14:32:40.104+01:005 novembre a Firenze. C'è chi dice NO<div style="background-color: white; color: #444444; font-weight: normal; line-height: 39.6px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 10px 0px; position: relative; word-wrap: normal;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14572444_1807003259575047_3919542291637299742_n.jpg?oh=996b35f1eb46d7089b90cfd11f02c739&oe=58F388DD" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14572444_1807003259575047_3919542291637299742_n.jpg?oh=996b35f1eb46d7089b90cfd11f02c739&oe=58F388DD" width="320" /></a><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Qui la diretta del corteo di Firenze: http://www.infoaut.org/index.php/blog/prima-pagina/item/17821-firenze-dice-no-oggi-in-piazza-contro-renzi-la-leopolda-e-il-divieto-di-manifestare-diretta</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-weight: normal; line-height: 39.6px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 10px 0px; position: relative; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-weight: normal; line-height: 39.6px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 10px 0px; position: relative; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di seguito l'editoriale di Infoaut.org</span></div>
<h2 class="itemTitle" style="background-color: white; color: #444444; font-weight: normal; line-height: 39.6px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 10px 0px; position: relative; word-wrap: normal;">
Tertium non datur? Sulla contestazione alla Leopolda</h2>
<div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“Non è il popolo ma le infrastrutture dei partiti a dover aiutare il leader a trovare le soluzioni”, così si esprimeva due giorni fa la Vicepresidente e Assessore alle politiche di welfare e politiche abitative dell'Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini. Poche ore prima a Firenze a una manifestazione pubblica convocata in una piazza (fino a prova contraria) pubblica veniva vietato di muoversi in corteo per protestare contro la convention Democratica alla Leopolda. Affermano che la decisione è lo spirito della democrazia e la riforma costituzionale sulla quale si voterà il 4 dicembre ne ottimizza il gioco. Uno scontro si apre allora sulla decisione su come trasformare le regole del gioco, perché tutto non sia già ipotecato.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è il Leader e il Partito, <em style="line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;">tertium non datur</em>... Per chi si vuole scandalizzare, e alla Democrazia ci crede ancora, come spazio su cui contare per contare, si accomodi e cerchi le incongruenze, di materiale ce n'è a bizzeffe... <br style="font-style: inherit; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;" />La giornata di ieri a Firenze, potenziata dalla molla della reazione all'ennesima prepotenza, contro l'ingiunzione a rassegnarsi, a tacere, a starsene a casa e a non manifestare delinea il quadro di uno scontro che già polarizza un dibattito nel paese. L'opinione e la voglia di esprimerla passa per il contrasto a una linea precisa di comando - chi già oggi appronta soluzioni e prende decisioni e chi no – la quale orienta la linea del comando nei rapporti di classe. La condizione per politicizzare questo dibattito, ovvero perché scenda in profondità nel corpo sociale trasformando la polarizzazione delle opinioni in contrapposizione delle parti, si è resa manifesta ieri: per invertire un rapporto, per contare, non basta affermare una libertà, ma occorre incarnarla in un comportamento di indisponibilità a subire le regole di un gioco definito da altri. Indisponibilità ad accettare i divieti, le cariche e i lacrimogeni, la narrazione unica del leader senza popolo di turno. Questo significa rompere un quadro di compatibilità, condizione minima perché a decidere non sia chi è già d'accordo. Non c'è NO che praticato fino in fondo non si radichi in questa direzione.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La democrazia made in PD e dei loro omologhi d'Oltralpe o d'oltre Oceano si fa in teatrini sigillati dove possono parlare solo gli invitati, e gli invitati sono spesso quelli che pagano l'allestimento e l'affitto del Teatro. Qui si chiamano Confindustria, da altre parti sono i colossi della New Economy o le multinazionali che fondono insieme chimica farmaceutica e sementi Ogm. Su quel che conta sono quasi sempre d'accordo: trattati di commercio da siglare, diritti del Lavoro da abolire, grandi riforme da varare, scuole da privatizzare, costituzioni da abrogare, referendum da portare a casa.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ieri alla Leopolda si sono incontrati, là dove il “nuovo corso” renziano era cominciato, i padroni di casa nostra: il leader, il suo partito – al suo interno lo spazio democratico per chi dissente c'è, purché rientri all'ovile quando serve (Cuperlo docet!) - finanzieri, industriali, amici e parenti che salvano banche e annegano risparmiatori, costruttori di Grandi Opere e distruttori di territori, palazzinari e grandi investitori.