martedì 8 novembre 2011

Comunicato dell'assemblea di movimento autoconvocata dell'8 novembre 2011

Questa sera circa 150 studenti e studentesse hanno risposto in massa all'appello di una prima discussione collettiva del movimento universitario. La convocazione aveva come obiettivo quello di connettere le istanze e le rivendicazioni di lotta degli spazi e dei soggetti della formazione - a legge Gelmini approvata - con il livello oggi imprescindibile di critica e mobilitazione contro il pagamento del debito, generato dal sistema della banche, della finanza e di tutti gli schieramenti parlamentari ad esso asserviti.

Emblematico il fatto che l'assemblea di movimento si sia tenuta proprio nella sera della notizia dell'imminente caduta di Berlusconi. Con chiarezza tutti gli interventi hanno ribadito che davanti a qualsiasi cambio di governo che sia all'insegna della continuità con i diktat della Banca Centrale Europea – che ordinano tagli, austerità, impoverimento e volontà di pagamento del debito – la risposta è immediatamente quella della costruzione e dell'organizzazione di momenti di lotta, riappropriazione e visibilità di tutti i soggetti sociali che rifiutano di fare sacrifici, rinunce e di accettare l'impoverimento come unico orizzonte del proprio presente e futuro.


Per questo l'assemblea ha deciso:   
  • di elaborare una propria progettualità di mobilitazione che abbia l'obiettivo principale di costruire un vero e proprio movimento territoriale per rifiutare il pagamento del debito che chi sta in alto ci sta imponendo per poter continuare a lucrare sulle nostre vite, per mantenere ed arricchire i loro profitti. Sulla base di questo chiaro, comune e conflittuale obiettivo, lo sviluppo del movimento degli studenti e delle studentesse, dei precari e delle precarie, e di tutti gli altri soggetti che ne faranno parte, vedrà dotarsi delle pratiche che riterrà collettivamente più efficaci ed incisive per raggiungere l'obiettivo.
  • di esprimere incondizionata solidarietà a Carlo Seppia, ragazzo di Pisa che da più di dieci giorni è stato arrestato perché ha partecipato al corteo di centinaia di migliaia di persone a Roma, resistendo in piazza San Giovanni contro le brutali cariche e caroselli fatti dalle forze di polizia.
  • di portare avanti già dai giorni successivi lo spirito di mobilitazione globale che dal movimento #occupyeverythink, si sta diffondendo in tutto il globo, occupando piazze, luoghi e spazi per contrastare il potere finanziario, economico e politico, affermando la dignità contro il ricatto del sistema del debito e della precarietà. Per questo le assemblee di facoltà a scienze e ingegneria del 9 e del 10 novembre, l'assemblea di ateneo di lunedì 14 ed i successivi appuntamenti assembleari in università saranno partecipati per rilanciare e legare le lotte sul terreno della formazione a quelle contro il pagamento del debito
  • di costruire l'11.11.11, in linea con lo spirito della giornata globale di mobilitazione, un concentramento universitario, per venerdì alle 10 e 30 in piazza Dante, collegandosi anche con la mobilitazione degli studenti delle scuole superiori
  • di assumersi da protagonisti la data del 17 novembre.
  • di concepire un proprio orizzonte politico e una propria forza territoriale che sappia utilizzare gli appuntamenti già fissati, sia localmente, che a livello internazionale, senza per questo essere schiacciato dalla logica dell' “evento”. In questo senso tutti gli appuntamenti già citati, sia assembleari che di piazza, sono da intendersi come occasioni che permettano la nascita e lo sviluppo di un movimento permanente in questa città: #occupy Pisa.

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