
Nel corso della conferenza la discussione sull'armonizzazione delle politiche di investimento dei soggetti partecipanti si è sviluppata secondo due direzioni: da un lato le esigenze dei due grandi atenei d'eccellenza – Scuola Normale Superiore e Scuola Sant'Anna – preoccupate di reperire strutture adeguate per i propri allievi (foresterie, aule, studentati), dall'altro lato il tentativo maldestro del DSU di giustificare la cronica insufficienza del welfare studentesco con misure tappabuchi. A pochi giorni dalle uscite delle graduatorie delle borse di studio l'incapacità di garantire un futuro a tanti studenti diventa drammatica emergenza. Nessuna risposta viene fornita e migliaia di studenti esclusi si troveranno a dover resistere nella giungla degli affitti e del mercato del lavoro precario in città. Dei 1523 posti letto complessivi, 1112 ospitano studenti che hanno confermato la borsa di studio. Dalle nuove graduatorie gli idonei risultano 3064, questo significa che più di 1500 studenti idonei di posto alloggio che non vedranno mai la casa dello studente e che saranno costretti a indebitarsi o a rinunciare a studiare, o peggio a tornare a casa.