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ieri, nelle strade di Firenze, si è però anche materializzato l'ospite non invitato, il terzo incomodo. Quell'elemento non previsto nei meccanismi di decisionalità e centralizzazione che rappresentano l'impianto profondo della loro idea di gioco democratico e di riforma. D'altronde, se di democrazia si vuol proprio parlare, non la si può pensare disgiunta dal conflitto, come <em style="line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;">irruzione dell'inatteso</em>, come la variabile esterna che pratica un No fino in fondo, dalla parola, al voto, alla necessità della contrapposizione per la trasformazione dell'esistente: “ben lungi dall’essere la forma di vita degli individui votati alla propria felicità privata, è il processo di lotta contro questa privatizzazione, il progresso di allargamento di quella sfera”, per cui si tratta di “lottare contro quella ripartizione fra pubblico e privato che assicura il duplice dominio dell’oligarchia nello stato e nella società”.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La giornata di ieri ci spinge a consolidare e approfondire le intuizioni da cui siamo partiti per portare avanti la campagna per il NO al referendum costituzionale. Una giornata che ha svegliato echi inaspettati, ha spaccato il fronte del NO e ricomponendolo in una direzione che va oltre l’anestesia della delega, ha aperto contraddizioni e mostrato spazi di possibilità immensi per farci uscire dal ghetto alternativo in cui ci vorrebbero relegati.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I giovani e meno giovani che ieri si sono scontrati con la polizia per prendersi strade e piazze di Firenze – prima che l' archistar, uno stilista di grido o un nuovo Farinetti le recinti – hanno lanciato ai rappresentanti delle Arti Maggiori un primo avvertimento: i nuovo Ciompi sono stanchi di voucher, buoni scuola (e “buona scuola”), alternanze, stage e lavoro gratuito... Attendendo che il popolo minuto sappia almeno che crocetta segnare il 4 dicembre, danno appuntamento a Roma per il prossimo 27 novembre. Ultimo, pacato avviso all'oligarca: quando avrà perso, se ne dovrà andare...</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<strong style="font-style: inherit; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">#C'èchidiceNO</span></strong><br />
<strong style="font-style: inherit; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong>
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13.6px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<strong style="font-size: 13.6px; font-style: inherit; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;"></strong><br />
<a name='more'></a><strong style="font-size: 13.6px; font-style: inherit; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;">Alcuni appunti sulla contestazione alla Leopolda ed il percorso C'è chi dice NO contro il referendum costituzionale: </strong><span style="font-size: 13.6px; font-style: inherit; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; word-wrap: normal;">https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14572444_1807003259575047_3919542291637299742_n.jpg?oh=996b35f1eb46d7089b90cfd11f02c739&oe=58F388DD</span></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13.6px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 8px; margin-top: 8px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; word-wrap: normal;">
<br /></div>
</div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-69181113445236171622016-11-01T14:23:00.000+01:002016-12-08T14:23:32.522+01:00La democrazia del Pd non dura neanche 2 minuti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.riscattopisa.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_20911-752x440.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.riscattopisa.it/wp-content/uploads/2016/11/IMG_20911-752x440.jpg" height="187" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<i style="box-sizing: border-box;">Ieri sera dibattito dei sostenitori del SI referendario alla Ctp4 di San Giusto… ma c’è chi dice NO!</i></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
I giovani del Partito Democratico avevano in programma un dibattito, alla sede della ex circoscrizione di San Giusto, sulle motivazioni del Si al referendum costituzionale del 4 dicembre. Ospite della serata Luigi Berlinguer, ex ministro dell’istruzione dal 1996 al 2000 e parlamentare europeo, promotore delle riforme che hanno introdotto l’alternanza scuola-lavoro, l’esame di stato e avviato il processo di smantellamento dell’università.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nella sala dove si è tenuta l’iniziativa, più che i giovani democratici c’erano una ventina di persone anziane e le solite figure politiche dell’amministrazione comunale: il sindaco Filippeschi, gli assessori al sociale e all’istruzione Capuzzi e Chiofalo. Niente di nuovo insomma, il partito “giocava” in casa e il dibattito doveva flettere, tra applausi e risate, solo da una parte, quella di Renzi.