CE N'EST QU'UN DEBUT... CONTINUONS LE COMBAT!
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lunedì 21 ottobre 2013

Pisa: niente risposte dalla CUT. Studenti bloccano i lungarni

altOggi, dopo il rinvio del 15 ottobre, la Conferenza Università e Territorio si è riunita a Palazzo Gambacorti. Quest'organo interlocutorio che riunisce sindaco, diritto allo studio e rettori dei tre atenei cittadini ha dimostrato di essere il teatro perfetto per la spartizione del patrimonio pubblico cittadino. Presenti alla conferenza per un'audizione conquistata a seguito di mesi di mobilitazione anche studenti dello studentato occupato Spot.
Nel corso della conferenza la discussione sull'armonizzazione delle politiche di investimento dei soggetti partecipanti si è sviluppata secondo due direzioni: da un lato le esigenze dei due grandi atenei d'eccellenza – Scuola Normale Superiore e Scuola Sant'Anna – preoccupate di reperire strutture adeguate per i propri allievi (foresterie, aule, studentati), dall'altro lato il tentativo maldestro del DSU di giustificare la cronica insufficienza del welfare studentesco con misure tappabuchi. A pochi giorni dalle uscite delle graduatorie delle borse di studio l'incapacità di garantire un futuro a tanti studenti diventa drammatica emergenza. Nessuna risposta viene fornita e migliaia di studenti esclusi si troveranno a dover resistere nella giungla degli affitti e del mercato del lavoro precario in città. Dei 1523 posti letto complessivi, 1112 ospitano studenti che hanno confermato la borsa di studio. Dalle nuove graduatorie gli idonei risultano 3064, questo significa che più di 1500 studenti idonei di posto alloggio che non vedranno mai la casa dello studente e che saranno costretti a indebitarsi o a rinunciare a studiare, o peggio a tornare a casa.

lunedì 29 aprile 2013

Vile attacco incendiario allo spazio antagonista Newroz di Pisa

alt
aggiornamento ore 19: centinaia di partecipanti all'assemblea dalla quale viene lanciata una prima giornata di mobilitazione in risposta al vile attacco di questa mattina: sabato 4 maggio tutt* in piazza a Pisa!
aggiornamento ore 18: i vigili del fuoco hanno lasciato lo spazio, nella fotogallery le immagini dei danni causati dalle fiamme all'interno dello spazio.
Assemblea in corso nella tensostruttura del S.A. Newroz, tantissime le persone accorse subito sul posto per portare solidarietà e decidere assieme la risposta all'attacco di questa mattina.
Forte il messaggio che si leva dall'assemblea: Siamo ancora qua, più forti di prima! Non potete fermare il vento gli fate solo perdere tempo!

giovedì 18 aprile 2013

Università di Pisa: è il momento di aprire nuove vertenze sociali


Pubblichiamo un documento di sintesi eprospettiva sulla vertenzialità sociale aperta dai soggetti in lotta a Pisa nei contesti della precarietà e della formazione. Sintesi rispetto ai contenuti dell'assemblea d'ateneo tenutasi martedì 16 che ha portato all'occupazione di Spot, nuovo studentato autogestito nel cuore della città; prospettiva rispetto al conflitto e la lotta per la riappropriazione di reddito nel mondo dei saperi e del precariato in formazione. L'esigenza di maturare un punto di vista di parte che sappia definire un'alterità nell'affrontare conflittualmente la crisi porta ad indicare terreni di lotta precisi e le controparti responsabili della nostra precarietà. Il documento è stato redatto a margine dell'assemblea dagli stessi studenti che hanno scelto di occupare Spot suggerendo, forti di un'esperienza concreta, il campo comune di una cooperazione antagonista e ricompositiva adeguata alla fase e al contesto di lotta pisano.

Università di Pisa: è il momento di aprire nuove vertenze sociali

L'assemblea d'Ateneo del 16 Aprile ha fatto emergere un punto di vista collettivo e di parte sulla crisi di sistema che attraversiamo. Questa ha profondamente mutato in questi anni la nostra condizione e i nostri comportamenti in quanto soggetti in formazione.
Un decennio di attacchi ai diritti e alle garanzie della soggettività studentesca, alla sua identità sociale ha incrinato drammaticamente per un'intera generazione le prospettive emancipative entro un quadro di compatibilità con il sistema.

sabato 13 aprile 2013

Soddisfatti o rimborsati?!? Assemblea d'ateneo


Martedì 16 Aprile ore 11 Polo Carmignani
con sospensione della didattica


STUDENTI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI DEBITO:

Noi, studenti e studentesse dell'università di Pisa, assistiamo al continuo aumento dei disservizi accompagnato dall'aumento dei costi per la nostra "formazione". 
In seguito ai cicli di riforme di questi anni già dal primo semestre di quest'anno accademico abbiamo dovuto far i conti con:
CAOS DELLA DIDATTICA E DELLA GESTIONE DEGLI SPAZI (dove sono le aule studio? E le aule per fare lezione?)
SOPPRESSIONE DI SVARIATI INSEGNAMENTI E CORSI DI STUDIO (per non parlare della qualità di quelli che sono rimasti! E del decreto AVA che ne farà chiudere molti altri.)
PROBLEMA DELL'ABITARE E LA MANCANZA DI REDDITO (i posti nella case dello studente sono insufficienti per tutti i beneficiari, i rimborsi per gli affitti ridicoli rispetto ai costi effettivi.)

