Dopo il grande corteo del 24 novembre gli studenti e le studentesse delle scuole superiori non si fermano e continuano il loro ciclo di lotta con assemblee di istituto non autorizzate, occupazioni e autogestioni delle scuole, proiettandosi verso un'altra data di mobilitazione, il prossimo 6 dicembre, che vedrà ancora le strade e le piazze piene della rabbia di chi ha deciso di non pagare questa crisi, di non subire le misure di austerità dettate dal governo Monti e dalla Bce, di non sottostare ai ricatti della finanza e dei mercati.
Il 6 dicembre sarà un'altra occasione da trasformare in sciopero sociale, connettendo le diverse realtà sociali che quotidianamente subiscono il peso di queste politiche di governo. Per questo è importante, da qui a quel giorno, percorrere un cammino di avvicinamento che già parli di risposte dal basso alla crisi, di riappropriazione di saperi, tempi e spazio e vuole soprattutto essere continuativo delle mobilitazioni nelle scuole.
Vogliamo costruire quella data per dare una risposta chiara e decisa alla crisi e alle sue controparti, dimostrando che l’alternativa non è certo il voto e la delega, bensì l’organizzazione dal basso dei soggetti in lotta, il conflitto, la ripresa e l’autogestione degli spazi e dei saperi.
CONTRO IL DDL APREA,
CONTRO IL DDL APREA,
CONTRO LE MANOVRE DI AUSTERITY E DI IMPOVERIMENTO,
CONTRO L'ESPROPRIAZIONE DI REDDITO E DIGNITA'.
CI RIPRENDIAMO TUTTO.
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