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ma Filippeschi & co non avevano fatto i conti con chi invece sta portando in giro per tutta Italia le ragioni del NO. Nella sala infatti, erano presenti anche una trentina di giovani, studenti, famiglie sotto sfratto e abitanti dei quartieri popolari che hanno voluto partecipare al dibattito pubblico per portare altri tipi di ragioni. Le motivazioni di chi dice NO sono quelle di una grande fascia della popolazione che subisce le politiche renziane del lavoro sottopagato con i voucher, con i contratti interinali o con il lavoro gratuito camuffato da stage; sono quelle di chi non può pagarsi affitti altissimi ma viene escluso con le nuove leggi regionali dai bandi per la casa popolare; sono quelle di chi viene truffato dalle banche; sono quelle di chi va a scuola e all’università e che nonostante i mille sacrifici non riesce più a vedere una prospettiva per il proprio futuro.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Dopo circa un’ora e mezzo di monologo di Berlinguer che ha illustrato le trasformazioni degli assetti politici che la proposta di riforma costituzionale andrebbe a cambiare se vincesse il Si, il dibattito è stato aperto e, a prendere subito la parola, è stato uno studente universitario che voleva porre dei quesiti ed affermare le ragioni del NO. Non sono passati neanche 2 minuti che il popolo del Pd, infastidito dalla presenza e dalla presa di parola di chi si oppone a questo referendum e a Renzi, ha interrotto prima verbalmente e poi anche con spinte e insulti, lo studente che stava parlando.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il dibattito è stato inevitabilmente e volutamente interrotto dagli stessi membri del partito che non hanno accettato una posizione diversa dalla loro. Il Pd non può tollerare chi la pensa in un altro modo, ma soprattutto chi lo esprime.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Dopo dieci minuti di urla isteriche e di piagnistei da parte del Pd (in cui sono volate anche offese alle mamme e minacce) le trenta persone che hanno tentato di esprimere la loro opinione sul NO al referendum se ne sono andate via quando si sono resi conto che interloquire con i sostenitori di Matteo Renzi è impossibile.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Proprio Renzi qualche giorno fa aveva detto agli studenti del Sant’Anna “siate inquieti e arroganti” ma quando ad esserlo non sono i giovani che lo appoggiano parte la censura.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Qui in video: https://www.facebook.com/Riscatto.Pisa/videos/1630077230625717/</div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-32445270658676542712016-10-31T14:20:00.000+01:002016-12-08T14:21:33.752+01:00Un No, tanti No. Incontri e dibattiti contro il governo Renzi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14657275_1153126768103609_862242330822272_n.jpg?oh=63ca0540ea2c67376008aca27a8e1a65&oe=58B84B45" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14657275_1153126768103609_862242330822272_n.jpg?oh=63ca0540ea2c67376008aca27a8e1a65&oe=58B84B45" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dal 28 al 30 ottobre, presso il Polo Porta Nuova</strong> (in via Padre Bruno Fedi), si terranno una serie di iniziative per articolare il NO sociale al Governo Renzi, verso la manifestazione nazionale del 27 novembre e il referendum del 4 dicembre.</em></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Incontri e dibattiti per un’opposizione sociale al governo Renzi</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
->Venerdì 28 Ottobre<br style="box-sizing: border-box;" />::: ore 16.30<br style="box-sizing: border-box;" />LE TRASFORMAZIONI NEL MONDO DELLA FORMAZIONE. Dibattito su scuola, università e produzione culturale</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
::: ore 18<br style="box-sizing: border-box;" />ANTISSESISMO E QUEER. Dibattito su libertà, autodeterminazione dei corpi e politiche sociali.<br style="box-sizing: border-box;" />::: a seguire aperitivo e musica!!</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
->Sabato 29 Ottobre<span class="text_exposed_show" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br style="box-sizing: border-box;" />::: ore 16.30<br style="box-sizing: border-box;" />LAVORO O NON LAVORO? Dibattito su precarietà, sfruttamento e prospettive di mobilitazione<br style="box-sizing: border-box;" />::: a seguire aperitivo e musica.<br style="box-sizing: border-box;" />::: ore 22,30 corteo notturno NO RENZI NIGHT</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
->Domenica 30 Ottobre<br style="box-sizing: border-box;" />:::ore 11<br style="box-sizing: border-box;" />SPAZI IN RETE. Confronto tra lotte territoriali, spazi culturali e periferie resistenti</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
