CE N'EST QU'UN DEBUT... CONTINUONS LE COMBAT!
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giovedì 16 febbraio 2012

LA MAFIA FINANZIARIA SGOMBERA VIA LA PERGOLA

All'alba di mercoledì 15 febbraio decine e decine di uomini delle forze dell'ordine hanno sgomberato gli immobili di via la Pergola, occupati il 17 novembre scorso da studenti, precari, disoccupati, abitanti dei quartieri popolari.

L'immobile di via la Pergola è di proprietà di una società fantasma in via di liquidazione; risalendo tramite un fitto sistema di scatole cinesi ai veri proprietari della palazzina, compaiono i nomi di importanti membri dei consigli di amministrazione delle banche Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Cassa di Risparmio. Tramite finte compravendite di immobili (tra cui quello di via la Pergola) questi personaggi si sono appropriati dei soldi dei risparmiatori, per usarli nei loro affari.


Da qualche giorno una rete di solidali con l'occupazione di via la Pergola ha lanciato la campagna “Esponiamoci!” per raccogliere firme in sostegno all'esposto che verrà presentato per denunciare questa MAFIA FINANZIARIA che si è arricchita rubando soldi alla comunità; evidentemente questo atto di denuncia pubblica nei confronti di poteri forti della finanza non è stato gradito, ed in difesa di questi speculatori si è immediatamente mossa la questura, con lo sgombero di oggi.


Al momento dello sgombero si trovavano all'interno dell'immobile tre persone, che avevano da poco cominciato a viverci, grazie al progetto di studentato autogestito e dello sportello contro il debito, nato per dare casa a studenti che hanno perso la borsa di studio e disoccupati e precari che non riescono a sostenere il costo di un affitto. Tutti i giorni in via la Pergola pranzavano a prezzo popolarissimo decine di persone, grazie alla mensa autogestita, come decine di altre andavano a studiare nell'aula studio. Due giorni fa era stata inaugurata la palestra all'interno dello stabile occupato e stasera ci sarebbe stata la prima iniziativa dell'università popolare, con un dibattito sulla questione delle periferie della nostra città.


Sicuramente l'idea che sta dietro il progetto #occupyPisa non si fermerà con lo sgombero di via la Pergola. Rilanciamo da subito con un presidio permanente in piazza Dante, dove stasera si terrà l'iniziativa dell'università popolare e dove trasferiremo nei prossimi giorni tutti i nostri progetti.

OCCUPY PISA NON SI FERMA!
LE NOSTRE VITE NON SONO IN DEBITO!
NON CI FERMERETE MAI!

ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA ALLE 18 presso il presidio permanente di Piazza Dante
#OccupyPisa
#Occupy Piazza Dante 
 
 

lunedì 13 febbraio 2012

Occupypisa in via la Pergola parte con la campagna "Esponiamoci"


ESPONIAMOCI!  
Via la pergola non pagherà il debito alla mafia finanziaria

Raccolta di firme in sostegno alla denuncia dello “scandalo” bancario della storia dell’immobile di “Via la pergola”


Siamo cittadini, lavoratori, studenti, precari e professionisti che con questo appello vogliamo sostenere con forza la proposta di un esposto alla magistratura che metta in luce le evidenti illegalità e speculazioni che si celano dietro l’immobile di Via la pergola.


Ciò che è emerso ormai pubblicamente è che le palazzine situate in pieno centro storico sono state oggetto di un vero e proprio “scandalo” finanziario, il cui costo sociale ed economico gli stessi protagonisti della speculazione vorrebbero continuare a riversare sulla collettività.


L’attuale proprietà è una società in liquidazione, tale Olivia s.r.l. detenuta dall’imprenditore Cimatti Massimo. Questa società è stata fondata in data 09/11/2005 con un capitale sociale di soli 10.000 euro (il minimo legale per costituire una Società a Responsabilità Limitata), ed è stata sciolta il 15/11/2010, per iniziativa “volontaria”, ovvero ha affidato i suoi beni ad un liquidatore per cercare di ripagare i debiti che ha contratto. Questa società “fantasma”, attraverso un sistema complesso di scatole cinesi della finanza “creativa”, è detenuta dalla società finanziaria Norman 95, fallita lo scorso luglio con 200 milioni di euro di debiti, nonostante la continua elargizione di credito concessa da un pool di banche amiche, in primis il Monte dei Paschi di Siena e Unicredit.


