Oggi
si è tenuto il CdA del DSU a Firenze: è stato approvato il
protocollo d'intesa con APES per destinare 16 unità del complesso di
villa Madrè al diritto allo studio.
Villa
Madrè si trova tra via delle Cascine e via Aurelia, è di proprietà
della società Condotte spa. Questa struttura è stata presa in
affitto da APES per conto del comune di Pisa.
La
struttura, completata nel 2009, avrebbe dovuto ospitare un hotel a
quattro stelle di 135 camere e due fabbricati a destinazione
turistico-alberghiera di 28 unità. L'investimento è risultato
essere fallimentare, la struttura non è mai stata innaugurata.
Da
febbraio il Comune di Pisa ha reso pubblica la trattativa di un
contratto d' affitto per offrire una soluzione alle famiglie in
emergenza abitativa. La trattativa si è conclusa a maggio e da
allora il Comune versa trentacinque mila euro a trimeste, tenendo la
struttura sempre vuota.
L'edificio
è oggi a disponibilità dell'Apes per le finalità dell'Agenzia casa
ma il comune ha mostrato al DSU la disponibiltà di una
collaborazione per tentare di risolvere l'emergenza abitativa
studentesca.
L'
ARDSU rileverà 16 unità della villa Madrè per cercare una
soluzione alla drammatica carenza di alloggi per gli studenti
borsisti idonei. Il canone d'affitto annuno (compreso il mobilio, a
carico dell'ARSU) sarà di 85.954€ per poco più di venti posti letto,
situati fuori città, che ci creeranno notevoli disagi agli studenti che ci dovranno alloggiare.
In
cambio l'ARDSU cederà i due appartamenti di via della Spina e via
Battelli all'Apes per un affitto annuo complessivo di 10,696€.
Non
bisogna essere dei geni della contabilità per capire che c'è
qualcosa che non torna.
L'intesa
tra DSU e Comune di Pisa si mostra affiatata solo quando c'è dietro
una speculazione. Come è successo nello scandalo delle residenze di
via dell'Occhio e più recentemente sulla questione dell'ex convento
di Santa Croce in Fossabanda. Il diritto alla studio abbandona
l'embrionale trattativa sulla cessione a canone agevolato dell'ex
convento, che fornirebbe centinaia di posti letto e un punto mensa,
per aiutare il comune a concludere l'ennesima trattiva a vantaggio
dei grandi speculatori delle costruzioni (Condotte spa fa parte del cartello che ha vinto
l'appalto per la costruzione del People Mover).
Gli
investimenti del diritto allo studio si muovono solo nel momento in
cui permettono il guadagno del privato di turno, come è successo per
le residenze di Praticelli, via dell'Occhio e Campaldino. Ora che le
speculazioni intorno a villa Madrè sono giostrate da Comune e Apes
l'ARDSU non può, e non vuole, certo rimanere fuori dai giochi.
Le
mobilitazioni che abbiamo portato avanti da questo autunno hanno
indicato varie strutture pubbliche che potrebbero essere destinate ad alloggi
studenteschi.
Il
DSU fa i propri conti sempre dimenticando per chi li fa: per noi
studenti, e a noi questi conti non tornano.
L'
emergenza abitativa viene utilizzata strumentalmente da Comune e DSU.
Quest'ultimo si configura come un agenzia del comune, sempre pronta a
salvare gli investimenti sbagliati del privato di turno.
La
logica di un'apparente soluzione temporanea dell'emergenza abitativa
studentesca, con l'apertura di 28 posti letto, nasconde una
speculazione che evidenzia il costante ruolo del pubblico come
garanzia dei rischi d'impresa del privato.
Vedi anche:
articolo InfoAut
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