:::ore 15<br style="box-sizing: border-box;" />PLENARIA CONCLUSIVA</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Di seguito il comunicato conclusivo.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Con una partecipata assemblea cittadina si è conclusa la tre giorni di confronto e discussione “Un No, tanti NO” verso la manifestazione nazionale a Roma del 27 novembre e l’appuntamento referendario del 4 dicembre. I dibattiti dei tavoli di lavoro su formazione, lavoro, spazi e lotte territoriali e della plenaria hanno visto diverse soggettività prendere parola e mettersi in rete per rilanciare un percorso di mobilitazione volto a rafforzare le ragioni sociali del No al referendum costituzionale e al Governo Renzi.</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tante e capillari saranno le tappe di un vero e proprio tour della città, nei luoghi collettivi di studio e di lavoro, nei quartieri popolari, nei circoli e negli spazi di aggregazione, nelle piazze, per interrogare i bisogni insoddisfatti delle persone, l’impatto nella vita quotidiana delle riforme e dell’involuzione autoritaria, le condizioni materiali che peggiorano a causa delle politiche locali e nazionali. Con un obiettivo chiaro: aprire uno spazio di partecipazione popolare che non si faccia rinchiudere nello schema renziano dello scontro fra innovazione e conservazione, ma sia in grado di riconoscere nel progetto del Governo l’istituzionalizzazione definitiva di un processo trentennale di compressione della democrazia, smantellamento di diritti e tutele sociali, aumento delle disuguaglianze, totale manomissione dei principi della Costituzione.</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il vero scontro in atto è quello fra, da un lato, i pochi che hanno tanto con i loro interessi economici, che puntano a consolidare una ristrutturazione neo-liberale della società e un modello economico predatorio sempre più incompatibile con la democrazia, e, dall’altro, la parte maggioritaria della società che non ha accesso a risorse, diritti, processi decisionali. Non a caso i principali sostenitori del fronte del Sì sono stati JP Morgan, Confindustria, Marchionne, soggetti interessati a togliere qualsiasi vincolo sociale e ambientale all’azione d’impresa, a chiudere possibilità di partecipazione di chi è sfruttato. Non a caso anche sul nostro territorio il fronte del Sì è sostenuto da interessi speculativi che, come nel caso del People Mover, hanno dimostrato quanto le scelte strategiche per lo sviluppo della città siano ostaggio di corruzione sistemica e tutela della rendita e dei profitti di pochi.</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il No al referendum costituzionale è un passaggio fondamentale per inceppare questa tendenza, a patto che il No sia prodotto anche da una larga forza popolare determinata nell’aprire una finestra per il cambiamento e la trasformazione della società. Una forza popolare che parte dalle vertenze sul lavoro, dalle battaglie del mondo della formazione, dalle lotte per la difesa del territorio, dagli spazi che nei quartieri provano a costruire quotidianamente un’alternativa alla guerra fra ultimi e penultimi. Una forza popolare che soprattutto vuole irrompere nella società, per ricomporre la frammentazione imposta dall’alto, tornare a prendere parola collettivamente e organizzarci per far emergere il No sociale alla concentrazione al vertice della ricchezza e del potere decisionale.</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Seguono alcuni degli appuntamenti emersi dalla tre giorni:</span></span></span></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– 31 ottobre ore 21,00 intervento all’iniziativa dei comitati del Si presso il ctp 4</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– 5 novembre corteo di contestazione alla Leopolda a Firenze, appuntamento da Pisa in stazione centrale alle ore 13,00</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– 6 e 7 novembre difesa di due sfratti da </span><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bartorelli Costruzioni</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– 11 novembre iniziativa per organizzare e finanziare i pullman per il corteo del 27 novembre</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– 16 novembre mobilitazione all’ospedale di Cisanello contro i tagli alla sanità e le condizioni di lavoro</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– assemblea d’ateneo</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– mobilitazione alla Piaggio di Pontedera e alle agenzie interinali</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">– 27 novembre manifestazione nazionale a Roma</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: Arial, sans-serif; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: small; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><i style="box-sizing: border-box;">C’è chi dice NO Pisa</i></span></span></span></strong></div>
