lunedì 24 giugno 2013

FUORICORSO Fanzine degli studenti in lotta!



versione integrale consultabile online
FUORICORSO Fanzine degli studenti in lotta! secondo numero

Verso la rottura di un modello di accumulazione basato sulla valorizzazione dei saperi e l'impoverimento sociale.

Vogliamo iniziare a confrontarci con le mutate condizioni, bisogni e desideri della composizione studentesca. Il passaggio segnato dal decreto Profumo, al di la' delle sue incerte sorti legislative, testimonia di un'accelerazione nel processo di dismissione dell'università pubblica e del restringimento dell'accesso al mondo dei saperi. Questo processo è stato conflittualmente attraversato da tre importanti cicli di movimento: No Moratti (2005), Onda (2008), No Gelmini (2010). La sconfitta di questi movimenti ha prodotto un mutamento dei caratteri della soggettività universitaria, sempre più dispersa nei contesti della precarietà metropolitana e dell'accettazione dell'indebitamento come condizione per accedere ai servizi.

Il decreto - che prendiamo ad esempio come summa di processi già sedimentati nei rapporti sociali che regolano la valorizzazione capitalistica dei saperi - nelle sue linee portanti, si compone di due indirizzi fondamentali ai quali, simmetricamente, corrispondono due retoriche masticate ormai da tempo: innalzamento dei requisiti formativi da conseguire in termini di CFU per il mantenimento delle borse di studio e la diminuzione delle soglie di accesso in termini di ISEE ai sussidi per il diritto allo studio. Il primo aspetto articola una retorica del merito – pretendendo di incentivarlo -, il secondo aspetto articola una retorica della scarsità di risorse – propugnando una loro razionalizzazione.

sabato 22 giugno 2013

Solidarietà agli studenti arrestati dell'Ex Cuem

Da Pisa esprimiamo solidarietà verso i compagni e le compagne dell'Ex-Cuem sottoposti ad arresti domiciliari ed indagati a piede libero per i fatti del 6maggio scorso, quando la polizia fece irruzione all'interno dell'università Statale per impedire agli studenti di occupare un'aula in seguito allo sgombero dell'ex Cuem libreria autogestita.

Lo stesso filo lega la resistenza dell'esperienza dell'ex CUEM alla lotta che quotidianamente portiamo avanti come studenti e studentesse pisani in questa università della crisi.
Quando caricano resistiamo, alla Statale come in piazza Santa Caterina a Pisa per affermare il nostro rifiuto di questa università dell'austerità edi tagli.
Dove distruggono costruiamo, alla Statale come allo studentato Spot a Pisa dove ci riconquistiamo il diritto all'abitare nonostante la volontà di impoverirci con il taglio ai servizi e con la dismissione degli immobili pubblici.

QUANDO CI ARRESTATE NON PENSATE DI DIVIDERCI, DIVENTIAMO ANCORA PIU' FORTI.
CLARA,GRAZIANO,PASCA, FRA, ENRICO, TOFFO E MICH LIBER* SUBITO!

Standup4excuem!


CollettivoUniversitario Autonomo – Pisa
Spot – StudentatoOccupato Autogestito

sabato 8 giugno 2013

Contro la soppressione dell'appello di dicembre nell'area umanistica



Basta attacchi all'autonomia dei nostri tempi di studio
L'ultimo consiglio di dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica ha deliberato di togliere l’appello d’esame di dicembre. La ragione? Sono abbastanza quelli che già ci sono. 
La responsabilità di questa scelta è tutta interna al corpo docente. Pur senza il coraggio di schierarsi apertamente, gli “accademici”, tra ingenuità e opportunismo, si fanno concreti interpreti dello “spirito di riforma” dell'università degli ultimi anni. Da un lato, infatti, radicalizzano, anche nell'amministrazione dei dipartimenti, le misure volte al dimagrimento dei servizi; dall'altro sempre più disertano gli impegni e le responsabilità connesse alla didattica interpretando il ruolo della docenza in università entro una dimensione privatistica dove ciò che conta è il progresso di una personale carriera accademica fatta di accreditamento presso l'istituzione attraverso la produzione e la valutazione di ricerca. Sparisce qualsiasi problematizzazione della dimensione collettiva del sapere e della formazione. Gli spazi della relazione pedagogico formativa in questa università vengono soppiantati dai meccanismi di istruzione e selezione dove ciò che maggiormente conta è la razionalizzazione dei tempi.
Allora, da parte di alcuni docenti, bisogna risparmiare sugli appelli, togliere tempo agli studenti per dedicarlo all'ultimo articolo richiesto come parametro per restare a galla o essere promossi.Non a caso alcuni professori in cda hanno anche tentato di limitare l’accesso all’appello d’aprile soltanto a fuori corso e studenti lavoratori. 
Ma togliendo l'appello di dicembre non diminuirà il numero di studenti presenti agli esami, anzi, lo stesso numero di studenti dovrà smistarsi su una quantità minore di date, intasando automaticamente gli appelli restanti, a meno che... a meno che ancora una volta l'obbiettivo di fondo con il moltiplicarsi degli sbarramenti non sia quello di levarci di mezzo proprio!