CE N'EST QU'UN DEBUT... CONTINUONS LE COMBAT!
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giovedì 19 aprile 2012

LA RIFORMA FORNERO NUOCE GRAVEMENTE AGLI STUDENTI


L’università della crisi, nella quale ci troviamo oggi, ci offre corsi di laurea tagliati, laboratori vuoti, un offerta didattica in molti casi scadente. Mentre dai sontuosi uffici del rettorato, arrivano comunicati compiaciuti dei tecnici, per essere riusciti a “gestire” i tagli, ma la realtà che noi viviamo, dentro e fuori le aule del nostro Ateneo, è sempre più intrisa di insoddisfazione e rassegnazione.

L’austerità comincia a bussare, con insistenza, alle porte dei nostri appartamenti in affitto, attraverso l’aumento delle bollette, della benzina e dei beni di prima necessità, alla stangata dell’Imu, che porterà, verosimilmente un aumento degli affitti, alla tassazione delle borse di studio (subito ritirata dal governo, al primo accenno di lotta da parte degli specializzandi). In questa grave situazione, l’azienda del Diritto allo studio aumenta il prezzo della mensa, non garantisce gli alloggi agli studenti idonei alle borse di studio e chiude servizi come il Servizio Editoriale Universitario, che garantiva agli studenti dispense a prezzo di produzione, salvandoli dallo “svenamento” che copisterie e case editrici producono tutti i giorni.La nuova riforma del lavoro firmata Monti-Fornero, peggiorerà ulteriormente le nostre condizioni di vita e destinerà, definitivamente, il nostro futuro alla precarietà. Infatti da una parte favorirà il licenziamento dei 50enni, troppo dispendiosi e poco produttivi, dall’altra  favorirà l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma a quali condizioni?

martedì 21 febbraio 2012

#occupy Pisa, da Piazza Dante alla città

#OCCUPYPISA, work in progress in piazza dante; appello per un'assemblea generale
Sono le sette del mattino del 15 febbraio quando i “vicini di casa” di Via La Pergola danno l’allarme: le forze dell’ordine stanno effettuando lo sgombero dell’immobile occupato il 17 novembre.
Sono passate solo poche ore da quando è stata pubblicamente lanciata la campagna “Esponiamoci” che, nel denunciare il perverso turbinare di speculazioni bancarie e immobiliari, società fantasma e compravendite gonfiate, finanze virtuali e debiti reali, che ruotano intorno a via La Pergola, trasforma quell’immobile nel paradigma della crisi: speculazioni delle banche che divengono debiti della popolazione, arricchimenti di pochi che diventano miseria di tanti.
Eppure, nel suo essere paradigma della crisi, via La Pergola diventa anche paradigma della possibilità di resistere, di opporsi alla morsa del debito, di sottrarsi al ricatto finanziario. 
Così lo sgombero di un immobile si è trasformato nell’occupazione di una piazza: quello che si è sviluppato da quel momento in avanti è qualcosa di diverso dalle pur legittime richieste di uno spazio sociale, di uno studentato, di una mensa. 

lunedì 20 febbraio 2012

Manifesto di #Occupy Pisa, work in progress in piazza dante

Pisa - Mercoledì 15 febbraio poliziotti e carabinieri hanno sgomberato alle 7 di mattina le palazzine liberate dal 17 novembre, sbattendo fuori i tre studenti che dormivano nello studentato autogestito, denunciandoli per occupazione assieme ad altre 12 persone. Le forze del dis-ordine hanno provato a chiudere i progetti di mensa sociale, i corsi dell'università popolare, gli esperimenti di aggregazione dello sportello contro il debito. Tutto ciò a seguito dell'attività di inchiesta, denuncia e contro-formazione che con la campagna "esponiamoci" ha reso la storia dello scandalo finanziario degli immobili ex cassa di risparmio, l'emblema ed il paradigma della crisi finanziaria: banche, speculatori, immobiliaristi creano debiti con operazioni di privatizzazioni per riversarli poi su tutta la popolazione.
Via la pergola, con i suoi progetti, la solidarietà, l'attivazione di tante e tanti, ha rappresentato non 4 mura, ma un'idea, una tendenza: quella di opporsi all'austerità ed alla morsa del debito, liberando la vita di tutti noi dal ricatto finanziario. Quest'idea, nella mattinata del 15 febbraio, non è morta, ma si è rafforzata: in tanti siamo andati nella stessa mattinata ad occupare la cassa di risparmio del gruppo di lodi, in tanti non abbiamo avuto paura dei carabinieri in antisommossa che volevano sbarrarci l'ingresso della Unicredit, in tanti siamo saliti in comune per denunciare la complicità dei partiti che governano con il sistema del debito. In tanti, ed in molti di più da quelli che eravamo all'inizio della mattinata, abbiamo deciso di rilanciare, evolvere e rafforzare via la pergola, occupando piazza dante.

giovedì 16 febbraio 2012

Solidarietà inarrestabile ad #occupy Pisa

Come un fiume in piena continuano ad arrivare attestati di solidarietà al progetto #occupy Pisa dopo lo sgombero di via la Pergola e le cariche sotto l'Unicredit; ne pubblichiamo e ne linkiamo una lista, ancora incompleta:
I Comitati pisani per la qualità della vita e la città dei diritti esprimono piena e convinta solidarietà al movimento Occupy Pisa, che nelle palazzine in via La Pergola, occupate mesi fa e ieri sgomberate dalla polizia, portava avanti un esperimento interessantissimo di unità tra senza casa, disoccupati, precari, studenti, lavoratori, cittadini.

