Dopo molto tempo il Consiglio di Amministrazione del Diritto allo Studio torna a riunirsi a Pisa.
La lotta che abbiamo condotto in questi mesi contro il ddl Gelmini è una battaglia contro la precarizzazione delle nostre esistenze, contro l’espropriazione di diritti a cui non abbiamo voluto rinunciare.
La logica che ha mosso ultimamente il CDA del DSU nel tagliare i nostri servizi come la mensa serale a Betti, l’aumento del prezzo del pasto, la chiusura del centro stampa Seu, e l’oscura gestione del patrimonio immobiliare studentesco è il frutto di una gestione del diritto allo studio come merce e non come diritto.
Noi non vogliamo pagare più questa crisi! Lo abbiamo espresso con le mobilitazioni autunnali contro tutto quel disegno complessivo chiamato legge Gelmini, che ha l’obiettivo strategico di dismettere l’università pubblica; ora siamo pronti ad affermarlo ogni qualvolta le politiche di austerità verranno calate dall’alto sulle nostre teste. E’ l’ora che questa crisi inizino a pagarla i grandi consorzi privati che ci succhiano le risorse pubbliche! E’ l’ora che questa crisi la paghino i dirigenti che guadagnano 130mila euro l’anno e non gli studenti per mantenersi gli studi! Per ora il grosso del sistema del diritto allo studio Toscano è stato salvaguardato, ma lo stesso neo-presidente Moretti ha affermato che “il futuro è a rischio”! Noi questo lo sappiamo, e sappiamo pure che a rischio è anche il nostro presente già fatto di precarietà, affitti troppo alti, o ritmi impossibili per mantenersi un posto alloggio. Queste dichiarazioni portano dritte dritte all’accettazione di ulteriori tagli e sacrifici, nel momento in cui verranno ridimensionati ulteriormente i fondi ministeriali.
Ci opponiamo alle politiche di austerità perché siamo indisponibili ad accettare la compressione dei nostri diritti e perché ci battiamo contro tutti quei provvedimenti che vogliono ridimensionare le nostre aspettative di vita! Per questo interpretiamo “il rischio del nostro futuro” come motivo urgente di movimento e di lotta contro chi vuole levarcelo. Il diritto allo studio non è una merce! I tagli del governo vanno rifiutati! Per questo saremo Venerdì sotto il consiglio di Amministrazione: il nostro “principio di realtà” è quello della precarietà, non quello di far essere in attivo il bilancio di un’azienda! L’aumento del costo della mensa e la chiusura serale di via Betti (che sarà totale tra pochi mesi) incide direttamente sulla nostra qualità della vita. Rispetto ad un anno fa i pasti a mensa sono diminuiti di circa 800 unità: cosa significa tutto ciò? Vuol dire che quelle che sono prese come scelte tecniche e di compatibilità economica incidono direttamente sulla qualità della nostra vita!
Non possiamo accettare che, dopo un movimento di massa che si è battuto contro i tagli al dsu e contro la precarizzazione della condizione studentesca, ci vengano imposti tutti quei provvedimenti che riguardano la nostra condizione di vita e di studio, facendoli passare come “misure tecniche” e non come chiare scelte politiche.
E’ il momento di mettere bocca su tutto ciò che ci riguarda! E’ il momento di organizzarci per riprenderci quella ricchezza che noi produciamo e che ci viene rapinata da tutti quei soggetti che in nome di interessi generali chiamati “aziende”, mantengono i propri privilegi ed i propri profitti!
Mettiamo in discussione l’orizzonte di privatizzazione, esternalizzazione, e precarietà che l’applicazione dei tagli ci vorrebbe imporre! Non è accettabile che in tempi di crisi il “pubblico” continui ad arricchire i grandi consorzi privati del mattone ed i profitti delle imprese cui vengono esternalizzati i servizi! E’ il momento di fare sentire nuovamente la nostra voce, contro la mercificazione dei nostri bisogni!
Ritroviamoci tutti quanti all’ora di pranzo a Praticelli, facciamo capire che per il diritto allo studio è finito il momento delle speculazioni ed è iniziato quello della difesa e della riappropriazione collettiva dei beni comuni!
Presidio venerdì 25 febbraio ore 13 e 30 alla Praticelli!
Studenti e studentesse in movimento per il diritto allo studio