sabato 30 aprile 2011

'Fuck Austerity!Costruiamo Lo Spezzone Sociale Dello Sciopero Generale! (Pisa)'

1 MAGGIO Pranzo Popolare LA RESISTENZA E' IN FESTA h 13
S.A. NEWROZ via Garibaldi, 72

2 MAGGIO Assemblea degli studenti medi pisani h 15
Complesso Marchesi (buonarroti)

Assemblea studentesca e di movimento h 21
Polo Carmignani

4 MAGGIO iniziativa LOTTE CONTRO IL NUOVO PATTO SOCIALE h 21
S.A. NEWROZ via Garibaldi, 72

6 MAGGIO SCIOPERO GENERALE!

giovedì 28 aprile 2011

2 MAGGIO: ASSEMBLEA D'ATENEO, VERSO E OLTRE LO SCIOPERO GENERALE!

E' sempre più imminente la data del 6 Maggio, giornata dello sciopero generale in tutta Italia. Giornata che noi universitari, lavoratori, futuri precari abbiamo preteso per un autunno intero, praticando quel conflitto sociale di massa dalle nostre facoltà alle piazze,alle stazioni, aereoporti, autostrade, passando per i monumeti. 
Forti di questo movimento dobbiamo avere la capacità di potenziare e costruire un 6 maggio e un oltre 6 maggio attraverso il nostro rifiuto.

CONTRO il modello Gelmini-Marchionne
 
CONTRO il sistema università-fabbrica
CONTRO il debito che tentano di imporci per pagare la LORO CRISI.
RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI, RIPRENDIAMOCI TUTTO  
al grido QUE SE VAYAN TODOS.

venerdì 15 aprile 2011

In piazza con Vik e la Palestina nel cuore

Presidi ed appuntamenti di piazza erano stati lanciati già nel pomeriggio di ieri, per pretendere la liberazione di Vik, Vittorio Arrigoni. Il tempo è stato fatto correre più veloce dai barbari assassini del nostro compagno, stanotte siamo andati a dormire o stamani ci siamo tutt* svegliati con l'orrenda notizia. Nonostante ciò in tutte le città le realtà che avevano indetto le mobilitazioni hanno trasversalmente ed uninamente deciso di mantenere i presidi, e così è stato a Roma Milano Genova Torino Napoli e molte altre città. e' stato il pomeriggio della rabbia e del dolore, con Vik nel cuore, al fianco del popolo palestinese.

Per Vittorio, un compagno come pochi

Alla fine Vittorio non ce l'ha fatta. Il suo corpo è stato trovato privo di vita ieri notte dalle forze di sicurezza di Hamas, soffocato dai suoi rapitori. Si è avverato purtroppo quello che tutt* scongiuravamo e ritenevamo totalmente privo di senso, umanamente e politicamente. Questo assassinio è un atto contro il popolo palestinese e un favore insperato per il suo nemico dichiarato, lo stato di Israele, oggi facilitato nel mostrare al mondo il presunto fanatismo dei palestinesi di Gaza. La cosa insopportabile è che oggi sentiremo parole dolci di circostanza e lacrime di coccodrillo versate da uomini che Vittorio lo detestavano. Ciò che fa più male, è il suo essere diventato martire per mano palestinese. Chi ha conosciuto Vittorio in questi anni sa quanto era "preparato" (se lo si può essere) alla morte. Ci conviveva quotidianamente, visitando e aiutando le vittime dei tanti raid israeliani, sentendo fischiare a pochi centimetri del proprio corpo i proiettili israeliani che i cecchini di Tsahal sparavano per divertirsi ai contadini e pastori che Vittorio e altri scudi umani internazionali accompagnavano nelle loro uscite. 

martedì 12 aprile 2011

SCIOPERO!


Dalle piazze gremite, dalle strade invase, dalla cime dei monumenti, dalle stazioni, dagli aereoporti, dalle autostrade bloccate, dalle scuole e dalle facoltà occupate, la generazione precaria ha preteso per mesi la convocazione dello sciopero generale!  

Il 14 Dicembre a Roma si è rivelato uno sciopero generale autoconvocato, una giornata in cui la piazza sfiduciava dal basso l'intera classe politica, praticando quelle parole d'ordine che avevano accompagnato la mobilitazione: que se vayan todos!