Lo scandalo sta nel fatto che questa società, Olivia s.r.l. controllata occultamente da Norman 95 di Cimatti, appena costituita e senza nessuna garanzia economica, ha chiesto e ottenuto un prestito di dalla MpS e da una società del gruppo Lehman brothers, al fine di trasferire 23 milioni di euro al Banco popolare italiano all’epoca (2005) del “furbetto del quartierino” Fiorani, condannato per vari reati nel tentativo della scalata Antonveneta, e direttamente coinvolto nel capitale di Norman 95 (ma non di Olivia s.r.l.!), assieme ad altri super faccendieri quali il vice-presidente di Unicredit e della Cassa di Risparmio di Alessandria Palenzona. La decina di immobili di cui fa parte “via la pergola” sono stati utilizzati per occultare questi trasferimenti di denaro, indebitando volontariamente le società “fantasma” di Norman, come Olivia s.r.l., poi messe in liquidazione.

“Via la pergola” fa parte di una operazione speculativa che ha visto un ingente trasferimento occulto di denaro, e che vede i protagonisti in palese conflitto di interesse tra loro: banchieri che si erogano allegre elargizioni di fidi per i loro particolari interessi, banche che possono erogare finanziamenti agli stessi amministratori, manager o sindaci che abbiano rapporti di dipendenza con le stesse, configurando interessi privati in atti d'ufficio e palesi violazioni alle norme di prudente gestione del credito e risparmio, costi che vengono scaricati nei confronti dei risparmi della clientela ed in quelli di tutta la popolazione, costretta a subire misure di austerità per ripagare i debiti contratti dal sistema e dalle lobby bancarie in questo modo fraudolento.


Per questo chiediamo che venga posta fine alle operazioni di speculazione finanziaria ed immobiliare che hanno come oggetto gli immobili della ex cassa di risparmio di Pisa, oggi finalmente restituiti alla collettività dalle attività sociali e culturali (mensa sociale, studentato autogestito, università popolare) che stanno portando volontariamente avanti numerosi studenti, giovani precari e cittadini residenti della zona.
 

mercoledì 11 gennaio 2012

PRENDI CASA IN VIA LA PERGOLA!


sportello contro il debito aperto a borsisti, precari, studenti, cassa integrati e disoccupati per costruire insieme uno studentato autogestito, per chi rifiuta il pagamento del debito e della crisi!
orari:
martedì pomeriggio dalle 16 alle 20
mercoledì mattina dalle 11 alle 14
venerdì pomeriggio dalle 16 alle 20
 
 

domenica 4 dicembre 2011

video di una domenica in via la Pergola


Domenica 4 Dicembre 2011:  "via la Pergola bene comune" dalla speculazione finanziaria alla riqualificazione sociale.
Una giornata di socialità organizzata dai ragazzi di #occupypisa via la Pergola, comitato vicini di casa (P.zz Carrara - P.zz San Giorgio) e il comitato dell'acqua.




mercoledì 23 novembre 2011

#OCCUPY DSU! LE NOSTRE VITE NON SONO IN DEBITO

Gli effetti dei tagli iniziano a concretizzarsi a partire dalle riforme universitarie e dalla distruzione degli ultimi residui di diritto allo studio. Con gli effetti della riforma e le liberalizzazioni proposte dal nuovo governo Monti molti corsi vengono cancellati, gli spazi disponibili nelle università diventano sempre meno, il sistema del “prestito d'onore” trasforma le borse di studio in indebitamento.
Il dsu potrà garantire agevolazioni soltanto ad una minima parte di richieste a fronte delle migliaia e migliaia che verranno tagliate fuori. E per chi continuerà ad essere “idoneo” il dsu vuole imporre un aut aut: lo studente “borsista” dovrà scegliere se avvalersi del contributo monetario, ritrovandosi però a pagare la mensa e l'alloggio, oppure scegliere di usufruire gratuitamente di questi servizi senza però ricevere la borsa di studio. In questo quadro d'impoverimento generalizzato si aggiungono i disagi legati al ritardo della pubblicazione delle graduatorie definitive che lascia gli studenti ritenuti “idonei” nella graduatoria provvisoria, in una sorta di limbo in cui si trovano a fare i conti con spese d'affitto e di mantenimento ingenti.

martedì 22 novembre 2011

DONA MOBILI A VIA DELLA PERGOLA!

Da circa una settimana centinaia di persone stanno attraversando gli spazi liberati di via della Pergola e sottratti all'abbandono ed alla speculazione delle banche.
 
L'idea di costruire al suo interno un nuovo modello di società, partendo proprio dai nostri bisogni, vuole essere materializzata proprio in questi spazi, dove studenti, disoccupati e ragazzi dei quartieri popolari se ne sono riappropriati con l'intenzione di riaprire questo spazio alla collettività.