<br />Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-18083904566034528372016-10-21T14:11:00.000+02:002016-12-08T14:12:09.041+01:00Presentazione di UNIVERSITALY, la cultura in scatola con l'autore Federico Bertoni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14671117_1134325766650376_6875584103703238781_n.jpg?oh=9bb20584d57b96bdb6171faaa16aeec1&oe=58BB91F5" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14671117_1134325766650376_6875584103703238781_n.jpg?oh=9bb20584d57b96bdb6171faaa16aeec1&oe=58BB91F5" width="226" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Venerdì 21 ottobre alle ore 17.00, presso l’aula multimediale di Palazzo Ricci (Facoltà di Lettere), il Collettivo Universitario Autonomo presenta il libro “Universitaly. La cultura in scatola” di Federico Bertoni. All’iniziativa, oltre all’autore, sarà presente anche una docente di lettere del liceo scientifico Pesenti di Cascina.</em></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
“Perché un luogo di elaborazione e di trasmissione della conoscenza diventa uno straordinario concentrato di stupidità, in cui l’automazione frenetica delle pratiche svuota di significato le azioni quotidiane?<br style="box-sizing: border-box;" />Questa è la domanda fondamentale da porre all’università italiana del XXI secolo”.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Iniziò tutto con il 3+2. Ciò che dopo i cicli di movimento dell’Onda siamo stati abituati a considerare le macerie dell’università ha rappresentato in realtà un grande processo di ristrutturazione di un’istituzione fondamentale. Il funzionamento della macchina è stato scambiato per la macchina stessa. A essere stracciate le ambizioni, gli interessi, gli investimenti soggettivi di quanti l’attraversano.<br style="box-sizing: border-box;" />“Drogata da un fals<span class="text_exposed_show" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">o miraggio efficientista, l’università sta svendendo l’idea di cultura e la ragione stessa su cui si fonda, ostaggio passivo e consenziente di indicatori astrusi, procedure formali, parole vuote che non rimandano a nulla e che si possono manipolare in base a interessi variabili – eccellenza, merito, valutazione, qualità, efficienza, internazionalizzazione”</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Dopo il tentativo beffa di rilancio voluto dalla CRUI con la primavera dell’università, il libro di Federico Bertoni, docente di Teoria della letteratura all’Università di Bologna, tenta una diagnosi dall’interno dei meccanismi che oggi producono alienazione e disaffezione nei confronti dell’università. Come riaprire un dibattito dai possibili punti di resistenza e rottura in grado di ridiscutere il destino di questa istituzione diventata una macchina terribile di distruzione di capacità più che di accrescimento di queste e di autonomia?</div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-68660415577483641142016-10-17T14:14:00.000+02:002016-12-08T14:15:27.467+01:00Renzi al Sant’Anna: vietato dissentire<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.riscattopisa.it/wp-content/uploads/2016/10/repubblica.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.riscattopisa.it/wp-content/uploads/2016/10/repubblica.jpg" height="179" width="320" /></a></div>
<div align="justify" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il presidente del consiglio, dopo due brevi tappe tra Firenze e Pistoia, si è recato questa mattina alla Scuola Sant’Anna di Pisa. Una visita annunciata con due giorni di preavviso ma che ha incontrato fuori dall’università di eccellenza pisana una vivace contestazione ad accoglierlo. Più di cento persone tra giovani, lavoratori, studenti e una delegazione dell’associazione vitteme del Salva Banche si sono ritrovate in piazza Santa Caterina all’ingresso della Scuola, dove già un presidio di protesta era stato installato tra sabato e domenica.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“Abbiamo molte ragioni da esprimere, vogliamo che il presidente del Consiglio si confronti con ciò che ci spinge a dire NO invece di blindarsi all’interno dell’Università per fare il solito monologo”, affermavano diversi interventi dalla piazza. Renzi ha scelto il Sant’Anna per parlare di merito ed eccellenza, “Non è vero, il suo merito è esclusione, l’eccellenza è privelegio. Siamo stanchi delle solite bufale e dei raggiri”, controbattevano i manifestanti.</div>
<div class="wp-video" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; height: auto; margin: 0px; max-width: 100%; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 640px;">
<span class="mejs-offscreen" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 1px; left: -10000px; margin: 0px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; position: absolute !important; top: -10000px; vertical-align: baseline; width: 1px;">Video Player</span><div aria-label="Video Player" class="mejs-container svg wp-video-shortcode mejs-video" id="mep_0" role="application" style="background: rgb(34, 34, 34); border: 0px; box-sizing: border-box; clear: both; font-family: Helvetica, Arial; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 480px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: top; width: 640px;" tabindex="0">
