L'operazione poliziesca di questa mattina che ha colpito compagni e compagne no tav con arresti e misure cautelari non ferma il movimento no tav. A Pisa il presidio di solidarietà convocato nel pomeriggio a Logge di Banchi ha fatto irruzione in comune poco dopo le 18. Esattamente come quando il 24 agosto a Torino vennero occupati gli uffici della Geo Valsusa, il movimento occupa oggi i luoghi e le sedi di chi si rende complice della devastazione e della militarizzazione della Val Susa.
Quest'oggi a Pisa i militanti no tav in presidio hanno intercettato il sindaco Filippeschi, esponente di quel Partito Democratico convinto sostenitore del progetto TAV. Inseguendolo i manifestanti hanno fatto irruzione in comune, occupandolo simbolicamente ed esponendo sul balcone di piazza XX settembre uno striscione in solidarietà con gli arrestati. All'azione si sono di lì a poco uniti anche diversi studenti medi in lotta contro il ddl Aprea, nelle stesse ore protagonisti di un blocco stradale in via Benedetto Croce.
I fatti del 24 agosto a Torino sono il pretesto ridicolo per un'azione repressiva incapace di colpire un movimento forte delle proprie ragioni e del proprio consenso. La polizia, al servizio di una politica incapace di gestire un dissenso incompatibile con i progetti di saccheggio, procede per intimidazioni e rappresaglie. Ma il movimento no tav è forte e dai territori è capace di dimostrare con i fatti che la Valle non è sola.
Non si può fermare il vento, ci fate solo perdere tempo
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