In questi spazi stanno cominciando a materializzarsi molti progetti tra cui la costruzione di una foresteria, un’università popolare, uno sportello contro il debito e laboratori di attività culturale.


In questi primi giorni, anche molti abitanti del quartiere hanno portato la propria solidarietà a questa occupazione, ma anche un interesse e una partecipazione a costruirla insieme.

Gli spazi liberati di via della Pergola hanno bisogno di essere riempiti, per questo chiediamo a chiunque stia già contribuendo e a chi vorrebbe essere partecipe, di donare letti, mobili, tavoli, sedie e altro materiale che non viene utilizzato o che avete intenzione di buttare.

Occupy Pisa è un'idea, un progetto, una possibilità, una risposta, un punto da cui ripartire per creare forme di cooperazione, di scambio, di messa in comune che vadano oltre la povertà che ci cade addosso ogni giorno e che siano il segno tangibile di un cambiamento reale.


Via la Pergola è un divenire, attraversiamola, conosciamola, costruiamola!

Assemblea pubblica tutti i giorni ore 15!
 
CONTATTI:
chiama: 3335882725
scrivi: occupypisa@hotmail.it

___OCCUPY PISA____

Licenziamenti, cassa integrazione, contratti precari, affitti troppo alti, rate del mutuo insostenibili, aumento delle bollette, spese sanitarie non più accessibili. 
QUESTA E’ LA CRISI CHE STIAMO PAGANDO! 
Chi ci governa da Berlusconi a Monti, da Napolitano fino alla BCE, non ha interesse a risolvere la nostra crisi, ma solo a colmare un debito creato da alcuni decenni di politiche economiche scellerate che hanno arricchito pochi e impoverito tanti.
 
Noi non vogliamo lasciar spazio a chi ci chiede ulteriori sacrifici per ripagare questo debito!
A questi “signori” rispondiamo che la misura è colma!
Che se ne vadano tutti a casa, noi il vostro debito non lo paghiamo!
 
E’ arrivato il momento di cominciare a mettere in pratica questa risposta. Non diamo spazio alle guerre tra poveri in cui vorrebbero indurci; questo è il momento di mettere in campo una cooperazione dal basso con cui cominciare a riappropriarsi di tutto quello che ci viene toltoo che non abbiamo mai avuto.
 
E’ tempo di cominciare a immaginare nuove forme di organizzazione che siano risposte reali alla crisi. Dobbiamo iniziare a rivendicare il diritto all’insolvenza per riaffermare quello alla dignità della vita. OCCUPYPISA vuole essere questo!
 
OCCUPYPISA in questi giorni ha trovato casa: in via la pergola immaginiamo uno spazio che sia attraversato da grandi e piccini, da famiglie, disoccupati, migranti, studenti, uno spazio in cui dare vita a uno sportello contro il debito, a uno studentato autogestito, all’università popolare e a tutte quelle forme di condivisione dei saperi che possono diventare patrimonio di tutte e tutti.
 
Via la Pergola è la concretizzazione dello slogan Occupy Pisa.
 
Occupy Pisa è un'idea, un progetto, una possibilità, una risposta, un punto da cui ripartire per creare forme di cooperazione, di scambio, di messa in comune che vadano oltre la povertà che ci cade addosso ogni giorno e che siano il segno tangibile di un cambiamento reale.
Via la Pergola è un divenire, attraversiamola, conosciamola, costruiamola!
 
Assemblea pubblica tutti i giorni ore 15!

#occupypisa, work in progress in via la pergola.

sabato 19 novembre 2011

OccupyPisa interviene dal palco di Celestini

Siamo studenti, precari, disoccupati, abitanti dei quartieri popolari, giovani che probabilmente non avranno mai la pensione.

In questi giorni siamo bombardati dai titoli dei media maistream che sostengono la possibilità di una prossima uscita dalla crisi, un’uscita che richiederà sacrifici da parte di tutti, parlano quindi di equità. Non fidarsi del governo Monti non nasce da un pregiudizio, ma dalla consapevolezza che i sacrifici che verranno chiesti partiranno da noi e si concluderanno a noi.


La nostra realtà quotidiana è già questa: da quando la crisi economica è esplosa, noi abbiamo cominciato a pagarla!La paghiamo ogni giorno nei luoghi di lavoro, nelle nostre scuole che cadono a pezzi, nelle nostre università sempre più fabbriche di precariato. La paghiamo nelle nostre città, che nella morsa della crisi divengono sempre più luoghi inariditi e desocializzanti.