Non è assolutamente comprensibile come si possa rispondere con scudi e manganelli a iniziative come: l'alloggio per chi non ha casa o deve sottostare alle pretese di agenzie e speculatori sulla pelle degli studenti non residenti; la mensa per chi ha pochi soldi per vivere; l'università popolare per chi vuole uscire dalle ammuffite aule dei baroni universitari; le cene che tentano di ricostruire un tessuto sociale tra giovani e adulti, uomini, donne, bambini.
Perché queste sono le cose realizzate in questi tre mesi di "occupazione" dentro quelle palazzine sfitte e abbandonate da anni, "proprietà privata" di banche che non avevano mostrato nessuna intenzione di metterle a disposizione della città.

Questo volevano dire, dopo lo sgombero, i giovani di Occupy Pisa e i cittadini del "Comitato Vicini di casa" cercando di entrare, pacificamente e simbolicamente, dentro alcune di queste istituzioni bancarie, e trovandosi davanti uno schieramento di forze dell'ordine che evidentemente aveva ricevuto la direttiva di non permettere alcuna forma di libera espressione del proprio pensiero e delle proprie idee.

Ancora una volta, la difesa della legalità si accanisce sui più deboli e difende i più forti, ogni volta che mette da parte la questione fondamentale della GIUSTIZIA e dei DIRITTI, che è altra cosa dalla legge formale: a Firenze in via dei Conciatori, e in cento altre città, si assiste a vicende di questo tipo, con lo sgombero delle poche e quasi eroiche esperienze che cercano di rispondere alla "crisi" cercando altre strade di solidarietà e di autorganizzazione della vita individuale e collettiva delle persone, alternative alle bugie che ci raccontano sull"'inevitabilità" dei sacrifici.
I Comitati auspicano che queste esperienze si allarghino e si diffondano fino a divenire coscienza e intelligenza diffusa.

Comitati pisani per la qualità della vita e la città dei diritti

LA MAFIA FINANZIARIA SGOMBERA VIA LA PERGOLA

All'alba di mercoledì 15 febbraio decine e decine di uomini delle forze dell'ordine hanno sgomberato gli immobili di via la Pergola, occupati il 17 novembre scorso da studenti, precari, disoccupati, abitanti dei quartieri popolari.

L'immobile di via la Pergola è di proprietà di una società fantasma in via di liquidazione; risalendo tramite un fitto sistema di scatole cinesi ai veri proprietari della palazzina, compaiono i nomi di importanti membri dei consigli di amministrazione delle banche Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Cassa di Risparmio. Tramite finte compravendite di immobili (tra cui quello di via la Pergola) questi personaggi si sono appropriati dei soldi dei risparmiatori, per usarli nei loro affari.


Da qualche giorno una rete di solidali con l'occupazione di via la Pergola ha lanciato la campagna “Esponiamoci!” per raccogliere firme in sostegno all'esposto che verrà presentato per denunciare questa MAFIA FINANZIARIA che si è arricchita rubando soldi alla comunità; evidentemente questo atto di denuncia pubblica nei confronti di poteri forti della finanza non è stato gradito, ed in difesa di questi speculatori si è immediatamente mossa la questura, con lo sgombero di oggi.


Al momento dello sgombero si trovavano all'interno dell'immobile tre persone, che avevano da poco cominciato a viverci, grazie al progetto di studentato autogestito e dello sportello contro il debito, nato per dare casa a studenti che hanno perso la borsa di studio e disoccupati e precari che non riescono a sostenere il costo di un affitto. Tutti i giorni in via la Pergola pranzavano a prezzo popolarissimo decine di persone, grazie alla mensa autogestita, come decine di altre andavano a studiare nell'aula studio. Due giorni fa era stata inaugurata la palestra all'interno dello stabile occupato e stasera ci sarebbe stata la prima iniziativa dell'università popolare, con un dibattito sulla questione delle periferie della nostra città.


Sicuramente l'idea che sta dietro il progetto #occupyPisa non si fermerà con lo sgombero di via la Pergola. Rilanciamo da subito con un presidio permanente in piazza Dante, dove stasera si terrà l'iniziativa dell'università popolare e dove trasferiremo nei prossimi giorni tutti i nostri progetti.

OCCUPY PISA NON SI FERMA!
LE NOSTRE VITE NON SONO IN DEBITO!
NON CI FERMERETE MAI!

ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA ALLE 18 presso il presidio permanente di Piazza Dante
#OccupyPisa
#Occupy Piazza Dante