Giovedì 11 maggio alle ore 18.00 presso l’aula multimediale, Palazzo Ricci (via Santa Maria 8, Pisa), il Collettivo Universitario Autonomo organizza: “Ce l’hanno fatta pagare cara, ma ci siamo divertiti un casino”; presentazione di “77 e poi…” e della ristampa di “Metropoli”. Saranno presenti Oreste Scalzone e Franco Piperno.
77 E POI…
1977: assalto al cielo, che “finalmente cade sulla terra”. Mentre “il cielo della politica” è scosso da vicende infime come gli scandali, si impenna l’onda della sovversione sociale. Occupazioni, scontri di piazza, l’assassinio poliziesco di Francesco Lorusso, l’immenso tumulto del 12 marzo a Roma. Irrompe un movimento inedito: una “generazione ’77” esonda da fabbriche e scuole, militanti tracimano dalla sinistra extraparlamentare. Si contestano economia e società, Stato, partiti, sindacati, status quo e narrazioni di futuro.
METROPOLI
Nel giugno 1979 arrivò nelle edicole e vendette subito uno sproposito il primo e molto atteso numero di una nuova rivista. Si chiamava Metropoli ed era redatta, come spiegava il primo editoriale, «da un collettivo di compagni che, nel suo insieme, ha attraversato il ’68, l’autunno
caldo delle lotte di fabbrica; poi ancora l’esperienza breve e felice di Potere operaio, l’area dell’autonomia e dintorni; successivamente il movimento del ’77 ed in particolare la sua ala beffarda e creativa». Nel reprint in due volumi, i numeri di Metropoli sono anche una testimonianza storica affascinante: registrano infatti, come in un’istantanea nitida, la breve fase in cui si delineava la rivoluzione produttiva e sociale in procinto di sconvolgere tutti gli assetti precedenti, incluso quello sovversivo, lasciando però ancora aperta l’opzione di una sua possibile evoluzione verso la liberazione dal lavoro invece che in direzione di un rinsaldamento del dominio reso possibile proprio dalla minore necessità del lavoro.qui il link della presentazione in streaming
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