sabato 27 novembre 2010

Ancora cortei e blocchi. Studenti sul tetto del rettorato

Pisa - Migliaia di studenti in corteo anche questa mattina. Sanzionata Confindustria, occupate le poche facoltà ancora libere, occupato il rettorato. Quattro studenti sul tetto di palazzo Alla Giornata. 


Non si ferma la protesta degli studenti a Pisa: questa mattina intorno alle 11 in migliaia si sono ritrovati in Piazza Dante, cuore dell'università. Un corteo selvaggio è poi partito per le vie del centro, puntando innanzitutto ad una delle maggiori controparti delle lotte che si stanno dando nelle ultime settimane: la sede di Confindustria, dove circa una settimana fa, durante il corteo del 17 novembre, gli studenti medi furono caricati. Qui lanci di uova ed uno striscione, per dire ancora una volta che gli studenti e le studentesse non permetteranno agli industriali di allungare le mani sul loro futuro. 

Il corteo riparte alla volta della sede di Farmacia, le migliaia di manifestanti si riversano all'interno del palazzo dove sono in corso le lezioni. Gli studenti escono dalle aule, la didattica viene sospesa, anche Farmacia è occupata. 

Di nuovo nelle strade per raggiungere la sede di Ingegneria e occupare un altro Polo, oltre quello già occupato martedì scorso: il corteo passa tra i diversi palazzi della facoltà ed entra all'interno di uno di questi interrompendo anche qui la didattica e prendendo possesso dell'edificio. 
I manifestanti non hanno alcuna intenzione di fermarsi e proseguono verso il Polo Porta Nuova, interfacoltà di medicina e ingegneria: anche questo luogo viene riconquistato dal basso...le occupazioni proseguono. 

Oggi la strada è lunga, si passa nuovamente in piazza dei Miracoli, sotto i riflettori di tutto il mondo per l'occupazione della torre messa a segno ieri; si prosegue per le vie del centro e si va a bloccare il traffico sui lungarni. Nel frattempo il corteo si è ingrossato, tantissimi sono gli studenti e le studentesse che si sono uniti alla manifestazione che conta più di 4000 partecipanti. Si arriva alla facoltà di economia, anche qui un corteo interno interrompe le lezioni in corso e tanti sono coloro che si uniscono alla protesta che arriva poi alla facoltà di Agraria. 

Sono le 16:30 e gli studenti e le studentesse non vogliono fermare il corteo che quest'oggi è andato ad occupare anche i pochi luoghi dell'ateneo che ancora erano liberi e a bloccare l'intero centro cittadino. 

La rabbiosa manifestazione si dirige verso il rettorato: si chiede la sospensione immediata della didattica per l'intero ateneo. Lungo il percorso vengono lanciate uova verso la sede del Cepu e compaiono scritte su una banca, le pratiche si diffondono e si massificano. 
Arrivati a palazzo Alla Giornata gli studenti lo invadono e pretendono di incontrare il rettore, che pare non sia disponibile. Dopo poco in quattro conquistano il tetto del palazzo e così i presidi delle facoltà si riuniscono. Passa circa un'ora e mezza e arriva la notizia della concessione della sospensione della didattica per la giornata di martedì: per il movimento un'altra vittoria da mettere in tasca, i quattro scendono dal tetto accolti dagli applausi e dai cori di chi era rimasto a presidiare il rettorato. 

Oggi gli studenti e le studentesse si sono nuovamente ripresi la città, mettendo ancora una volta in campo pratiche radicali e mostrando tutta la loro forza. Il corteo è andato avanti per oltre cinque ore ingrossandosi sempre di più, sono state occupate altre facoltà, è stata attaccata Confindustria e infine, il rettore e i presidi sono stati costretti a concedere la sospensione della didattica, risultato diretto della lotta e dell'irriducibilità del movimento, che già si riorganizza per i giorni a venire: domani alle 17 assemblea dell'ateneo occupato ad Ingegneria, lunedì e martedì altre due grandi giornate di mobilitazione.

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