giovedì 9 febbraio 2012

Verso il corteo del 25 febbraio in Valsusa!

Il 26 gennaio scorso una massiccia operazione di polizia ha portato all’arresto di 26 No Tav e a decine di denunce. Accusati di aggressione e resistenza durante le manifestazioni del 27 giugno e del 3 luglio 2011 alla Maddalena. Due date che hanno visto le piazze riempite da migliaia di persone, determinate e decise ad opporsi alla costruzione della linea ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione attraversando la Val Susa.

Una lotta che da più di vent'anni viene portata avanti dal popolo valsusino, diventando, per tutta l' Italia emblema dell'opposizione sociale del basso contro le lobby del potere; un'oposizione che non abbassa la testa, non si arrende di fronte alle minaccie, agli attacchi mediatici, alle misure cautelari.

L’operazione delle questure, portata avanti in “grande stile”, dal procuratore Giancarlo Caselli, il “non eroe” dell’antimafia, che oggi si scaglia contro i movimenti sociali sostenendo che il suo unico scopo è quello di perseguire singole persone per singoli reati.

Il movimento No Tav non ha perso tempo: la solidarietà agli arrestati è giunta immediata, molteplici le azioni di solidarietà, esempi fattivi di un No Tav che attraversa l'Italia, un NO carico di sdegno e rabbia contro gli arresti che hanno colpito tanti e tante No Tav.
Ciò che in apparenza ci danneggia, la repressione, deve diventare lo strumento che ci permette di rafforzarci. Essere solidali con i No Tav significa non solo sventolare le loro bandiere, creare presidi in tutta Italia, scrivere telegrammi, ma anche ricreare la lotta in ogni città per la difesa del territorio e la riapproprazione dei beni comuni. Solidali con loro, ma soprattutto complici...
Per il 25 febbraio un'altra chiamata, il movimento No Tav ha convocato una manifestazione nazionale di solidarietà per gli arrestati/e e per dimostrare ancora una volta, che solo attraverso la lotta si trova la strada per raggiungere la libertà, che parla con lo stesso linguaggio nostro, e di tutti gli arrestati e le arrestate.
Il 26 gennaio, alla notizia dell'ondata di arresti, noi da Pisa abbiamo subito risposto con un presidio partecipato per gridare la nostra solidarietà e gridare che anche il 27 giugno e il 3 luglio in valle dietro quelle barricate, in quei boschi, davanti a quelle recinzioni c'eravamo tutti, in prima persona a lottare per la difesa del territorio valsusino, per la difesa dei nostri beni comuni. E anche questa volta non faremo mancare il nostro supporto. Il 25 febbraio noi ci saremo!
APPUNTAMENTI verso il 25 febbraio!

Mercoledì 8 febbraio alle 21, nell'aula multimediale di lettere, palazzo Ricci, verrà proiettato il film documentario di Adonella Marena: “No Tav, gli indiani di valle”

No tav è una scritta che da anni appare su tutti gli angoli di un'intera valle. E' il grido della valle di Susa, tra il nord-ovest d'Italia e la Francia.  
Cosa significa?L'opposizione all'Alta Velocità, una delle grandi opere europee decisa dai vertici delle lobbies economiche in nome del Progresso.  
Cittadini e sindaci in un irriducibile movimento trasversale denunciano con ogni mezzo gli effetti devastanti del faraonico e inutile progetto: la morte di un'intera valle, avvelenamento dall'amianto, prosciugata e trasformata in un corridoio di servizio.

Giovedì 16 febbraio ore 21.30 ASSEMBLEA pubblica PISA NO TAV nell'aula multimediale di lettere


Verso la Valsusa!
No Tav fino alla vittoria!   

Organizziamoci per andare in Valle. Prenota il pulman per andare in Valsusa 10 euro andata e ritorno  
Davide: 3463144771 



 Collettivo Universitario Autonomo

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