Nella
mattina di ieri un gruppo di studenti e studentesse dell'Università
di Pisa è entrato nel palazzo del Rettorato con l'obiettivo di
ottenere la sospensione della didattica per una prossima assemblea
d'ateneo. Come testimoniano le centinaia di firme in favore della
sospensione della didattica raccolte in pochi giorni, urge aprire
spazi di discussione e cooperazione per porre al centro del dibattito
collettivo la natura di questa università della crisi, i cui costi,
pur offrendo ben poco in cambio, vengono interamente scaricati sui
soggetti in formazione.
Come
dimostrano i recenti malumori studenteschi relativi alle condizioni
di studio e ai ritmi di vita imposti nel Polo Piagge - il nuovissimo
giocattolo UNIPI - sappiamo che in ogni spazio in cui il potere
esercita espropriazione nei confronti delle nostre capacità e dei
nostri desideri si costruiscono anche resistenze e opposizioni. Così
alla stesso modo, passando per la giornata di ieri, lavoriamo come
studenti e studentesse dell'università di Pisa per riaprire la
possibilità di cambiare il nostro futuro. Costruiamo l'assemblea
d'ateneo!
Di seguito
il comunicato diramato dagli studenti ai direttori di dipartimento:
Ai
direttori di dipartimento
Come
studenti e studentesse dell'università di Pisa accusiamo
pesantemente l'aumento dei disservizi che colpiscono il nostro Ateneo
dopo i cicli di riforme succedutisi negli ultimi anni. Il caos legato
alla didattica e alla gestione degli spazi dell'ateneo nell'ultimo
semestre e in quello appena iniziato dovuto alla recente
dipartimentazione delle strutture amministrative è solo l'ultima
falla che si somma a quelle sempre più larghe del
sotto-finanziamento e dello scadimento della qualità
dell'insegnamento.
Davanti a
questo palese scadimento del servizio assistiamo però all'aumento
dei costi per la nostra formazione accompagnato a un diritto allo
studio sempre meno presente. La gran parte di noi è costretta a
barcamenarsi tra lavoretti al nero e ritmi di studio sempre più
pressanti ma ogni possibilità di cambiare la nostra vita una volta
conseguita la laurea sembra svanire nel nulla. I dati parlano chiaro,
la disoccupazione giovanile è al 38%.
Non
vogliamo rimanere nel silenzio e continuare a subire queste
ingiustizie. Siamo
noi che mandiamo avanti questa università e questa città. In questa
settimana abbiamo raccolto centinaia di firme per costruire tra di
noi un momento di incontro che affrontasse queste tematiche
Chiediamo
pertanto la sospensione della didattica di 3 ore su tutti i poli
didattici in una giornata della seconda settimana di Aprile per
poterci riunire in assemblea e discutere delle problematiche relative
al nostro Ateneo.
Vogliamo la sospensione
della didattica per avere tutti la possibilità di partecipare, di
prendere parola e di decidere del nostro futuro
Studenti e studentesse
per il diritto allo studio
dalla segreteria del Rettorato