CE N'EST QU'UN DEBUT... CONTINUONS LE COMBAT!
Visualizzazione post con etichetta 14 dicembre. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 14 dicembre. Mostra tutti i post

mercoledì 16 marzo 2011

GAME OVER! Sulla fine di Uniriot

Il percorso di Uniriot è giunto al capolinea ma, tolte le realtà da sempre coinvolte nel percorso, quasi nessuno se n'è accorto. Molti militanti, attivisti e studenti che in questi anni hanno fatto vivere questa rete, verificandone idee e valenze tradotte in carne e ossa nella pratica quotidiana dentro e fuori le mura dell'università in macerie, non ne hanno avuto percezione né sono stati interpellati. La "rottura" è stata consumata sopra le loro teste - dall'alto - e chi l'ha agita pretenderebbe pure di non darne pubblica spiegazione.

mercoledì 15 dicembre 2010

Comunicato 14 Dicembre Roma

Riteniamo opportuno, con questa nota, prendere la parola sulla giornata del 14 dicembre a Roma e su quello che sarà al prossimo futuro della mobilitazione a Pisa. 

Innanzi tutto vogliamo ribadire che “Uniti contro la crisi” ha portato in piazza un’opposizione sociale, plurale e generale, alle politiche sociali ed economiche del governo Berlusconi. Questo importante dato politico che si scontra con il surreale svolgimento della sessione alla Camera dei Deputati, è confermato con forza dalla partecipazione che il movimento pisano ha espresso. Il fatto che da Pisa più di 700 persone, tra studenti universitari e medi, dottorandi e ricercatori precari, abbiano manifestato il loro dissenso a Roma, è per noi il frutto di più di un mese di mobilitazioni: le occupazioni delle facoltà e le forme di blocco di ponti, stazioni, aeroporto e torre pendente, non sono altro che la conferma del livello unico di consapevolezza circa la gravità della situazione vissuta dall’università pubblica e dal paese, nonché della necessità di una risposta determinata e di massa all’arroganza del governo. Queste sono a nostro avviso le premesse che hanno consentito allo spezzone pisano di vivere con coesione, intelligenza e determinazione l’importante e difficile giornata di ieri, contraddistinta dalla militarizzazione della capitale ma anche dalla forte opposizione collettiva alle chiusure del governo, che mentre comprava la fiducia in parlamento tentava di negare ogni spazio di decisione e dissenso ad una piazza che di fatto lo ha sfiduciato. 

Come soggetti strutturati del mondo universitario, pensiamo che dalla giornata del 14 Dicembre si debba ripartire per rilanciare la mobilitazione. Indiciamo per domani Giovedì 16 Dicembre un’assemblea di movimento alle 18.30 al Polo Carmignani. Dalle ulteriori valutazioni sulla giornata di Roma, l’assemblea dovrà organizzarsi per ottenere, anche con prese di posizione del mondo politico, sindacale che fino ad oggi hanno espresso solidarietà alla protesta studentesca, la liberazione dei due studenti pisani che dopo le cariche in Piazza del Popolo sono stati fermati e sono attualmente detenuti a Rebibbia; inoltre, e sicuramente, continueremo la nostra opposizione al furto del futuro e del diritto allo studio che il DDL Gelmini rappresenta, vista la nuova ricalendarizzazione prevista per il 20 Dicembre al senato. 


Sinistra per… 
Assemblee delle facoltà in agitazione 
Collettivo Universitario Autonomo

Londra chiama, Roma risponde: va in onda la rivoltà degli studenti

La giornata di oggi ci consegna alcune indicazioni di fondo rispetto alla forza del movimento degli studenti e la sua capacità di rispondere alla crisi che ci avvolge. Oggi, davvero, "noi la crisi non la paghiamo" si fa programma tradotto in atto. 

Ancora una volta, bisogna fare qualche fermo immagine per raccontare la giornata di lotta di questo ben-venuto 14 dicembre romano. Da un lato le rissette in aula dei parlamentari, un po' papponi, un po' venduti al soldo infame; dall'altro una piazza che ben conosce la distanza tra la rappresentazione di Tg e quotidiani e la nuda realtà. Da un lato chi dice che la crisi ce la stiamo lasciando alle spalle e che può continuare a governare perché ha dietro un "governo saldissimo"; dall'altro chi vede di fronte a sé un futuro nero senza prospettive e i primi effetti di tagli che atterreranno ogni possibilità di futura mobilità sociale. 

La sfiducia a Berlusconi non c'è stata nei palazzi del potere ma la si è conquistata nelle strade e nelle piazze di Roma. Il governo "saldo e fermo" dovrà fare i conti - da domani - con queste soggettività e le loro insorgenze a venire. 

Londra chiama, Roma risponde! Neanche una settimana fa era l'auto dei reali a incrociare - per sbaglio, come un errore di sistema - uno dei tanti sciami che attraversavano le strade della capitale inglese. Oggi qualche auto blu in uscita da Montecitorio ha faticato ha portare a casa il politico di turno. 

E così, col passare delle ore, le diatribe auto-referenziali dei parlamentari hanno lasciato spazio alla materialità di un reale che oggi ha fatto la sua irruzione sulla scena politico-mediatica, con tutta le sue asprezze e le salutari paure per chi sta lassù in alto.

infoaut