Per questo oggi siamo qui, in un luogo come il teatro Verdi, centro e parte della cultura pisana; crediamo che arte, cultura, saperi rappresentino parte del patrimonio da difendere e da non assoggettare alle logiche delle banche e del profitto. La cultura per noi non è logica commerciale, non è un nemico come lo è stato per il governo Berlusconi, ma è qualcosa che necessariamente deve essere accessibile a tutti, deve essere un elemento risocializzante, che non abbia confini, che sia anche occasione di ridefinizione degli spazi urbani troppo spesso suddivisi tra un centro città-vetrina e quartieri-dormitorio.


Questa è la sfida che proponiamo!Possiamo costruire un presente e un futuro di cambiamento che non si risolvano unicamente nella brutalità delle logiche finanziarie?!


Questo è quello che stiamo provando a fare!Questo è quello che vorremmo realizzare sperimentando nuovi spazi di socialità, di democrazia e di organizzazione.


E’ per questo motivo che da qualche giorno ci siamo riappropriati di uno spazio vuoto della nostra città. Uno stabile nel cuore della città universitaria, che è stato oggetto di diverse speculazioni, passando da una proprietà all’altra, di banca in banca, rimanendo inutilizzato.

Via la Pergola è per noi la concretizzazione dello slogan Occupy Pisa.


Occupy Pisa è un’idea, un progetto, una possibilità, una risposta, un punto da cui ripartire per creare forme di cooperazione, di scambio, di messa in comune che vadano oltre la povertà che ci cade addosso ogni giorno e che siano il segno tangibile di un cambiamento reale.

Via la Pergola è un divenire, vi invitiamo ad attraversarla, a conoscerla, a costruirla!

 

giovedì 17 novembre 2011

occupata ex cassa di risparmio, #occupyeverywhere

"Così si è detto, così si è fatto!". Oggi a Pisa intensa giornata all'insegna del blocco e dell'occupazione.

Dopo lo scorso 11 novembre in cui, nella piazza davanti al comune, studenti medi insieme a universitari e giovani dei quartieri periferici lanciavano lo slogan #occupypisa; la manifestazione di oggi ha dimostrato che l'unica alternativa reale alla crisi e ai governi tecnici, è quella di tradurre il "noi il vostro debito non lo paghiamo", costruendo risposte che partano dal basso.

Alle 9:30 in centinaia si son dati appuntamento in piazza Sant'Antonio con l'obiettivo di lasciare il segno dell'incompatibilità alla logica dei sacrifici rappresentata dal banchiere Monti, dai ministri tecnocrati del suo governo.
Di fronte alla sede dell'Inps, difesa da un'ingente schieramento di polizia, studenti universitari sono riusciti ad entrare nell'edificio e calare uno striscione dal terzo piano: "ridateci la grana, noi non pagheremo il vostro debito"; sintomo della consapevolezza che le casse pubbliche sono ormai agli sgoccioli, perché espropriate da governo e banche per risanare il sistema del debito.

Lungo il percorso, gli studenti medi hanno invece attaccato le scuole private e la banca Unicredit, incollando manifesti inneggianti V per Vendetta.

#occupy Pisa!Via della Pergola è nostra!

Oggi 17 novembre 2011 come studenti medi, universitari, precari e giovani dei quartieri popolari, abbiamo deciso di iniziare direttamente a riprenderci quello che ci è stato tolto.

Abbiamo costruito in assemblee universitarie e di ateneo, in quelle di istituto nelle scuole e dentro i quartieri da dove proveniamo, la giornata di oggi: #occupy Pisa.

La manifestazione, dopo aver sanzionato in differenti forme (attacchinaggi di V per Vendetta, striscioni e fumogeni) banche, scuole private e l'inps, ha voluto oggi iniziare a praticare direttamente il "non pagamento del debito", sottraendo un grandissimo spazio, di proprietà della banca popolare di Lodi, all'abbandono ed alla speculazione.

Il governo tecnico di Monti, è per noi il segno che la caduta di Berlusconi rappresenta una nuova stagione di tagli ed austerità che ci verranno imposte direttamente con manovre e riforme per continuare a tenere in vita il sistema del debito. Per questo abbiamo deciso di concretizzare questo rifiuto dei sacrifici in una riappropriazione immediata di spazi: vogliamo affermare che l'unica possibilità di non pagare più la crisi sta nella conquista collettiva di tutta quella ricchezza che ci stanno togliendo, e nel tentativo di socializzare beni e servizi che le istituzioni finanziarie hanno privatizzato.

Gli edifici di #occupy pisa sono vuoti da molti anni, e rappresentano la volontà collettiva di costruire nuovi percorsi di movimento capaci di rilanciare lotte per una formazione libera dai ricatti della precarietà e per un nuovo weelfare libero dalle grinfie del debito.

#occupy pisa