<div class="mejs-inner" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="mejs-mediaelement" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 480px; left: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; top: 0px; vertical-align: baseline; width: 640px;">
<video class="wp-video-shortcode" height="480" id="video-1530-1" preload="metadata" src="http://www.riscattopisa.it/wp-content/uploads/2016/10/14690287_667893143369666_1994475111662485504_n.mp4?_=1" style="box-sizing: border-box; display: inline-block; height: 480px; max-width: 100%; vertical-align: baseline; width: 640px;" width="640"></video></div>
<div class="mejs-layers" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="mejs-overlay mejs-layer mejs-overlay-play" style="border: 0px; box-sizing: border-box; cursor: pointer; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 480px; left: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; top: 0px; vertical-align: baseline; width: 640px;">
<div class="mejs-overlay-button" style="background: url("bigplay.svg") no-repeat; border: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 100px; left: 320px; margin: -50px 0px 0px -50px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; top: 240px; vertical-align: baseline; width: 100px;">
</div>
</div>
</div>
<div class="mejs-controls" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; bottom: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 30px; left: 0px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; visibility: hidden; width: 640px;">
<div class="mejs-button mejs-playpause-button mejs-play" style="background-image: none; border: 0px; box-sizing: border-box; float: left; font-size: 11px; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 26px; line-height: 11px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 26px;">
<button aria-controls="mep_0" aria-label="Play" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: url("controls.svg"); background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: no-repeat; background-size: initial; border-color: initial; border-style: initial; border-width: 0px; color: white; cursor: pointer; display: block; font-family: Helvetica, Arial; font-size: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; height: 16px; line-height: 0; margin: 7px 5px; overflow: visible; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; width: 16px;" title="Play" type="button"></button></div>
<div aria-live="off" class="mejs-time mejs-currenttime-container" role="timer" style="background-image: none; border: 0px; box-sizing: content-box; color: white; float: left; font-size: 11px; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 17px; line-height: 11px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 10px 3px 0px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: auto;">
<span class="mejs-currenttime" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<div class="mejs-time-rail" style="background-image: none; border: 0px; box-sizing: border-box; direction: ltr; float: left; font-size: 11px; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 26px; line-height: 11px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 5px 0px 0px; vertical-align: baseline; width: 496px;">
<span class="mejs-time-total mejs-time-slider" style="background: rgba(255, 255, 255, 0.329412); border-radius: 0px; border: 0px; box-sizing: border-box; cursor: pointer; display: block; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 10px; margin: 5px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; width: 486px;"><span class="mejs-time-loaded" style="background: rgb(255, 255, 255); border-radius: 0px; border: 0px; box-sizing: border-box; cursor: pointer; display: block; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 10px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; width: 10.0247px;"></span><span class="mejs-time-current" style="background: rgb(0, 115, 170); border-radius: 0px; border: 0px; box-sizing: border-box; cursor: pointer; display: block; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 10px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; width: 0px;"></span></span></div>
<div class="mejs-time mejs-duration-container" style="background-image: none; border: 0px; box-sizing: content-box; color: white; float: left; font-size: 11px; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 17px; line-height: 11px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 10px 3px 0px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: auto;">
<span class="mejs-duration" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<div class="mejs-button mejs-volume-button mejs-mute" style="background-image: none; border: 0px; box-sizing: border-box; float: left; font-size: 11px; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 26px; line-height: 11px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: 26px;">
