mercoledì 23 luglio 2014

Contro l'emergenza abitativa studentesca interrotto il cda dell'università

Questa mattina un gruppo di studenti sono intervenuti al cda d'Ateneo per discutere del ruolo e delle responsabilità dell'Università sull'emergenza abitativa studentesca. Ieri è stato presentato a Firenze il III rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, alla presenza della vice-presidente della Giunta regionale Stefania Saccardi. Il focus sulla città di Pisa ha confermato quello che da più di un anno gli studenti denunciano. Ci sono 3.020 studenti con un reddito famigliare inferiore ai 19 mila euro che hanno diritto a un posto alloggio per poter continuare gli studi. Il Diritto allo Studio a Pisa però ha messo a disposizione solo 1523 posti letto nell'anno accademico 2013-14, escludendo dal beneficio pertanto quasi la metà degli aventi diritto. In tutta la città sono oltre 20 mila gli studenti fuori sede che necessitano di una casa, ostaggi di un mercato degli affitti dove i prezzi variano dai 250-350 euro al mese per una singola e oscilla fra i 180 e i 250 euro per una doppia.

Davanti a una stato di oggettiva sofferenza che, con la compressione dei redditi vede accrescersi la platea degli idonei alla borsa di studio e al posto alloggio, osserviamo però come le politiche degli enti pubblici tutelino altri interessi. Fondi e risorse di tutti vengono distratti verso la speculazione immobiliare, negando soluzioni adeguate alle crescenti domande poste da nuovi e urgenti bisogni sociali. È questo il caso di Villa Madrè, via Da Buti, Paradisa e Santa Croce in Fossabanda.

martedì 8 luglio 2014

Il DSU strumentalizza l'emergenza alloggi: il caso di villa Madrè

Oggi si è tenuto il CdA del DSU a Firenze: è stato approvato il protocollo d'intesa con APES per destinare 16 unità del complesso di villa Madrè al diritto allo studio.
Villa Madrè si trova tra via delle Cascine e via Aurelia, è di proprietà della società Condotte spa. Questa struttura è stata presa in affitto da APES per conto del comune di Pisa.

La struttura, completata nel 2009, avrebbe dovuto ospitare un hotel a quattro stelle di 135 camere e due fabbricati a destinazione turistico-alberghiera di 28 unità. L'investimento è risultato essere fallimentare, la struttura non è mai stata innaugurata.
Da febbraio il Comune di Pisa ha reso pubblica la trattativa di un contratto d' affitto per offrire una soluzione alle famiglie in emergenza abitativa. La trattativa si è conclusa a maggio e da allora il Comune versa trentacinque mila euro a trimeste, tenendo la struttura sempre vuota.
L'edificio è oggi a disponibilità dell'Apes per le finalità dell'Agenzia casa ma il comune ha mostrato al DSU la disponibiltà di una collaborazione per tentare di risolvere l'emergenza abitativa studentesca.

mercoledì 2 luglio 2014

Report assemblea sul nuovo regolamento Residenze

Dal profilo Ardsu Pisa riportiamo questo report, redatto da alcuni studenti presenti all'assemblea tenutasi lunedì 30 giugno.

Ieri si è tenuta presso la residenza Fascetti un'assemblea di discussione sul nuovo regolamento delle residenze toscane. Oltre agli studenti di tutte le residenze pisane erano presenti anche la direttrice del servizio residenze Magda Beltrami e la coordinatrice delle residenze pisane Giulia Lacerra.

L'assemblea è stata preparata raccogliendo tra gli studenti alloggiati nelle residenze DSU oltre mille firme di contrarietà ai seguenti punti previsti nella bozza di regolamento scritta dal Consiglio di amministrazione senza raccogliere le indicazioni presentate in precedenza dai rappresentanti delle residenze:

1) I controlli periodici nelle stanze potranno essere effettuati senza alcun preavviso (Art. 22.5)
Vogliamo che i controlli prevedano un preavviso di minimo 7 giorni.
2) Sarà vietato poter ospitare in qualsiasi spazio della residenza per più di 4 ore (Art. 24.1)
Vogliamo l'abolizione dei limiti di tempo per l'ospitalità di visitatori esterni.
3) Durante i periodi di chiusura estiva gli studenti assegnatari di tutte le residenze saranno tenuti
a liberare le proprie camere da qualsiasi effetto personale (Art. 18.3)
4) L'accesso a tutte le aule studio e spazi comuni sarà limitato alle sole ore comprese tra le 9 e le
24 (Art. 23.9)
5) Sarà vietato l'utilizzo di piccoli elettrodomestici, quali asciugacapelli e forni elettrici (Art.
11.4)
6) Non è prevista gradualità alcuna nell'applicazione di sanzioni disciplinari, permettendo
misure quali l'immediata sospensione del posto alloggio per violazioni minori già al primo richiamo. (Art. 27.1)

Su ogni punto la dirigenza DSU ha provato una funambolica mediazione che, a seconda dei casi si presentava come una poco convinta difesa d'ufficio o come un palese tentativo di raggiro (non sappiamo come chiamare diversamente lo spacciare come concessione la permanenza nelle residenze fino al 31 luglio – come garantito da bando peraltro – per poi comunque non retrocedere sulla volontà di sgombrare tutte le residenze nel mese di agosto).

La discussione di ieri, che non è arrivata a un punto di svolta ma certo ha rafforzato la posizione di contrarietà degli studenti al nuovo regolamento, ha comunque ribadito un indirizzo preciso dell'azienda: guadagnare sulle spalle degli studenti. Ne sono esempio le sanzioni pecuniarie (la fonte d'ispirazione per l'azienda è stato il contratto collettivo dei lavoratori), e, appunto, l'intenzione di svuotare le residenze dagli studenti e dai loro effetti personali per affittarle nel mese di agosto per fronteggiare la mancanza di finanziamenti.

La dirigenza “spiritualmente” è attenta ai bisogni e alla qualità della vita degli studenti, impostando i suoi regolamenti su un tanto declamato “principio di uguaglianza”. La realtà che viviamo noi studenti borsisti è tutto l'opposto: disciplinamento crescente, ulteriore compressione degli spazi di socialità (che anche ora non abbondano), aumento dei disagi e dei costi a carico dei borsisti.

L'assemblea si è conclusa strappando l'impegno da parte dei dirigenti a portare in commissione residenze la posizione degli studenti e le firme raccolte nelle residenze. Inoltre è stata garantita dall'assemblea una presenza studentesca quando il nuovo regolamento verrà portato in CdA a Firenze a fine Luglio. Una cosa è certa: se il DSU non tornerà indietro su questo regolamento si estenderà la protesta nelle residenze.