
Una giornata centrale nel porsi come punto contemporaneamente di inizio e fine. Fine del femminismo istituzionale che da decenni usa il corpo e la vita delle donne come strumento di controllo e propaganda, vedendo la violenza solo come emergenzialità. Inizio, o potenziale emersione, di un soggetto che afferma la propria potenza, a partire da se stesse e dal rifiuto del proprio ruolo sociale e lavorativo. Questo pensiamo sia il punto zero da cui ripartire per far sì che l’otto marzo sia tutti i giorni, per trasformare e lottare nella nostra quotidianità.