Per questa "formazione" scadente e scandita da ritmi di vita e di studio sempre più pressanti molti di noi sono costretti a cercarsi lavori in nero (anche a causa di un diritto allo studio sempre più evanescente). Altri devono fare e far fare alla loro famiglia dei sacrifici non indifferenti.
Perché, se siamo noi studenti a mandare avanti l'università di Pisa, dobbiamo continuare a stare in un angolo? 
Perché dobbiamo pagare profumati soldi per una laurea che non è come la volevamo e che magari non ci permetterà di cambiare la nostra vita come avevamo pensato? 
La disoccupazione giovanile sfiora il 40%, ed in generale le nostre capacità sono svalutate nel mercato del lavoro, costringendoci alla precarietà permanente. Le ricette che ci propinano ammettono solo sacrifici ma è già da tempo che ne facciamo: ora basta!
Abbiamo deciso di incontrarci in un'assemblea d'ateneo per organizzarci insieme e riprenderci la nostra formazione ed i nostri bisogni!

venerdì 22 febbraio 2013

Profumo e i movimenti

altLa discussione sulla bozza di decreto Profumo sulle borse di studio è stata rinviata prima dal 7 al 21 febbraio, poi dal 21 al 28 febbraio, dopo le elezioni. La conferenza stato-regioni ha deciso del rinvio, apportando alcune modifiche al testo ministeriale.
 
Lo stretto orizzonte della “difesa del pubblico”.
Il decreto Profumo è comparso nelle cronache di queste ultime settimane rappresentando l'occasione per sociologi, politici, giornalisti e parti del ceto accademico italiano di “lamentare” la carenza di finanziamenti al mondo dell'istruzione. Tutti si interrogano in modo paternalistico sulle responsabilità dell'aumento della disoccupazione giovanile e del gonfiarsi di una vera e propria bolla formativa in cui una massa crescente di laureati rimane senza occupazione.
Da una diversa angolatura questo “discorso” - tra l'altro espresso benissimo in una recente intervista su Rainews24 dal presidente degli Enti per il Diritto allo studio Marco Moretti - ha dato vita in alcune città d'Italia a diverse iniziative di contestazione di questo decreto, messe in campo dalle Liste del sindacalismo studentesco. Iniziative simboliche e di testimonianza che non hanno puntato sulla partecipazione in prima persona dei soggetti più direttamente sotto attacco – gli attuali beneficiari delle borse di studio – né cercato di ricomporre attorno alla questione “diritto allo studio” le differenti forme della precarietà universitaria e studentesca. Nella maggior parte dei casi questi tentativi si sono risolti in politicismi tra ceti del sindacalismo studentesco e pezzi di partiti politici del centro-sinistra al governo nelle Regioni. Prevedibilmente queste iniziative – prive di qualsiasi rapporto di forza – si sono tradotte in contentini come lo slittamento della discussione dal 21 febbraio al 28, senza assolutamente incidere nella sostanza. C'è stata una rinuncia ad assumere un piano politico ampio della manovra voluta da Profumo, rinchiudendosi nei tatticismi votati a salvare il salvabile: come se, ancora una volta, la posta in gioco fosse solo il cosiddetto “diritto allo studio” e gli strumenti quelli della “democrazia rappresentativa”.

lunedì 28 gennaio 2013

Nuovo ISEE. Un esercito di esclusi dai servizi e di futuri indebitati

Sembra solo slittare di qualche tempo l'approvazione della bozza di decreto per la riforma del calcolo dell'ISEE presentata dal Consiglio dei ministri alla conferenza regioni-comuni venerdì 25. In questa sede infatti, nonostante il parere contrario espresso dalla sola Regione Lombardia, il pacchetto, aveva comunque incassato l'approvazione dei comuni e delle restanti regioni oltra ad aver, in precedenza, ottenuto il via libera del Consiglio di Stato. Il provvedimento inasprisce il controllo sui beni delle famiglie, continuando così a propugnare un'ideologica "guerra ai furbetti del welfare". Per fare questo, allo stesso tempo però, il decreto ridefinisce tutta una serie di indici di calcolo che faranno lievitare di parecchio il valore complessivo del calcolo ISEE per ciacuna famiglia.

