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giovedì 7 maggio 2015

Autoriduzione canone alloggio DSU: basta speculare sugli studenti

Questa mattina un gruppo di studenti e studentesse borsisti hanno iniziato la campagna di autoriduzione dell'affitto imposto dal diritto allo studio ai borsisti semestrali (status che indica chi è al quarto anno di triennale o al terzo di specialistica). Il DSU richiede un canone di 165€ mensili per poter rimanere nell'alloggio. Il periodo in questione va da aprile ad ottobre durante il quale i borsisti all'ultimo anno stanno concludendo gli esami e la tesi. La richiesta si inquadra perfettamente nelle politiche dell'azienda che scarica i costi dei servizi sugli studenti e sui lavoratori. L'iniziativa èstata portata avanti anche l'anno scorso.
Di seguito il comunicato.


Autoriduzione canone alloggio DSU: basta speculare sugli studenti

Anche quest'anno un gruppo di studentesse e studenti borsisti ha deciso di portare avanti la pratica dell'autoriduzione del canone alloggio richiesto dal DSU ai vincitori di borsa semestrale. Gli studenti a cui viene richiesto l'affitto non hanno “perso” la borsa di studio ma col meccanismo della “borsa semestrale” il DSU impone una “tassa” a chi non anticipa l'uscita ad aprile.
Negli ultimi cinque anni il canone richiesto è aumentato costantemente, a fronte della crescente crisi che investe la maggior parte della società italiana, i giovani in particolare. Sulle 6 mensilità previste dalla borsa semestrale, il DSU ha richiesto 222€ in più a ogni vincitore. Sono cifre non di poco conto, soprattutto se richieste a giovani studenti e studentesse “privi di mezzi”. Questo costringe a ricercare fonti supplementari di reddito che tolgono tempo allo studio allungando le carriere universitarie. L'aumento progressivo del canone sempre più approssima il prolungamento della permanenza in casa dello studente ai costi degli affitti sul mercato, imponendo però forti limitazioni sulla qualità della vita se consideriamo il regolamento residenze al quale ogni alloggiato presso le strutture del DSU è sottoposto.

Queste politiche scaricano il costo dei servizi sugli utenti, trasformando la nostra vita in una continua corsa ad ostacoli per ottenere quelli che dovrebbero essere diritti garantiti. L'altra faccia delle politiche del DSU è quella dei continui tagli, come quelli alle derrate alimentari della mensa e al personale.
Per dare una risposta indispensabile alla nostra esigenza di garantirci il diritto a studiare riducendo i costi della vita e migliorandone la qualità, come gruppo di studenti vincitori di borsa semestrale abbiamo deciso di autoridurre l'affitto di 165€ che dovremmo corrispondere al DSU, pagando 20% della quota richiesta: 33€ al mese. Pagheremo solo una somma sufficiente a coprire i costi delle utenze. Eppure questa non vuole essere una soluzione solo per noi. Vogliamo che il DSU preveda sul nuovo bando una riduzione del canone d'affitto di 165€ per tutti i vincitori di borsa semestrale. Vogliamo un'inversione delle politiche di impoverimento che l'Azienda sta portando avanti solo a spese nostre. La dirigenza del DSU deve confrontarsi con i bisogni sociali che queste istanze e pratiche pongono.

Studenti e studentesse autoriducenti