lunedì 31 marzo 2014

Lavoro gratuito per una laurea in Beni Culturali pagata a caro prezzo

A inizio febbraio è stato siglato in Prefettura un accordo che intende delegare ai volontari dell'associazione Amici dei Musei di Pisa il monitoraggio dei Beni Artistici di questa città, oltre a interventi di «minuta manutenzione» (!?). Il pubblico scarica le proprie responsabilità su lavoro non retribuito e non qualificato. D'altra parte l'odioso tentativo di far lavorare gratis o gravemente sottopagati sembra caratterizzare la governance cittadina come quella nazionale: ne sono esempi la proposta di Renzi di impiegare cassaintegrati nelle biblioteche, o quella di  Marino di impiegare senza-tetto, o la grande presa per il culo dell'Expo 2015, o ancora la vergognosa istituzionalizzazione del più bieco sfruttamento chiamata Job Act.

L'accordo assume  tratti inquietanti: alla FIDAM (Federazione Italiana Degli Amici dei Musei) aderiscono 40mila volontari in tutta Italia. Una massificazione del modello proposto a Pisa significherebbe la completa sostituzione degli operatori professionali stipendiati con forza-lavoro gratuita, svalutando il titolo di studio e le professionalità ad esso associate. Questa ipotesi approfondisce una tendenza che vede comprimere la redistribuzione reddituale nell'ambito dei servizi di competenza pubblica con il taglio delle risorse e l'imposizione del lavoro gratuito. Allo stesso tempo capacità e competenze, pagate a prezzo di duri sacrifici nell'affrontare gli studi, vengono disperse e bruciate, andando a configurare una bolla formativa destinata ad esplodere.

lunedì 24 marzo 2014

Basta residenze vuote e patrimonio in svendita.


 Se sei in attesa della casa dello studente la colpa è del DSU e di UNIPI!

Troppe promesse pochi fatti

Il DSU Toscana è l'azienda che si occupa della gestione delle risorse e quindi dei finanziamenti destinati al diritto allo studio universitario. Nel 2012 per le borse di studio sono stati stanziati €14.016.687: gli aventi diritto alla borsa di studio sono circa 4500. Gli studenti aventi diritto al posto alloggio sono circa 2.600 di cui solo 1.587 ne prendono effettivamente possesso in quanto mancano le strutture per accoglierli. Le strutture che il DSU offre sono: Campaldino (48), Don Bosco (145), Fascetti (170), Garibaldi (46), Mariscoglio (116), Nettuno (100), Rossellini (81), Praticelli (811). Le strutture che il DSU promette di aprire sono sempre le stesse da anni, utilizzate come vanto ad ogni occasione pubblica ma che non si sa quando e se verranno veramente aperte:

San Cataldo (zona CNR): avrà 240 posti letto , costerà circa 14 milioni (metà DSU e Regione Toscana metà Ministero), i tempi di realizzazione dovrebbero essere di circa 3 anni, sarà dotata di impianti solari termici e fotovoltaici e di rivestimenti idonei a ridurne i consumi energetici e renderla quindi più ecocompatibile.
..ma ancora c'è solo un campo incolto.

domenica 16 marzo 2014

Riorganizzazione a Filologia e Economia: quei docenti a cui fa comodo incasinarci la vita

Cosa sta succedendo con la nuova dipartimentazione. Perché è possibile resistere e attaccare anche se questa Università ci frana sotto i piedi


Trovarsi orfani del corso di laurea a Filologia e rincorrere i corsi singoli di transizione

I recenti consigli del dipartimento di filologia e linguistica (ex-facoltà di Lettere e di Lingue) e le relative varie commissioni attivate sulla didattica, stanno procedendo in questi mesi a riorganizzare l'offerta formativa in previsione del prossimo anno accademico. Com'è ora e come sarà dopo: diverse magistrali scompariranno, altre verranno accorpate minando la continuità tra triennali e magistrali.
Ecco alcuni esempi. I curricula di Orientalistica, Comparatistica e Linguistica nella triennale di lettere spariranno, le magistrali in Lingue e Letterature Moderne Euroamericane (LEA) e Lingue e Letterature e Filologie Europee (LEFE) Orientalistica e Traduzione saranno soppresse. LEA e LEFE verranno accorpate in un'unica magistrale (classe LM 37), così come Traduzione e Linguistica (classe LM 39 che mischierà percorsi di lettere e di lingue).

venerdì 7 marzo 2014

In piazza Verdi c'eravamo tutti!

Ieri degli agenti della digos si sono presentati allo studentato occupato Taksim, casa di numerosi compagni e compagne, per recapitare ad alcuni studenti del CUA di Bologna dei provvedimenti di divieto di dimora. Le accuse sono di aver partecipato alla giornata di lotta del 23 e 27 maggio in piazza Verdi. Il 23 maggio si svolgeva un'assemblea pubblica con alcune lavoratrici della Sodexo di Pisa, per continuare il percorso di discussione e lotta contro i tagli e le misure di austerità; la polizia ha cercato di sgomberare la piazza, che ha risposto costruendo barricate. La lotta Sodexo ha ancora una volta mostrato come la potenza delle lotte si esprima in variegati modi, tra cui occupare rotonde stradali, strade e piazze. Pochi giorni dopo le intimidazioni delle forze dell'ordine si sono ripetute e la piazza ha nuovamente dimostrato la sua forza cacciando via la polizia.

Siamo costretti ad assistere ad un ulteriore atto repressivo che cerca di mettere un freno alle lotte in corso: ma non è certo questo che ci fermerà!