<button aria-controls="mep_0" aria-label="Muto" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: url("controls.svg"); background-origin: initial; background-position: -16px -16px; background-repeat: no-repeat; background-size: initial; border-color: initial; border-style: initial; border-width: 0px; color: white; cursor: pointer; display: block; font-family: Helvetica, Arial; font-size: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; height: 16px; line-height: 0; margin: 7px 5px; overflow: visible; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; width: 16px;" title="Muto" type="button"></button></div>
<div class="mejs-button mejs-fullscreen-button" style="background-image: none; border: 0px; box-sizing: border-box; float: left; font-size: 11px; font-style: inherit; font-weight: inherit; height: 26px; line-height: 11px; list-style-type: none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 26px;">
<button aria-controls="mep_0" aria-label="Schermo intero" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: url("controls.svg"); background-origin: initial; background-position: -32px 0px; background-repeat: no-repeat; background-size: initial; border-color: initial; border-style: initial; border-width: 0px; color: white; cursor: pointer; display: block; font-family: Helvetica, Arial; font-size: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; height: 16px; line-height: 0; margin: 7px 5px; overflow: visible; padding: 0px; position: absolute; vertical-align: baseline; width: 16px;" title="Schermo intero" type="button"></button></div>
</div>
<div class="mejs-clear" style="border: 0px; box-sizing: border-box; clear: both; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
</div>
</div>
</div>
<div align="justify" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
“E’ assurdo, la polizia all’incrocio di via Carducci, sul retro del Sant’Anna, ha malmenato me e altre cinque persone che si trovavano ferme lì – racconta una donna strattonata dai funzionari di polizia – “ciò che vogliono è vietare il dissenso. Abbiamo le nostre ragioni per dire NO, ora come al referendum costituzionale del 4 dicembre che accentrerà e centralizzerà le decisioni fatte sulla nostra pelle e a spese nostre. Nel nostro No passa la possibilità di trasformare le nostre condizioni, altro che conservazione! Questo mi hanno impedito di dirlo, sono stata malmenata e minacciata. Siamo stati tenuti sotto sequestro e ci hanno impedito di esprimere la nostra opinioni. Se questa è democrazia!”.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Una situazione analoga si è verificata a Porta a Lucca, ai bagni di Nerone dove funzionari di polizia e carabinieri hanno minacciato ritorsioni (‘qui finisce male se non ve ne andate’) e spintonato una decine di persone che volevano arrivare in centro. Una giornata insomma all’insegna della censura e del divieto a dissentire con il fronte unico del Sì, fatto di arroganza e prepotenza. Le tante ragioni del No presenti in piazza si sono date appuntamento per una tre giorni di discussione il 28-29-30 ottobre al Polo Porta Nuova. Per scavalcare la censura chi dissente si è dovuto oggi battere per affermare la propria opinione. “Gli spazi di democrazia si restringono – hanno annunciato i presenti – ma non abbiamo paura, se Renzi non intende confrontarsi chi lo contraddice andremo a stanarlo alla Leopolda fiorentina del 5 novembre e andremo fino a Roma a manifestare il 27 novembre: è un avvertimento, siamo stanchi di subire”.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font-family: "Source Sans Pro", sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
da<a href="http://www.riscattopisa.it/renzi-al-santanna-vietato-dissentire/" target="_blank"> riscattopisa.it</a></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-34156212859431829632016-09-17T14:00:00.000+02:002016-12-08T14:01:58.774+01:00Presentazione del libro Giulio Regeni Le verità ignorate con l'autore Lorenzo Declich<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14322307_1113010345448585_3621043822445494059_n.jpg?oh=77a4bedc46bf168853a82684e910b3a7&oe=58C2FB63" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="258" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14322307_1113010345448585_3621043822445494059_n.jpg?oh=77a4bedc46bf168853a82684e910b3a7&oe=58C2FB63" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Ieri, 16 settembre, si è tenuta la presentazione del libro "Giulio Regeni, le verità ignorate. La dittatura di al-Sisi e i rapporti tra Italia ed Egitto" con Lorenzo Declich, l'autore.</span></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Nell'Egitto di al-Sisi le sparizioni, le torture e le uccisioni non rappresentano un caso eccezionale. Quello di Giulio Regeni è prima di tutto un caso politico. Dalla sua morte i rapporti "culturali" tra Italia ed Egitto sono stati bloccati, quelli economici invece non hanno subito alcune modifiche (l'Italia è il primo partner commerciale dell'Egitto).. Vostri gli affari, nostri i morti.</span></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4b4f56; text-align: start;">“Giulio Regeni non era una spia, non era un giornalista del manifesto, e non era neanche uno sprovveduto o qualcuno che si faceva sfruttare i suoi supervisor. Era un ricercatore così va ricordato”</span><br />
