lunedì 31 ottobre 2016

Un No, tanti No. Incontri e dibattiti contro il governo Renzi

Dal 28 al 30 ottobre, presso il Polo Porta Nuova (in via Padre Bruno Fedi), si terranno una serie di iniziative per articolare il NO sociale al Governo Renzi, verso la manifestazione nazionale del 27 novembre e il referendum del 4 dicembre.
Incontri e dibattiti per un’opposizione sociale al governo Renzi

->Venerdì 28 Ottobre
::: ore 16.30
LE TRASFORMAZIONI NEL MONDO DELLA FORMAZIONE. Dibattito su scuola, università e produzione culturale
::: ore 18
ANTISSESISMO E QUEER. Dibattito su libertà, autodeterminazione dei corpi e politiche sociali.
::: a seguire aperitivo e musica!!
->Sabato 29 Ottobre
::: ore 16.30
LAVORO O NON LAVORO? Dibattito su precarietà, sfruttamento e prospettive di mobilitazione
::: a seguire aperitivo e musica.
::: ore 22,30 corteo notturno NO RENZI NIGHT
->Domenica 30 Ottobre
:::ore 11
SPAZI IN RETE. Confronto tra lotte territoriali, spazi culturali e periferie resistenti
:::ore 15
PLENARIA CONCLUSIVA

Di seguito il comunicato conclusivo.

Con una partecipata assemblea cittadina si è conclusa la tre giorni di confronto e discussione “Un No, tanti NO” verso la manifestazione nazionale a Roma del 27 novembre e l’appuntamento referendario del 4 dicembre. I dibattiti dei tavoli di lavoro su formazione, lavoro, spazi e lotte territoriali e della plenaria hanno visto diverse soggettività prendere parola e mettersi in rete per rilanciare un percorso di mobilitazione volto a rafforzare le ragioni sociali del No al referendum costituzionale e al Governo Renzi.
Tante e capillari saranno le tappe di un vero e proprio tour della città, nei luoghi collettivi di studio e di lavoro, nei quartieri popolari, nei circoli e negli spazi di aggregazione, nelle piazze, per interrogare i bisogni insoddisfatti delle persone, l’impatto nella vita quotidiana delle riforme e dell’involuzione autoritaria, le condizioni materiali che peggiorano a causa delle politiche locali e nazionali. Con un obiettivo chiaro: aprire uno spazio di partecipazione popolare che non si faccia rinchiudere nello schema renziano dello scontro fra innovazione e conservazione, ma sia in grado di riconoscere nel progetto del Governo l’istituzionalizzazione definitiva di un processo trentennale di compressione della democrazia, smantellamento di diritti e tutele sociali, aumento delle disuguaglianze, totale manomissione dei principi della Costituzione.
Il vero scontro in atto è quello fra, da un lato, i pochi che hanno tanto con i loro interessi economici, che puntano a consolidare una ristrutturazione neo-liberale della società e un modello economico predatorio sempre più incompatibile con la democrazia, e, dall’altro, la parte maggioritaria della società che non ha accesso a risorse, diritti, processi decisionali. Non a caso i principali sostenitori del fronte del Sì sono stati JP Morgan, Confindustria, Marchionne, soggetti interessati a togliere qualsiasi vincolo sociale e ambientale all’azione d’impresa, a chiudere possibilità di partecipazione di chi è sfruttato. Non a caso anche sul nostro territorio il fronte del Sì è sostenuto da interessi speculativi che, come nel caso del People Mover, hanno dimostrato quanto le scelte strategiche per lo sviluppo della città siano ostaggio di corruzione sistemica e tutela della rendita e dei profitti di pochi.
Il No al referendum costituzionale è un passaggio fondamentale per inceppare questa tendenza, a patto che il No sia prodotto anche da una larga forza popolare determinata nell’aprire una finestra per il cambiamento e la trasformazione della società. Una forza popolare che parte dalle vertenze sul lavoro, dalle battaglie del mondo della formazione, dalle lotte per la difesa del territorio, dagli spazi che nei quartieri provano a costruire quotidianamente un’alternativa alla guerra fra ultimi e penultimi. Una forza popolare che soprattutto vuole irrompere nella società, per ricomporre la frammentazione imposta dall’alto, tornare a prendere parola collettivamente e organizzarci per far emergere il No sociale alla concentrazione al vertice della ricchezza e del potere decisionale.
Seguono alcuni degli appuntamenti emersi dalla tre giorni:
– 31 ottobre ore 21,00 intervento all’iniziativa dei comitati del Si presso il ctp 4
– 5 novembre corteo di contestazione alla Leopolda a Firenze, appuntamento da Pisa in stazione centrale alle ore 13,00
– 6 e 7 novembre difesa di due sfratti da  Bartorelli Costruzioni
– 11 novembre iniziativa per organizzare e finanziare i pullman per il corteo del 27 novembre
– 16 novembre mobilitazione all’ospedale di Cisanello contro i tagli alla sanità e le condizioni di lavoro
– assemblea d’ateneo
– mobilitazione alla Piaggio di Pontedera e alle agenzie interinali
– 27 novembre manifestazione nazionale a Roma
C’è chi dice NO Pisa