Il 15 novembre è stata occupata l'aula Break Now, all'interno dell'area Polo Piagge. Di seguito il comunicato dell'occupazione.
BreakNow nasce da un
bisogno comune che sia una pausa tra le lezioni o dalla solita
routine. La parola Break ha però un duplice significato: fare pausa
e rompere. Rompere la quotidianità, rompere l’idea del ‘non si
può fare niente per cambiare lo stato di cose esistente’.
Nel polo Piagge, tra
agraria, economia, scienze politiche, giurisprudenza.. c’è troppo
e manca molto. Troppa pressione, troppo controllo.. Tutto questo ci
sta stretto. La vita scorre frenetica: lezione, caffè, pranzo al
volo (se possibile, perché se si va a mensa ci si possono impiegare
delle ore prima di poter pranzare per la lunghissima fila che si crea
fuori dalla mensa Betti, insufficiente a soddisfare la richiesta),
lezione e via.. Si vogliono scambiare quattro chiacchiere col
compagno di corso? Non c’è tempo, non c’è spazio. Si vogliono
scambiare appunti o libri? Non c’è tempo, non c’è spazio. Se
vuoi mangiare il pranzo che ti sei portato da casa perché non hai
tempo di andare a mensa, perché non puoi tornare a casa, perché non
hai soldi o semplicemente ti sei stancato di mangiare un panino ogni
giorno comprato al bar del polo piagge, non sai dove andare!
L’inverno sta arrivando e all’aperto non ci si può più stare.
Se vuoi studiare in compagnia, magari preparare un esame in gruppo è
indispensabile parlare e nelle biblioteche o aule studio è vietato.
E quindi non sai dove andare! Molte aule di lezione, che magari
restano inutilizzate per qualche ora durante la giornata, rimangono
chiuse.
Se per un momento
guardassimo la cosa dal di fuori, dall’alto ci accorgeremmo che il
polo piagge sembra quasi un edificio costruito appositamente per non
sostare. Tutto deve circolare. Gli studenti devono circolare. A
lezione finita, fuori dalle palle. Non vogliamo solo attraversarlo il
luogo in cui passiamo metà del tempo della nostra giornata, vogliamo
anche viverlo. Standoci, prendendocene cura, sentendolo nostro, di
tutti. Arrivare in facoltà e non percepire quello che ci sta intorno
ostile.
Come studenti ci siamo
chiesti: ma possibile che non ci siano aule vuote dove ci si può
stare? Studiare, mangiare, leggere.. La risposta è ovviamente no.
Gli spazi ci sono sempre. Basta vederli e prenderseli.
Non
chiediamo niente di trascendentale.. Chiediamo uno spazio dove stare
quando fuori piove e manca un’ora alla prossima lezione, un posto
dove sai che incontrerai facce amiche, un’aula dove puoi decidere
tu cosa ti piacerebbe vedere appeso alle pareti.. Per anni abbiamo
chiesto più spazi per gli studenti all’interno dei poli e la
risposta è stata sempre negativa: “Non ci sono spazi”. Noi
sappiamo che non è vero, gli spazi ci sono e ce li riprendiamo.
BreakNow c’è ma non si
vede..