<span style="color: #4b4f56; text-align: start;"><br /></span>
<span style="color: #4b4f56; text-align: start;"><br /></span></div>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy6daTm62C7xs6vsFxWv4tMDn9RyEVRTNa-1L1Fidhe2jfYcnpBlxbQ85OOX7uMl36MKKIvxL1BBB44e_Dh7fOX14N6JF6ebTL8quyajufhlKzeAflfCNhMtySRH7XQzYfyrkkSKxow-w/s1600/111136290-fb64b755-72f4-471e-8615-92f42bd1e094-990x510.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy6daTm62C7xs6vsFxWv4tMDn9RyEVRTNa-1L1Fidhe2jfYcnpBlxbQ85OOX7uMl36MKKIvxL1BBB44e_Dh7fOX14N6JF6ebTL8quyajufhlKzeAflfCNhMtySRH7XQzYfyrkkSKxow-w/s320/111136290-fb64b755-72f4-471e-8615-92f42bd1e094-990x510.jpg" width="320" /></a></div>
Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8705334478266242544.post-8647699330212173492016-09-12T13:54:00.000+02:002016-12-08T13:56:40.661+01:00L'università la vogliamo fare ma non così. Sui test d'ammissione e valutazione all'Università <div style="background-color: white; color: #1d2129; margin-bottom: 6px;">
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L'UNIVERSITà LA VOGLIAMO FARE, MA NON COSì!</span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">...SUI TEST D'AMMISSIONE E DI VALUTAZIONE</span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In questi giorni (in realtà già da luglio) molte aspiranti matricole si sottopongono a test di ammissione all'università. Per tutte le facoltà è previsto un test. </span></div>
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<a href="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14264954_1108772185872401_6588514729115580724_n.jpg?oh=196c32bcfc14a3b790ffb4252c9f2c77&oe=58BB0EB2" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14264954_1108772185872401_6588514729115580724_n.jpg?oh=196c32bcfc14a3b790ffb4252c9f2c77&oe=58BB0EB2" width="180" /></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per quelle a numero chiuso e ad accesso programmato è necessario raggiungere un punteggio minimo che comunque non è sufficiente all'ammissione perché occorre rientrare in graduatoria, e il numero dei posti è limitato. La di<span class="text_exposed_show" style="display: inline;">fferenza tra numero chiuso e ad accesso programmato è praticamente inesistente. Nel primo caso le domande da somministrare le decide il singolo ateneo e la graduatoria non è nazionale, nel secondo invece a decidere è il ministero e la graduatoria è nazionale. </span></span></div>
<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Per quelle a numero aperto è previsto un test di valutazione, che in teoria non è vincolante ai fini dell'iscrizione al corso di laurea, in pratica lo è. Se non si raggiunge un risultato minimo in un determinato settore, si passa col cosiddetto "debito" che dovrà essere recuperato, pena l'impossibilità di sostenere esami, nonostante ci si sia regolarmente iscritti e con tanto di tasse pagate. I test, più o meno lunghi, sono organizzati in stile INVALSI. Domande a risposta multipla, conoscenze nozionistiche che riguardano collateralmente la capacità o meno di studiare o la nostra voglia di farlo. Come nelle scuole superiori, ed elementari, il modello di insegnamento e apprendimento imposto è questo. Non solo per i test iniziali, ma per tutto il percorso formativo. Un tentativo di uniformazione al mondo anglo-americano in via di fallimento, e con ben altra tradizione scolastica. Come se la banalizzazione e la standardizzazione dello studio non bastasse, aumentano a dismisura i costi per potervi accedere. <a name='more'></a></div>
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La qualità diminuisce, i costi esplodono. Con la riforma dell'isee siamo tutti più ricchi anche se il reddito è lo stesso, gli alloggi del diritto allo studio sono cronicamente insufficienti e soprattutto chi non ne ha il diritto non ha nessuna agevolazione universitaria. L'università è diventata una macchina per la misurazione centellinata e asettica del “sapere”, un sistema in cui non bisogna pensare e capire ma imparare senza farsi troppe domande. Abbiamo accettato di farla comunque, ognuno per motivazioni diverse, investendoci soldi (tanti) per costruirci un futuro che ci viene negato. Tante le promesse tradite. Anche se ci ripetiamo la favola "se ti impegni nello studio, troverai un buon lavoro", è sempre più difficile crederci. Dopo la triennale, ci aspettano altre mille specializzazioni che affronteremo sempre con la speranza di un futuro migliore. Ma quando arriva questo futuro? L'università la vogliamo fare, ma non così! Non a queste condizioni. L'alternativa c'è e possiamo costruirla iniziando a dire NO.</div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Collettivo.Universitario.Autonomo – Aula master, palazzo Ricci (via Santa Maria)</span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
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Cua Pisahttp://www.blogger.com/profile/06631835583078391706noreply@blogger.com0