Questa
mattina un gruppo di studenti e studentesse borsisti hanno iniziato
la campagna di autoriduzione dell'affitto imposto dal diritto allo
studio ai borsisti semestrali (status che indica chi è al quarto
anno di triennale o al terzo di specialistica). Il DSU richiede un
canone di 165€ mensili per poter rimanere nell'alloggio. Il periodo
in questione va da aprile ad ottobre durante il quale i borsisti
all'ultimo anno stanno concludendo gli esami e la tesi. La richiesta
si inquadra perfettamente nelle politiche dell'azienda che scarica i
costi dei servizi sugli studenti e sui lavoratori. L'iniziativa èstata portata avanti anche l'anno scorso.
Di
seguito il comunicato.
Autoriduzione
canone alloggio DSU: basta speculare sugli studenti
Anche
quest'anno un gruppo di studentesse e studenti borsisti ha deciso di
portare avanti la pratica dell'autoriduzione del canone alloggio
richiesto dal DSU ai vincitori di borsa semestrale.
Gli studenti a cui viene richiesto l'affitto non hanno “perso” la
borsa di studio ma col meccanismo della “borsa semestrale” il DSU
impone una “tassa” a chi non anticipa l'uscita ad aprile.
Negli
ultimi cinque anni il canone richiesto è aumentato costantemente, a
fronte della crescente crisi che investe la maggior parte della
società italiana, i giovani in particolare. Sulle
6 mensilità previste dalla borsa semestrale, il DSU ha richiesto
222€ in più a ogni vincitore. Sono cifre non di poco conto,
soprattutto se richieste a giovani studenti e studentesse “privi di
mezzi”. Questo costringe a ricercare fonti supplementari di reddito
che tolgono tempo allo studio allungando le carriere universitarie.
L'aumento progressivo del canone sempre più approssima il
prolungamento della permanenza in casa dello studente ai costi degli
affitti sul mercato, imponendo però forti limitazioni sulla qualità
della vita se consideriamo il regolamento residenze al quale ogni
alloggiato presso le strutture del DSU è sottoposto.
Queste
politiche scaricano il costo dei servizi sugli utenti, trasformando
la nostra vita in una continua corsa ad ostacoli per ottenere quelli
che dovrebbero essere diritti garantiti. L'altra faccia delle
politiche del DSU è quella dei continui tagli, come quelli alle
derrate alimentari della mensa e al personale.
Per
dare una risposta indispensabile alla nostra esigenza di garantirci
il diritto a studiare riducendo i costi della vita e migliorandone la
qualità, come gruppo di studenti vincitori di borsa semestrale
abbiamo deciso di autoridurre l'affitto di 165€ che dovremmo
corrispondere al DSU, pagando 20% della quota richiesta: 33€ al
mese. Pagheremo solo una somma sufficiente a coprire i costi delle
utenze. Eppure
questa non vuole essere una soluzione solo per noi. Vogliamo che il
DSU preveda sul nuovo bando una riduzione del canone d'affitto di
165€ per tutti i vincitori di borsa semestrale.
Vogliamo un'inversione delle politiche di impoverimento che l'Azienda
sta portando avanti solo a spese nostre. La dirigenza del DSU deve
confrontarsi con i bisogni sociali che queste istanze e pratiche
pongono.
Studenti
e studentesse autoriducenti