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giovedì 3 novembre 2011

Medicina: un punto di vista sull'assemblea

Ieri a medicina c’è stata un assemblea come nella nostra facoltà non se ne vedevano da anni: controversa,dibattuta, arrabbiata, ma soprattutto partecipata, consapevole e capace di essere costruttiva e propositiva.

Un’assemblea nata in un giorno, pubblicizzata solo tramite il passaparola a lezione, via e-mail, su facebook che però è riuscita a portare almeno un centinaio di studenti e studentesse a partecipare, discutere e proporre è un dato importante . Infatti se oggi non siamo rimasti a casa, ma abbiamo deciso di metterci in gioco, spendendoci il nostro tempo e le nostre energie è perché la misura è colma e il caos che si è venuto a determinare sull’iscrizione ai tirocini è la goccia che ha fatto traboccare il vaso : perché ancora una volta viene scaricato sugli studenti il peso di una endemica disorganizzazione della facoltà e quello che doveva essere un miglioramento dal punto di vista dell’accessibilità ai tirocini si è invece trasformato in un gran caos, con forti penalizzazioni per alcuni studenti.

E’ emersa quindi una forte necessità di incontrarsi e confrontarsi , anche e soprattutto per elaborare una strategia comune di risposta all’assurda condizione in cui rischiamo di restare invischiati, con la grande consapevolezza che , dovendoci interfacciare con un apparato burocratico molto rigido e sempre poco disponibile ad accogliere le istanze e i bisogni degli studenti, la peggiore situazione che può determinarsi è lo scatenare una “guerra fra poveri” tra gli studenti. Infatti gli studenti (siano essi stati penalizzati o meno) non hanno alcuna responsabilità di quanto successo ( responsabilità che spetta invece a chi ha posto “scarsa cura” nell’organizzazione e nella strutturazione di questo nuovo sistema di prenotazioni) e anzi hanno la necessità di fare fronte comune per cercare una soluzione che non penalizzi nessuno, ma anzi possa porsi come presupposto per un futuro miglioramento delle nostre condizioni di studio.

Ed è infatti per questo che l’assemblea è stata estremamente propositiva, costruttiva e concreta : perché oltre a chiedere semplicemente l’annullamento e la ripetizione delle prenotazioni , condizione che ristabilirebbe l’equità del processo di prenotazione, sono emerse delle proposte e delle rivendicazioni che puntano a rendere la prenotazione non solo equa ma anche più consapevole ed efficace.

Sono state sollevate delle importanti questioni : dalla richiesta di una maggiore partecipazione( non soltanto formale) degli studenti nei processi decisionali che portano all’organizzazione del nostro corso di laurea, alla richiesta dell’adeguamento dei server ai numeri della nostra facoltà ( dato che allo stato attuale sono ampiamente sottodimensionati), e alla richiesta di un calendario degli esami che non sia solo di massima e che consenta a tutti gli studenti di fare le proprie scelte sulla prenotazione del tirocinio tenendo conto anche degli altri impegni accademici (senza contare il fatto che il calendario degli esami dovrebbe essere comunque garantito per consentire agli studenti, soprattutto se fuorisede, di organizzarsi i tempi di studio e non, così come è garantito nei fatti in tutte le altre facoltà).

La parte meno proficua dell’assemblea forse è stata proprio quella in cui ci siamo confrontati con “la facoltà” ovvero il prof Zucchi che si è dimostrato piuttosto rigido in una posizione “giustificazionista” e restio nel cogliere l’iniquità della situazione che più di una volta ha tentato di sviare il discorso da tutta una serie di questioni ed esigenze che gli venivano fatte presente di volta in volta. Certe volte viene da chiedersi che cosa gli torni in tasca ( e non solo al prof.Zucchi ma a tutta la “governance” della facoltà) nell’ignorare ostinatamente le problematiche che di volta in volta gli studenti pongono.

In ogni caso la situazione dei tirocini rimane una questione aperta : le scadenze ravvicinate e l’ambiguità delle risposte dateci dalla nostra controparte istituzionale ci impongono continuare a seguire la questione con attenzione ed intelligenza se vogliamo effettivamente “cavarne un ragno dal buco” . Certo è che se vogliamo andare oltre la semplice “teoria” dobbiamo anche porci il problema di come dare continuità e forza alle nostre ragioni e rivendicazioni .

Uno studente di medicina

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