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lunedì 19 marzo 2012

ASSEMBLEA D'ATENEO SUL DIRITTO ALLO STUDIO

con Sospensione della Didattica.

MARTEDì 20 MARZO CI RITROVIAMO ALLE ORE 11 PRESSO IL POLO CARMIGNANI PER DISCUTERE E MOBILITARSI A DIFESA DEL DIRITTO ALLO STUDIO.
PER CONTRASTARE I TAGLI E LA FILOSOFIA DELL'AUSTERITA'
PER RIPRENDERE PAROLA SULLA DESTINAZIONE DELLE RISORSE, A PARTIRE DAI BISOGNI REALI DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

Quando parliamo di diritto allo studio esistono diversi piani di riflessione. In primo luogo, si tratta di garantire a tutti, senza penalizzazioni per coloro che partono da condizioni economiche svantaggiate, di poter proseguire gli studi fino ai più alti livelli del sapere. 

Significa inoltre esigere l'erogazione di servizi fondamentali che arricchiscono la qualità della vita degli studenti, che essi siano borsisti o meno. Al giorno di oggi entrambi gli aspetti sono progressivamente compromessi da scelte politiche precise. 
 
Il sistema a livello nazionale sta vivendo da anni tagli scadenzati che ne mettono a rischio la sostenibilità stessa, procedendo verso la generalizzazione della mancata copertura delle borse di studio per tutti gli studenti idonei. 
Questa drammatica situazione è già presente in molte regioni d'Italia e rischia sempre di più tradursi in realtà anche in Toscana. 
Oltretutto, la promessa del ministro Profumo di non intervenire con un ulteriore sottrazione di fondi, ma confermando i tagli del precedente governo, è un evidente specchietto per le allodole: parallelamente, infatti, viene disposto di aumentare vertiginosamente la tassa regionale per il diritto allo studio, scaricando sugli studenti il finanziamento di un'azienda di natura e finalità pubbliche.
Rispetto a questo quadro problematico, come risponde nella nostra Toscana l'Azienda regionale per il diritto allo studio (ARDSU)? Presentando il proprio operato come conseguenza diretta di scelte obbligate dalla compatibilità finanziaria, ha varato una fasciazione al rialzo del costo del pasto a mensa, che entrerà in vigore dal primo aprile. 

La sbandierata equità sociale della misura cade nel momento in cui si vanno a colpire i servizi offerti a valle, che sono tali e aperti a tutti solo se ugualmente fruibili, e non la contribuzione a monte del sistema, che resta invariata per tutti indipendentemente dal reddito. Inoltre, la disponibilità di alloggi nelle case dello studente è strutturalmente incapace di rispondere efficacemente ai bisogni e alle aspettative della componente studentesca: mentre aumentano i tempi per ottenere una camera nelle case dello studente, l'azienda regionale procede con la messa in vendita sul mercato di 4 strutture preposte allo scopo, ma continua a non assumere la responsabilità politica di privilegiare gli investimenti in edilizia studentesca. 

Al tempo stesso, tuttavia, ci si rifiuta di riconsiderare il project financing sulla Praticelli, che ogni anno pesa per 3 milioni di euro sulle casse dell'azienda. Significativa in questo senso è la vicenda della palazzina in via dell'Occhio,sulla quale il disconoscimento del progetto di autorecupero dello stabile portato avanti dalla associazione Giorgio Ricci è stato motivato dall'intenzione di recuperare posti letto per borsisti,quando sappiamo che l'Azienda non ha alcuna intenzione di recuperare l'immobile non avendo messo a bilancio alcuna spesa di ristrutturazione. 
 Inoltre risulta evidente come una palazzina da 30 posti letto non possa costituire la soluzione l'emergenza alloggi per borsisti.

Studenti e studentesse per il diritto allo studio

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