Tra le varie voci infatti nel calcolo dei redditi compariranno anche trattamenti assistenziali (es. pensioni di invalidità) e previdenziali. Nel patrimonio mobiliare, invece, entreranno conti correnti bancari e postali, titoli di stato; insomma i normali risparmi privati delle famiglie.
Ma ciò che farà schizzare il valore del nuovo ISEE sarà l'indice riguardante la casa, anche se è quella dove si abita. Infatti il decreto tiene conto del rigonfiamento del valore fiscale degli immobili prodotto dall'IMU il quale sostituirà l'ICI come parametro di calcolo. Penalizzato anche chi vive in una casa di sua proprietà, il cui valore, al netto del mutuo, sarà considerato pari a due terzi del totale.

venerdì 21 dicembre 2012

Studenti medi ancora protagonisti delle lotte


'Finisce il mondo?Ne costruiamo uno nuovo', questo lo slogan con cui è stato indetto l'ennesimo corteo cittadino che ha riempito le strade e le piazze pisane nella serata di ieri.
Un'altra giornata di mobilitazione lanciata dagli studenti medi e costruita nelle scorse settimane con uscite pubbliche, una partecipata assemblea cittadina, comunicati e prese di parola da parte di tanti e tante che hanno voluto rispondere in prima persona alle accuse mosse da Pd, prefetto, questore e presidi nei confronti del precariato giovanile.
Negli scorsi giorni, infatti, la stampa locale ha impiegato fiumi di inchiostro per dar voce a questi signori che, dopo il corteo del 6 dicembre, hanno tentato di delegittimare le lotte degli studenti ipotizzando che dietro la loro rabbia ci fosse una regia occulta, dei "cattivi maestri" capaci di manovrare a loro piacimento i tanti giovani che, di fronte allo sfacelo delle proprie scuole, alla crisi imperante che non permette alle loro famiglie di arrivare alla fine del mese, hanno deciso di non chinare la testa, di non stare a guardare, ma di organizzarsi e lottare.

mercoledì 14 novembre 2012

14N a Pisa. La resistenza all'austerity blocca tutto e occupa la torre



Giornata di sciopero e blocco generale a Pisa. Il centro vetrina, è stato letteralmente invaso dai soggetti in lotta, espulsi nelle periferie, cancellati e attaccati nelle ultime settimane, ma che, con l'autorganizzazione,sono stati capaci di creare ed allargare nuovi spazi comuni di resistenza, riprendendosi oggi la città. Fin dalla mattina presto picchetti in vari luoghi della città, più o meno decentrati, hanno operato blocchi per le vie e nei luoghi di lavoro e di studio. Primo tra tutti i picchetti a ritrovarsi è stato quello delle operatrici Sodexo sotto licenziamento, al presidio davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Cisanello.

Non a caso la lotta delle donne della Sodexo ha assunto nella giornata di oggi una valenza così importante. Dopo 18 giorni e 18 notti di presidio permanente le operatrici delle pulizie, costituesi in "comitato cittadini e lavoratori per il diritto alla salute", hanno aperto in città uno spazio di resistenza contro le politiche di taglio e licenziamento su un comparto fondamentale della riproduzione sociale: la sanità. Immediatamente, per le sue caratteristiche di radicalità e spinta alla ricomposizione sociale dal basso, la lotta della Sodexo è diventata trainante rispetto a tutte quelle condizione di conflittualità sociale latenti ma represse dai vincoli imposti dai tappi della mediazione sindacale e dalla retorica della rassegnazione e dei sacrifici. La capacità di questa lotta di resistere agli attacchi condotti dal più grande sindacato confederale, non più capace di controllare la virale diffusione delle dinamiche di aggregazione sociale volte alla trasformazione dell'esistente, oggi si è riversata nelle arterie cittadine, occupando letteralmente il centro e vincendo la scommessa su un 14n che eccedesse i limiti dello sciopero tradizionale nella direzione del blocco, dell'incontro e della messa in comune di pratiche e percorsi di riscatto sociale.

lunedì 2 aprile 2012

Autogestita la mensa, assemblea studenti e lavoratori!

Oggi, in occasione dell'entrata in vigore del nuovo sistema di fasciazione del prezzo del pasto a mensa, in qualità di studenti e studentesse per il diritto allo studio abbiamo deciso manifestare la nostra opposizione alla fasciazione "cucinando" il diritto allo studio e distribuendo pasti a prezzi popolari all'esterno della mensa centrale.

Siamo infatti contrari a questa misura di falsa equità sociale, che si pone in continuità con la gestione aziendalistica del DSU, con la svendita del bene pubblico e la discriminazione degli utenti in accesso al servizio, e che scarica ulteriormente i costi del diritto allo studio sulle spalle degli studenti e dei lavoratori.

giovedì 24 marzo 2011

KLF: bloccata la Cassa di Risparmio di Pisa

Da Pisa studenti e studentesse, precari e precarie, aderiscono alla tre giorni di mobilitazione lanciata dal Knowledge Liberation Front. Una tre giorni che va nella direzione di un attacco al sistema finanziario, responsabile in prima persona dell'applicazione delle politiche di austerity che gli stati europei stanno dando come risposta alla crisi economica mondiale.

Nella città toscana questa mattina, decine e decine di studenti e precari, hanno occupato l'ingresso della Cassa di Risparmio; bloccando i servizi per circa un'ora, sono entrati all'interno dell'istituto creando tensione tra i dirigenti che hanno prontamente contattato le forze dell'ordine. Nel frattempo uno striscione è stato affisso sulla porta e i partecipanti all'azione hanno bloccato l'ingresso con un presidio accompagnato da interventi e accensione di fumogeni.