Nonostante tutti i limiti, il 6 Maggio rimane una data che il movimento dovrà avere la capacità di potenziare, autodeterminando le date e gli appuntamenti di avvicinamento, per caratterizzare quella giornata nei termini del conflitto sociale di massa.

Contrastare il modello Gelmini – Marchionne ovunque esso si propone, come ricatto sociale sulle vite di tutte e tutti; di noi studenti, precari e lavoratori.  

Sciopero sociale e sciopero generale significa quindi individuare e combattere le operazioni di furto e rapina che gli speculatori fanno sulle nostre vite! Significa comprendere che declassamento e precarietà sono condizioni comuni delle esistenze di tutta la composizione sociale del mondo del lavoro! Per questo la risposta deve essere generale!  

Rompere la normalità accademica di assuefazione alla crisi e all'austerità, fatta di corsi di studio precari, in aule precarie, con didattica precaria! Rompere quella normalità fatta di sacrifici e autosfruttamento per salvaguardarsi dai tagli al diritto allo studio! Rompere quella normalità di lavori al nero, sottopagati, mascherati da stage e tirocini che reggono interi comparti della produzione di saperi e di servizi nella Pisa città – campus.

domenica 10 aprile 2011

9 aprile a Pisa: contro il modello toscano di precarietà, riprendiamoci tutto!

Dopo la giornata di venerdì, in cui decine e decine di studenti, precari e migranti avevano manifestato all'INPS, la giornata di sabato ha confermato il dinamismo di una generazione che ha smesso di subire ed ha iniziato a tradurre in pratiche e rivendicazioni la propria forza e i propri bisogni. Infatti, da mercoledì scorso un'assemblea pubblica studentesca molto partecipata aveva rilanciato la propria battaglia contro la precarietà, contestualizzando l'appello nazionale lanciato dalla Cgil, e decidendo di portare in piazza quei contenuti di lotta e di conflitto verso e oltre lo sciopero generale. "Contro la precarietà, la nostra rabbia – que se vayan todos!", recita un'enorme scritta apparsa qualche notte fa sul ponte di mezzo. "Contro il nuovo patto sociale", è scritto sullo striscione dell'INPS bloccato venerdì scorso. I contenuti della lotta alla precarietà, in una Toscana dove il centro-sinistra è la governance del territorio, sono oggi più che mai quelli che svelano l'antagonismo della nuova composizione di classe ai processi di precarizzazione attuati secondo un modello toscano che vede in prima fila sindacati confederali uniti, imprenditori ed istituzioni pubbliche. Riappropriarsi della giornata del 9 aprile, curvando slogan e passerelle politiche di chi ha contribuito in tutto il paese ed in particolare nella nostra città e ad abdicare (e sovente a criminalizzare) il terreno del conflitto per scegliere quello della concertazione al ribasso con padroni, governo e sistema di potere; è l'obiettivo, dichiarato e raggiunto, del movimento, verso la costruzione dello sciopero del 6 maggio!

venerdì 8 aprile 2011

Contro il nuovo patto sociale, occupato l'Inps

Intorno alle 11 di questa mattina circa 50 persone si sono ritrovate davanti alla sede dell'Inps; in pochi minuti sono riusciti ad eludere la sicurezza invadendo l'atrio dell'edificio, mentre alcuni dei manifestanti hanno raggiunto il tetto, dal quale poco dopo è stato calato un lungo striscione che recitava "Contro il nuovo patto sociale – Fuck austerity".
Nel frattempo davanti al palazzo si è radunato un presidio che ha bloccato l'ingresso, volantinando ed esponendo lo striscione "contro l'accordo-truffa di Colaninno, conflitto e riappropriazione verso lo sciopero generale", in riferimento alla ristrutturazione in atto alla Piaggio.
Per qualche ora quindi la centrale via Bonaini è stata animata da un presidio che ha attirato l'attenzione dei molti che si recavano negli uffici dell'Inps e che hanno risposto con interesse a quanto stava avvenendo. 
L'Inps è stato individuato come simbolo delle politiche di austerità portate avanti da governo, padroni e sindacati complici, per questo studenti, precari, disoccupati, sfrattati, operai, migranti hanno deciso di colpirlo, mostrando tutta la loro rabbia contro chi quotidianamente li espropria dei loro diritti.