Riteniamo opportuno, con questa nota, prendere la parola sulla giornata del 14 dicembre a Roma e su quello che sarà al prossimo futuro della mobilitazione a Pisa.
Innanzi tutto vogliamo ribadire che “Uniti contro la crisi” ha portato in piazza un’opposizione sociale, plurale e generale, alle politiche sociali ed economiche del governo Berlusconi. Questo importante dato politico che si scontra con il surreale svolgimento della sessione alla Camera dei Deputati, è confermato con forza dalla partecipazione che il movimento pisano ha espresso. Il fatto che da Pisa più di 700 persone, tra studenti universitari e medi, dottorandi e ricercatori precari, abbiano manifestato il loro dissenso a Roma, è per noi il frutto di più di un mese di mobilitazioni: le occupazioni delle facoltà e le forme di blocco di ponti, stazioni, aeroporto e torre pendente, non sono altro che la conferma del livello unico di consapevolezza circa la gravità della situazione vissuta dall’università pubblica e dal paese, nonché della necessità di una risposta determinata e di massa all’arroganza del governo. Queste sono a nostro avviso le premesse che hanno consentito allo spezzone pisano di vivere con coesione, intelligenza e determinazione l’importante e difficile giornata di ieri, contraddistinta dalla militarizzazione della capitale ma anche dalla forte opposizione collettiva alle chiusure del governo, che mentre comprava la fiducia in parlamento tentava di negare ogni spazio di decisione e dissenso ad una piazza che di fatto lo ha sfiduciato.
Come soggetti strutturati del mondo universitario, pensiamo che dalla giornata del 14 Dicembre si debba ripartire per rilanciare la mobilitazione. Indiciamo per domani Giovedì 16 Dicembre un’assemblea di movimento alle 18.30 al Polo Carmignani. Dalle ulteriori valutazioni sulla giornata di Roma, l’assemblea dovrà organizzarsi per ottenere, anche con prese di posizione del mondo politico, sindacale che fino ad oggi hanno espresso solidarietà alla protesta studentesca, la liberazione dei due studenti pisani che dopo le cariche in Piazza del Popolo sono stati fermati e sono attualmente detenuti a Rebibbia; inoltre, e sicuramente, continueremo la nostra opposizione al furto del futuro e del diritto allo studio che il DDL Gelmini rappresenta, vista la nuova ricalendarizzazione prevista per il 20 Dicembre al senato.
Sinistra per…
Assemblee delle facoltà in agitazione
Collettivo Universitario Autonomo
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